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I "BUÑUELOS" DI SANT'ANTONIO ABATE

Stampato da : Concerto di Sogni
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Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: cuocoligure
Oggetto: I "BUÑUELOS" DI SANT'ANTONIO ABATE
Inserito il: 15/01/2008 23:31:30
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I “ BUÑUELOS” DI SANT’ANTONIO ABATE


Navavillar de Pela, in provincia de Badajoz (Spagna) é un grazioso paese con una grande devozione a Sant’Antonio abate. Si, proprio quello del porcellino e degli altri animali che vengono benedetti per l’appunto il 17 gennaio, festa del Santo. La festa si svolge per una intera settimana, al cui culmine si celebra la Encamisá una celebre e rumorosa festa notturna, che risale al medioevo, e ricorda la messa in fuga dell’esercito moro da parte degli abitanti di Navavillar. Questi, numericamente inferiori all’esercito mussulmano, ricorsero ad uno curioso strattagemma, quello di fare un chiasso assordante con trombe e tamburi, di accendere fuochi in ogni angolo della cittadina, di rincorrere le strade al galoppo su cavalli,asini, muli e con camicioni bianchi sí da sembrare fantasmi, a tutto questo si aggiunse il frastuono degli altri animali lasciati liberi di scorazzare per le strade. I mori al sentire tanto frastuono e vedere tanta animazione, credettero che il paese fosse imprendibile e si diederono alla fuga. A distanza di tanti secoli, la scorazzata notturna continua a celebrarsi ogni anno, accompagnata da “storiche” bevute di tinto sostenuto dai buñuelos che si friggono per tutto il giorno e tutta la notte.
Veniamo alla ricetta, che é molto simile alle frittelle che si fanno in molte regioni italiane.

Ingredienti per 4 persone:

3 decilitri di acqua
120 gr di burro o margarina
180 gr di farina
5 uova
un pizzico di sale e una bustina di lievito

Preparazione:
mettere acqua e sale in una pentola a bollire versandovi il burro, quando comincia bollire aggiungere la farina con il lievito, mescolare con un cucchiaio di legno per rimuovere i grumi e lasciare ancora qualche minuto sul fuoco. Togliere dal fuoco e lasciare che si raffreddi un po, per poter essere manipolata aggiungendo un uovo intero alla volta, fino ad incorporarli tutti. La massa, dovrá risultare morbida a uniforme. In abbondante olio, friggere porzioni di pasta (la quantitá di un cucchiaio) facendole dorare da tutti i lati. Quando sono dorati, togliere dal tegame e posarli su carta assorbente per scolare l’unto in eccesso, spolverare con zucchero.

Questa é la versione classica, ma ci sono molte varianti. Possono essere ripieni successivamente di crema pasticciera o addirittura incorporare, prima della frittura, verdure, pesci, frutta, a seconda del gusto e dell’occasione.
Sono diffusissimi in tutto il mondo ispanico.


cuocoligure


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