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Tutti contenti? No, non tutti

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=11810
Stampato il: 15/01/2025

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Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: Tutti contenti? No, non tutti
Inserito il: 12/06/2005 22:17:04
Messaggio:

Sabato 11 giugno è stato inaugurato dall'Associazione Amici di Israele e con la sponsorizzazione di Concerto di Sogni, l'Israel Point a piazza San Babila nel centro di Milano, un grande tendone che ospita fino al 19 giugno l'arte, la musica, la gastronomia, il turismo di Israele.

A fine giornata il bilancio entusiasmante di centinaia di italiani e di stranieri che si sono assiepati attorno al tendone dimostrando l'enorme fame di conoscenza che il grande pubblico ha per il piccolo paese medio orientale, curiosita' e affetto che paiono soprendentemente non scalfiti minimamente dalla disinformazione dilagante. Se i media pensavano di interpretare i sentimenti della gente scrivendo quello che scrivono, dovranno ricredersi in fretta.
Tutti contenti quindi?

No, non tutti.

Durante i discorsi ufficiali dei rappresentanti dei partiti della maggioranza e dell'opposizione nel Parlamento del nostro paese, unanimi nel riconoscimento dei meriti di Israele e lietissimi di essere testimoni dell'evento, un gruppetto di una quindicina di ragazzi e ragazze si e' avvicinato. Erano completamente griffati, dalle scarpe alle calze, dai pantaloni alle magliette, dagli occhiali agli orologi, dalle collanine alle punte dei capelli preziosamente intrecciati. Gridavano in un altoparlante. Erano forse modelli e modelle che protestavano perche' i grandi stilisti non li pagavano abbastanza per le sfilate di moda?

No, no. Erano no global, griffatissimi no global.

E gridavano :"Israele assassino, terrorista, bombarda i palestinesi tutto il tempo, compie un genocidio" e simili affermazioni che lasciavano di stucco i presenti, che non riuscivano a comprendere in che film i manifestanti avessero visto quanto proponevano.
Alla fine dei discorsi ufficiali, gli uomini politici dei diversi schieramenti e il presidente dell'associazione Amici di Israele hanno deciso di andare a parlare con quei quindici ragazzi e hanno pazientemente aperto un dialogo, spiegando con argomenti storici e di attualita' precisi che quelle grida erano parto di feconde fantasie. I manifestanti sono ammutoliti per un lungo attimo, ma poi, all'improvviso, con i visi stravolti da ghigni crudeli hanno ripreso ad urlare, stavolta inneggiando alla distruzione di Israele, "Israele non deve esistere", urlato con toni talmente isterici che pareva di ascoltare una registrazione dei deliranti discorsi di Hitler.

Sono andati avanti per una mezz'ora, poi si sono scaricate le pile delle loro ugole e se ne sono andati, era l'ora della merenda e i no global griffati, terminata l'oscena espressione nazista del loro animo, sono corsi a consumare il quinto o sesto o settimo pasto della loro usuale giornata da straricchi contestatori del mondo civile, tutto lo splendore dei loro abiti firmati non sarebbe bastato a illuminare la violenta ignoranza di cui andavano fieri.

Tanto da grandi il lavoro sicuro lo avranno, sempre che per avventura un altro signore con i baffetti di nome Adolf richiedera' la loro opera.

Ma erano solo loro ad essere arrabbiati, come detto, centinaia di persone erano felici di poter soddisfare finalmente la loro curiosita' e dimostrare che la parola "Israele" nella societa' civile e' accolta con entusiasmo.

E, tra i tanti visitatori, tanti cittadini dei paesi arabi, quei paesi che parlano da tempo di pace insieme ad Israele, ma non ditelo ai no global griffati che il mondo e' andato avanti senza di loro.

Roberto



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