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Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 04/11/2006 09:17:45
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I turisti a Milano sulla Ripa di Porta ticinese non troveranno più simili delicate bellezze. Ora tutto annega nella sporcizia, i muri delle case sono devastate dai tag, più volte sovrapposti, semiscrostati, che emanano fumi venefici dalle vernici a basso costo prodotte da gente senza scrupoli. I negozi di artigiani o i depositi di merci che arrivavno con i barconi non esistono più.
L'acqua del Naviglio era quella del Ticinello che entrava fino alla darsena per uscire attraverso l'altro canale, il Naviglio pavese.
Anch'io in questi giorni di vento forte e di spettacolari albe e tramonti ho rammentato, come Marcello , la zona ticinese.

Una volta alla settimana andavo a lezione di pianoforte a Porta Genova. Era un bel trattto di strada da fare a piedi da via Bocconi a via Gaudenzio Ferrari. Dopo avere camminato nella strada ombrosa che congiunge Porta Lodovica a piazza XXIV Maggio entravamo nella luce del grande piazzale, abbellito dalla quercia centenaria e dall'arco trionfale del Cagnola. Il sole sulla darsena era accecante e in questa stagione, durante le giornate di vento, si mostrava in una veste inconsueta. Era una grande palla luminosa, rossa e accecante.

Mio fratello mi ha raccontato che ieri, seduto in un piccolo restaurant della zona per pranzare, è stato salutato da una persona che l'ha chiamato per nome, ma non l'ha riconosciuta. Era capitato anche a me tempo fa un episodio simile, ma io avevo chiesto e riconosciuto i figli oramai grandi del proprietario della posteria e alcune ragazze, mie ex - studentesse. Il retaggio di un modo di vivere a misura d'uomo, si è mantenuto, ma in zona ticinese, non dove abito ora. La diversità di abitudini si era mostrata subito, appena avevo traslocato, con tutta la sua durezza, per non dire crudeltà, un differente modo di vivere e di comunicare.
Elena F.

Topic author: Renato Attolini
Replied on: 04/11/2006 20:11:22
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Ho lavorato un anno e mezzo sui Navigli, fra Corso San Gottardo e Via Ascanio Sforza. Spesso quando scendevo a Porta Genova col metrò, anziche aspettare l'autobus me la facevo a piedi su e giù dai ponti sul fiume. A parte lo slalom che mi toccava fare fra gli escrementi animali sui marciapiedi, la sporcizia di ogni genere accastata qua e là, i rifiuti do ogni genere (carrelli del supermercato, elettrodomestici rotti etc.etc) che affioravano dal fiume quando era in secca, ho sempre avuto l'impressione di trovarmi in un quartiere degradato che però, se fosse stato ripulito, bonificato e rivitalizzato, avrebbe potuto costituire un'attrattiva turistica di primissimo ordine e competere alla pari con i luoghi più rinomati non solo d'Europa, ma credo senza esagerare di tutto il mondo. Nonostante tutti questi elementi negativi e nonostante ci dovessi impiegare quasi un'ora e mezza per arrivarci (quindi 3 ore in totale al giorno) conservo comunque un ricordo piacevole di quei luoghi che reputo ancora pieni di fascino.

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