Dove si parla di bambini, zii, gatti e altro...
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=15156
Stampato il:
18/01/2025
Tema:
Autore Tema: Elena Fiorentini
Oggetto:
Dove si parla di bambini, zii, gatti e altro... Elena Fiorentini
Inserito il:
13/01/2007 20:51:59
Messaggio:
La "Domenica del Corriere" era il settimanale allegato al "Corriere della sera". Ora non si stampa più; è stato sostituito da altre iniziative editoriali più complesse e diversificate.
Veniva stampato alla domenica, giorno in cui i lavoratori si concedevano la lettura della rivista oltre a quella del giornale. La prima pagina illustrava un episodio interessante avvenuto l'ultima settimana, episodio che poteva essere drammatico o meno.
La prima pagina era costituita da un vero e proprio quadro, dipinto da un celebre pittore, che preparava il cartellone con i colori ad olio e veniva ridimensionato e stampato.
La tavola della "Domenica " aveva tutto il fascino della traposizione fantastica dell'episodio che era stato scelto dalla "redazione" del Quotidiano.
Poteva trattarsi del viaggio di un esploratore arrivato a buon fine, il deragliamento di un treno, il primo arrivato al Giro d'Italia, e mille altri avvenimenti del tempo passato riuscono a tenere desta l'attenzione dei due ragazzini.
Durante l'ultima visita accadde un episodio curioso che vi voglio raccontare.
Faceva caldo, era appena terminata la scuola e non si parlava ancora di vacanza. Si trattava di quei giorni faticosi, quelli che io chiamo di "interregno" in cui non si gode ancora la completa libertà perchè in attesa degli esiti dell'anno scolastico e non si è nè carne nè pesce.
La visita da Zia Marta e zio Barba era un fantastico diversivo.
Non appena arrivati, Stefano e la Tildina, grazioso diminutivo di Matilde, il nome della Bisnonna o Nonna Bis, si accorsero che verso il balcone del cortile c'era penombra. I ragazzini si fermarono a chiacchierare sul balcone con lo zio e intanto godevano di una piacevole frescura, malgrado il cortile fosse delimitato da tre ali della casa e sul quarto lato da un alto muro di confine.
Videro un gattino che salutarono con un MIAOO e uno sberleffo.
Il gatto, che si affacciava alla finestra della cantina tenendo le zampine appoggiate al parapetto, restituì loro il saluto con un MIA-OOOOOO molto dignitoso.
"Che fai lì, fannullone. Fai il tuo dovere, vai ad acchiappare i topi".
Lo Zio Barba lo redarguì severamente e il povero micio schizzò via come se avesse visto....un cane.
Nessuno si ricordò del gatto finchè, prima di rientrare a casa, si affacciarono di nuovo al balcone del cortile. Il gatto era là, obbediente ed ossequioso, con il topo in bocca, che depose con cura davanti a Zio Barba. Anche visto da lontano sembrava che il gatto gli avesse fatto un inchino.
La Tildina pianse, impressionata dalla vista del topo con la coda penzoloni in bocca al gatto, mentre Stefano ridacchiava per il poco coraggio della sorella. Intervenne lo Zio con la spiegazione del fatto, che lasciò alcuni dubbi su entrambi i ragazzi.
" Ragazzi, dovete sapere che il gatto non ha acchiappato il topo per fame. Ai gatti piace molto acchiappare i topi, perciò, per farmi un omaggio, in cambio dei bei pranzetti che tua zia e io gli offriamo, ci ha offerto la cosa per lui più preziosa, devo essere riconoscente per il riguardo che mi ha usato. Non aspettatevi però che vada in cortile a raccoglierlo... "
Scala i tetti
in bilico sui cornicioni
Poi quando fa scuro
al chiar della luna
lancia alte grida
cerca la sua fortuna
finchè trova una gattina
che sarà la sua sposina.
Replies:
Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 14/01/2007 14:00:40
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Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 15/01/2007 21:12:55
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