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Papa Benedetto XVI e la musica

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=11396
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Elena Fiorentini
Oggetto: Papa Benedetto XVI e la musica
Inserito il: 24/04/2005 18:03:31
Messaggio:


Papa Benedetto XVI e la musica


Sono felice di sapere che tra gli amanti della musica possiamo annoverare Papa Benedetto XVI .
La stampa ha dato notizia che ha studiato il pianoforte e ammira in particolare la musica di Wolfang A. Mozart e di Ludwig van Beethoven.

Il carisma e l'autorità che sembra emanare da Papa Benedetto XVI potrebbe avvicinare alla musica molte persone e ottenere ciò che noi siamo riusciti ad ottenere.
La musica rappresenta uno degli aspetti più belli e nobili delle attività umane, chissà che non possa trovare nuovi consensi.

Elena Fiorentini


Replies:


Topic author: Pierluigi Fiorentini
Replied on: 25/04/2005 04:10:10
Messaggio:

Io penso che che il Papa Benedetto XVI sia appassionato di musica prima di tutto perché è tedesco. Contrariamente all'Italia dove eminenti autorità questa passione non la danno proprio a vedere. Men che meno i papi che probabilmente avevano altro da fare che non quello di assistere a sia pur prestigiosi concerti. C'è da dire che il Papa Giovanni Paolo II l'ho visto assistere a spettacoli di canzoni e danze tribali, ma probabilmente per accattivarsi la simpatia degli strati più modesti delle popolazioni. Ma non mi meraviglia sapere che questo Papa studiava il pianoforte. Non dimentichiamo che in Germania la musica classica è quella parte della cultura generale obbligatoria nelle scuole.
Elena, perché non proponi un concerto del duo pianistico in onore di questo Papa? e magari in sua presenza? sarebbe bello, non trovi?
ciao
Pierluigi

Edited by - pier_1 on 25/04/2005 23:17:37


Topic author: sitar
Replied on: 25/04/2005 08:53:17
Messaggio:

Ecco una ulteriore conferma di quanto detto da Elena Fiorentini

Saluti

La musica sacra secondo papa Benedetto XVI
Di Joseph Ratzinger
20 Apr 2005, 13:39

"....E' divenuto sempre più percepibile il pauroso impoverimento che si manifesta dove si scaccia la bellezza e ci si assoggetta solo all'utile.
L'esperienza ha mostrato come il ripiegamento sull'unica categoria del ’comprensibile a tutti’ non ha reso le liturgie davvero più comprensibili, più aperte, ma solo più povere. Liturgia ‘semplice’ non significa misera o a buon mercato: c'è la semplicità che viene dal banale e quella che deriva dalla ricchezza spirituale, culturale, storica….. Anche qui si è messa da parte la grande musica della Chiesa in nome della ‘partecipazione attiva’: ma questa ‘partecipazione’ non può forse significare anche il percepire con lo spirito, con i sensi? Non c'è proprio nulla di ‘attivo’ nell'ascoltare, nell'intuire, nel commuoversi?
Non c'è qui un rimpicciolire l'uomo, un ridurlo alla sola espressione orale, proprio quando sappiamo che ciò che vi è in noi di razionalmente cosciente ed emerge alla superficie è soltanto la punta di un iceberg rispetto a ciò che è la nostra totalità? Chiedersi questo non significa
certo opporsi allo sforzo per far cantare tutto il popolo, opporsi alla  ‘musica d'uso’: significa opporsi a un esclusivismo (solo quella musica) che non è giustificato né dal Concilio né dalle necessità pastorali".
 
"Una Chiesa che si riduca solo a fare della musica ‘corrente’ cade nell'inetto  e diviene essa stessa inetta. La Chiesa ha il dovere di essere anche ‘città della gloria’, luogo dove sono raccolte e portate all'orecchio di Dio le voci più profonde dell'umanità. La Chiesa non può appagarsi del solo ordinario, del solo usuale: deve ridestare la voce del Cosmo, glorificando il Creatore e svelando al Cosmo stesso la sua magnificenza, rendendolo bello, abitabile, umano".

(tratto dal cap. IX del volume Rapporto sulla fede. Vittorio Messori a colloquio con Joseph Ratzinger, 1985, edizioni San Paolo; testo completo presso http://utenti.lycos.it/Armeria/Rap_fede_index.htm)
 
« Resta per me un'esperienza indimenticabile il concerto di Bach diretto da Leonard Bernstein a Monaco di Baviera dopo la precoce scomparsa di Karl Richter. Ero seduto accanto al vescovo evangelico Hanselmann. Quando l'
ultima nota di una delle grandi Thomas-Kantor-Kantaten si spense trionfalmente, volgemmo lo sguardo spontaneamente l'uno all'altro e altrettanto spontaneamente ci dicemmo:- "Chi ha ascoltato questo, sa che la fede è vera".  In quella musica era percepibile una forza talmente straordinaria di realtà presente da rendersi conto, non più attraverso deduzioni, bensì attraverso l'urto del cuore, che ciò non poteva avere
origine dal nulla, ma poteva nascere solo grazie alla forza della verità che si attualizza nell'ispirazione del compositore. »

(tratto dalla riflessione teologica che il Card. Ratzinger scrisse per commentare il tema dell'edizione 2002 del Meeting di Rimini: «Il sentimento delle cose, la contemplazione della bellezza»;
http://www.avvenireonline.it/NR/exeres/95131D34-6092-45C8-9FC3-D9EB20FE06FA.htm)

notizie tratte da http://www.organisti.it



Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 26/04/2005 10:07:32
Messaggio:

Sono veramente felice di leggere queste parole.
Denotano una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti della musica, a partire dalla musica liturgica, sia dal punto di vista dell'esecutore che da quello dell'ascoltatore.
Grazie.
Elena


Topic author: brazir
Replied on: 26/04/2005 21:11:56
Messaggio:

Forse è la prima volta che conosciamo un Papa musicista. E' notizia di questi giorni che poco prima del Conclave il fratello ha regalato al nuovo Pontefice un nuovo spartito e che nell'appartamento a S. Pietro sarà portato il pianoforte personale che il "defunto" cardinale Ratzinger (ora è nato Benedetto XVI) aveva in casa.
Sicuramente il fatto che il Papa ami la musica classica potrebbe aiutare ad allargare la visuale di molte persone.
Non credo comunque che Giovanni Paolo II non amasse la musica, se anche ha assistito a balli tribali e a spettacoli di canzoni (Che c'è poi di male se a qualcuno piace la musica leggera? Come diceva un mio professore delle medie la musica classica quando è stata scritta... non era classica, era contemporanea!) non credo l'abbia fatto "per accattivarsi la simpatia degli strati più modesti delle popolazioni", ma soprattutto per interesse, sopratutto cercando di trovare ulteriori vie di comunicazione (Tanto per citare solo un caso, il cantante Minghi dopo aver scritto e cantato davanti a lui si è "riconvertito" - è stato membro della scuola canthorum di Roma - e per esempio si è sposato in chiesa e se non erro le figlie si sono fatte battezzare). Non dimentichiamo comunque che il precedente Pontefice scriveva poesie, dimostrando anch'esso un certo "senso artistico".
Credo comunque che tutte le vie siano valide per avvicinare la gente all'arte in qualsiasi forma e se con Benedetto XVI si riuscirà ad ascoltare più musica o avere più "vocazioni" musicali tanto meglio, spero comunque che la sua opera vada anche ben oltre a questo.

Mi associo comunque all'idea di Pier per il concerto... Andiamo tutti in Vaticano?

Br@zir
http://brazir.altervista.org

Edited by - brazir on 26/04/2005 21:12:35


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