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Intercettazione birichina

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=16394
Stampato il: 15/01/2025

Tema:


Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: Intercettazione birichina
Inserito il: 01/02/2008 22:35:23
Messaggio:

Nei nostri tempi di frenetica globalizzazione comunicativa, la Storia è divenuta cronaca giornaliera e, a guardarsi appena alle spalle, si scopre che quanto pareva infrangibile appena ieri, oggi è del tutto differente ed è magari mutato più volte.
In passato una generazione poteva vivere un rivolgimento storico, oggi i rivolgimenti storici sono talmente continui che non si svolgono più nell'arco di una generazione, ma di pochi anni, se non mesi e ogni essere vivente ne vive parecchi.
E c'è da dire che anche l'Italia non si fà mancare nulla e si ritrova al centro di una situazione in continuo divenire che lascia gli osservatori a bocca aperta.
Così, in un momento in cui la confusione è massima sotto il cielo, anche la nostra rubrica di Concerto di Sogni è ben lieta di dare il suo contributo birichino e irriverente. Ed ecco una fantasiosa intercettazione che offriamo al vostro sorriso...


Replies:


Topic author: Roberto Mahlab
Replied on: 01/02/2008 22:37:04
Messaggio:

----------------------Intercettazione---------------

Click.
"Pronto, Cremlino? Sono il presidente italiano, per favore passatemi Breznev".
"Ehm, buon giorno signore, ecco, guardi che qui le cose sono un po' cambiate e non saprei proprio come chiamarglielo..."
"Giovanotto, il momento è grave, le forze controrivoluzionarie pretendono il voto e di conseguenza lo squilibrio della società socialista italiana, ho assoluto bisogno dell'intervento dei carri armati del patto di Varsavia, come a Budapest, per ripristinare la normalità, se Breznev è fuori, mi passi Krutchev!".
"Ecco signore, io veramente non so... non c'è nessuno con quel nome qui, se vuole posso farla parlare con Yelena Evuscheyeva, la nostra nuova addetta alle relazioni esterne, un ragazza bellissima, forse lei potrebbe darle una spintarella per farla comparire in una delle trasmissioni di Mediaset..."
"Lei non sa quello che dice, lei è al servizio dell'imperialismo!, se non c'è Krutchev, mi passi Stalin!"
"Chi?"
"Stalin, il generalissimo, il condottiero che liberò dalle esigenze materiali mezza Europa!"
"Io ho un cugino a Vitebsk che si chiama Stulinov, ma non ha fatto tutto quello che lei dice, ha una fattoria e vende il suo latte a prezzi che l'hanno arricchito".
"Arricchirsi è antiproletario, immagino che il Kgb lo arresterà presto!"
"Il cosa? Oh no, guardi che il campionato l'ha vinto il Lokomotiv San Pietroburgo, quella squadra che dice lei, il Kappa non ho capito cosa, non è in serie A!".
"Compagno! Vai a chiamare subito Lenin, parlerò con lui e in pochi istanti la gloriosa Armata Rossa supererà in confini e unificherà il destino del mio paese a quello della patria del socialismo".
"Senta signore, non è per scoraggiarla, ma l'ultima volta che un carro armato è uscito per strada, si è bloccato sulla Prospettiva Nievski per un guasto, non si trovano più i pezzi di ricambio, però si trovano gli ultimi modelli di Ipod per fortuna e poi Vladimir si è portato via il carro armato perchè se lo era comprato ad un'asta, l'ha pagato diecimila rubli e lo vuole mettere all'ingresso della sua dacia come giocattolo per i bambini".
"Che vergogna, la patria sovietica si è venduta al capitalismo, ma chi è che comanda adesso lì da voi?"
"Putin, si chiama, il presidente, ma adesso non saprei dove trovarglielo, sta trattando un contratto miliardario con il presidente del Kazakistan".
"Il Kazakistan? ma era parte dell'Unione Sovietica! Anche i pezzi di patria vi siete venduti!"
"Mi dispiace di non poterle essere utile signore, però io guardo sempre in tv il vostro festival di Sanremo".
"Non ci sono più i compagni di una volta".
Click.



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