Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: The new world
Inserito il: 18/01/2006 21:47:45
Messaggio:

A circa metà del film "The new world", all'improvviso ho sentito la necessità di alzarmi nel buio della sala e indicare con il dito il protagonista Colin Farrell e lanciargli ad alta voce un beffardo :"e gli addominali?"
E poi : "E per forza che Pocaontas alla fine ti ha mollato per l'altro!", ho fatto fatica a trattenermi dal gridarlo verso lo schermo.

Eppure la pellicola è non solo una interessantissima rievocazione storica dei primi sbarchi inglesi in America del Nord agli inizi del 1600 e dell'incontro con i nativi, ma anche una delicatissima e poetica storia d'amore tra la principessa Pocaontas e i più arditi e generosi marinai della flotta di Sua Maestà. I paesaggi e la musica completano un piccolo e piacevolmente lungo capolavoro fino ai suggestivi titoli di coda.

Ma la soddisfazione, come dicevo all'inizio, è stata ben altra. Nella scena in cui spaccava legna nella prateria, il mitico, il divo, l'uomo che si ritrova a colazione, pranzo e cena una donna diversa per ogni portata, primo, secondo e dessert, mostrava senza ombra di dubbio due dita di pelle di troppo all'altezza degli addominali.

Quelli sono i momenti della verità per i palestrati come me, sono il raggiungimento del sogno, la consapevolezza dell'obiettivo, la nemesi, la sensazione di osservare il resto del pianeta da un lontano seppur magnanimo luogo nello spazio più elevato.
Io sono arrivato dove Colin non è arrivato, grazie alle mie tre serie da 440 addominali di ogni giorno in palestra per un totale di 1.320 piegamenti, mentre l'attore gozzoviglia nei locali del Sunset Boulevard a forza di aperitivi e pizzette.

Ho riferito ad uno dei miei amici della palestra il senso di esaltazione che il film mi ha donato e gli ho posto la domanda :"ma perchè secondo te uno che ha due dita di pelle di troppo all'altezza degli addominali è stato scelto per quel film, quando io invece ho gli addominali a guscio di tartaruga e nella scena della legna avrei fatto sospirare le spettatrici per generazioni?".
"Perchè Colin Farrell vive a Hollywood e tu no".
"Solo ... solo per questo? ... davvero?"

Mi sono sentito sollevato e ho chiuso gli occhi, ritrovandomi proiettato nelle piantagioni della Virgina nel 1605, spaccavo caterve di legna e poi al tramonto, sospinto dalla brezza che soffiava dall'oceano, mi avviavo tra le altissime spighe di granoturco verso la mia capanna dove mi attendeva la dolce Pocaontas, fischiettando un motivo che tre secoli dopo un cantore chiamato Bob Dylan avrebbe reso celebre, pur con altre parole :

How many abdominals
must a man work down
before they call him a man

the answer my friend
is blowing in the wind
the answer is blowing in the wind

Davvero vi aspettavate una recensione intellettuale, su concerto di sogni? Una recensione addominale qui è il massimo.

Roberto Mahlab