^^^Non sottomessa^^^
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da : Concerto di Sogni
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Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Shirin
Oggetto:
^^^Non sottomessa^^^ In questo ultimo periodo sto leggendo un libro molto interessante a proposito della cultura e della religione musulmana. Il libro è "non sottomessa" di Ayaan Hirsi Ali. L'autrice di questo libro è una donna somala musulmana che dopo il matrimonio forzato con suo cugino è riuscita a scappare dalla Somalia ed è arrivata nei Paesi Bassi. Quando noi sosteniamo che le donne musulmane siano in una posizione di subalternità spesso ci sentiamo dire che anche la donna occidentale ha molte catene. Questi sono solo alcuni esempi che usa l'autrice per dire che l'islam è vittima della sua stessa ignoranza, della sua religione inattaccabile e "sempre vera". Se questi esempi me li riportasse un occidentale forse non ci crederei, ma detti da una ex-musulmana mi fanno assumere una prospettiva diversa. Il razzismo non è certo una soluzione... pensare "sono tutti dei fanatici" non è il modo giusto. Abbiamo già conosciuto troppe volte il medioevo per far finta di niente. Ora parlare di come portare la democrazia è un discorso troppo complicato e non saprei nemmeno come farlo, ma almeno non restare indifferenti è il primo passo. Shirin Replies:
Inserito il:
24/04/2005 23:34:05
Messaggio:
Si definisce atea e guarda da un punto di vista critico la sua religione.
Di questo libro mi ha stupita particolarmente la sua posizione contro chi dice di non essere razzista perchè accetta tutto della cultura di un altro paese.
Questo è vero, ma solo in parte.
L'autrice del libro dice che forse la donna occidentale è vittima della bellezza, tuttavia non viene cacciata dalla famiglia o uccisa a sassate se è rimasta incinta prima del matrimonio e si può appellare alla giustizia se viene maltrattata dal padre o dal marito.
Il problema dell'islam è nell'islam stesso perchè la religione è inviolabile, intoccabile, non si può andare contro nè esporre idee diverse.
Gli uomini, le donne stesse fanno del male alle loro figlie. In questo paese e in molti altri paesi africani è ancora applicata l'infibulazione. Il Corano non prescrive l'infibulazione per la donna, tuttavia era una tradizione preesisente ed è rimasta dopo l'islam.
La donna, sentendosi un essere inferiore ed essendo sicura di esserlo pratica ancora questa tortura alle figlie in nome della verginità.
L'uomo invece è considerato normale per i suoi impulsi e se violenta una donna vuol dire che è stata lei a tentarlo.
Ad esempio, anche se molti non conoscono alcun ebreo, scaricano ancora la colpa su di loro. Un periodo di siccità o una malattia è considerata come colpa dello "sporco ebreo".
Malattie come l'Aids sono relegate solo per gli omosessuali o per i non musulmani.
Mi chiedo: come porsi?
Ma anche dire: loro sono così e dovranno progredire è sbagliato.
Credo che la democrazia sia una delle poche soluzioni al problema. Se ad esempio l'infibulazione venisse proibita molte donne la praticherebbero ancora, ma con l'andare del tempo sarebbero costrette dalla legge a smettere di farlo e diverrebbero casi isolati. La gente comincerebbe a porsi delle domande, a chiedersi perchè bisognava farlo e forse ci sarebbero movimenti di donne che si ribellerebbero a voce alta.
I pensatori comincerebbero a mostrare pubblicamente le loro idee.
Certo sarebbe bello se tutto questo avvenisse in un breve periodo, ma sicuramente non può essere così.
Topic author: fulvio
Replied on: 31/05/2005 18:31:36
Messaggio:
Ho letto anch'io di recente il libro 'Non sottomessa'.
Concordo pienamente con le osservazioni di Shirin
e concordo pienamente con l'autrice quando auspica un illuminismo per l'Islam
:-)
Fulvio
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