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AI CONCERTISTI CON LA TESTA BASSA

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=14721
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: zanin roberto
Oggetto: AI CONCERTISTI CON LA TESTA BASSA
Inserito il: 19/09/2006 19:40:49
Messaggio:

AI CONCERTISTI CON LA TESTA BASSA

Abito in campagna, sono fortunato, lo so....non c'è l'inquinamento luminoso delle città, anche se...aspetto che il lampione comunale piazzato davanti l'ingresso si spenga alle 23.00 e allora....
Allora uso i muscoli del collo per alzare la testa in un gesto che fin dal giurassico ha caratterizzato gli animali, guardo, ammiro, scruto, osservo, il cielo.
E' un gesto che non conosciamo quasi più, non conosciamo più la volta celeste, non ci accorgiamo che siamo un atomo di vita nell'immensità del creato, siamo presi da noi stessi, fagocitati dai media, rapiti dai nostri apparire, sequestrati dalle mode di vivere con frenetica presenzialità.
Ragazzi guardiamo con umiltà il cielo, le costellazioni, il carro con i suoi nomi arabi, la stella polare che ci indica il nord, la via lattea, le nebulose, gli ammassi stellari come le Pleadi, le comete che periodicamente sfrecciano a lambirci con le scie azzurrate o violacee, i pianeti Giove e Saturno anellato, sono il nostro passato e il futuro.
Non ci accorgiamo che quelle luci segnano il tempo, la nostra origine, siamo fatti di elementi forgiati nelle fucine delle stelle, lo stesso carbonio, ossigeno, azoto, che si forma nelle reazioni nucleari, siamo l'enigma più affascinante che ci sia, siamo esseri pensanti che non sanno perchè esistono.
Mio Dio...in quello sguardo all'insù c'è la filosofia, la morale, la speranza, la scienza del nostro essere, ci riavvicina al nostro habitat, ci riconcilia lo spirito, credetemi, non c'è terapia migliore che alzare lo sguardo nella notte al cielo.
Mi capita spesso di stringere la mano di mia moglie mentre passeggiamo nel parco, ascolto la sua voce calma e ponderata, mi faccio accompagnare nel viottolo contemplando orione o sirio e ho la sensazione che l'amore che nutro per lei si intensifichi, forse sogno o forse mi lascio trascinare dalla fantasia e lei mi perdona nella sua tolleranza, i miei peccati di superbia.
Ogni volta però mi sento più ricco, capire l'universo è infinitamente difficile ma non impossibile, almeno ci ho provato.

Zanin Roberto

Replies:


Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 19/09/2006 22:58:28
Messaggio:

Grazie a Roberto Zanin per avere parlato del cielo e delle stelle.

Una gita improvvisata


Premessa
A Milano nostro padre ci portava a vedere il cielo e ci insegnava a riconoscere le costellazioni, la via Lattea, la differenza tra stelle e pianeti e io avevo iparato a riconoscere anche Marte.... Poi tutta la Lombardia è stata invasa da giganteschi fari e da milioni di lampioni, a parte poche eccezioni, come quel paesino dove gli insegnanti e gli scolari hanno fatto richesta alla giunta comunale di fare rivolgere la luce dei lampioni verso il basso, per mantenere il cielo luminoso. Anche a Montevecchia, a pochi passi da Milano il cielo stellato è bellissimo. Non così sulle alte vette delle Alpi lombarde dove sono state istallate delle gigantesche luci al neon a forma di croce. Abbruttiscono la montagna e infastidiscono gli animali.

Così non è facile vedere il cielo a Milano, tranne che ho scoperto che Margherita Hack, la grande astronoma, quando viene a Milano, è ospite di una vicina di casa per vedere il cielo. Sarà poi vero? ma penso di sì.

settembre 2006 - La mia recente esperienza.

La scorsa settimana mio figlio,appena uscito dall'ufficio, mi ha chiamato e mi ha detto: "Tieniti pronta, ti voglio fare una sorpresa."
Mi sono vestita in fretta e mi sono fatta trovare sottocasa.
La gita che aveva programmato fin dal pomeriggio era a Ferriere, a 450 metri di quota nel piacentino. Lo scopo era quello di fermarsi velocemente al risorante "Al Maglio" , dove si mangia ciò che a Milano non ci sognamo lontanamente, ed aspettare le stelle.

Unico guaio: da buon cittadino aveva dimenticato di fare i conti con la luna che si mostrava bella tonda. Siamo riusciti ugualmente a vedere degli spettacoli esaltanti. Torneremo ancora, quando farà più freddo e consultando il calendario. Il nostro bel binocolo potrebbe forse essere utile.

Da Ferriere si può proseguire per la statale, ex via frangigena che porta a Chiavari. Dopo il passo si scende a Santo Stefano d'Aveto, paese caratteristico, tra le pinete con vista sul mare.

Una testimonianza

I piloti di piccoli aerei da turismo dicono che in quest'area si possono vedere cose straordinarie, oggetti luminosi non previsti da alcuna carta del cielo. Ho raccolto la testimonianza di un viaggiatore che, giunto al passo, aveva notato tre segnali pulsanti di oggetti immobili nel cielo che durarono parecchi minuti, poi scomparvero di colpo.

Penso che persone che rivolgono la testa al cielo a scrutare le meraviglie negate dall'atmosfera inquinata, ce n'è molte anche nella città, molto più di quello che immaginiamo, piccoli, modesti imitatori di Galileo che per la prima volta girò il telescopio verso il cielo e che ora acquistano telescopi. Se ne vendono dappertutto nei negozi di ottica e fotografia.

Elena Fiorentini



Topic author: luisa camponesco
Replied on: 20/09/2006 08:33:16
Messaggio:

Io sono una innamorata delle stelle, e, “stregata dalla luna” il solo luogo dove posso ammirarle è sul terrazzo della mia casetta al lago. L’illuminazione è scarsa e dalla finestra della camera, nelle notti serene posso ammirare il piccolo carro e il grande carro. A volte sono così numerose da dare la sensazione che debbano precipitare.
Era la notte di San Lorenzo, un agosto di qualche anno fa, tutti sdraiati sul prato ad attendere. .. Accanto a me il piccolo Andrea mi domanda:
- Ma tu le sai contare le stelle?
- Per fortuna no! - Gli rispondo
- Perché per fortuna?
- Perché se sapessi esattamente quante sono, non potrei più sognare.
Mi ha guardato con un’espressione stupita, troppo piccolo per capire, ma in quell’istante una scia luminosa apparve nel cielo.


Luisa Camponesco


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