Ginevra : Durban II ?
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15/01/2025
Tema:
Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto:
Ginevra : Durban II ? L'otto settembre del 2001 si concludeva a Durban, in Sudafrica, la cosiddetta conferenza “contro il razzismo”. A seguito del dirottamento del dibattito da parte degli apologeti del totalitarismo, gli Stati Uniti e Israele si ritirarono, i paesi occidentali protestarono, la conferenza, soprattutto quella allargata alle Ngo, organizzazioni non governative, si rivelò un podio per gli inni del peggiore antisemitismo, nelle strade si distribuiva il mein kampf. Il 20 aprile 2009 si aprirà a Ginevra la conferenza che viene identificata come Durban II il cui scopo statutario è di verificare l'attuazione delle raccomandazioni a Durban nel 2001. La sessione che sta ultimando la relazione preparatoria della conferenza è presieduta dalla Libia assistita dall’Iran, Cuba e Pakistan. La levata di scudi delle democrazie di fronte a tale assurdità ha già provocato l’annuncio di non partecipazione da parte del Canada e di Israele, l'Unione Europea ha avvertito che non tollererà la ripetizione dell’incubo di Durban I, l'intero parlamento italiano ha votato all'unanimità una mozione che impegna l’Italia ad esercitare vigilanza in vista della conferenza di Ginevra. A sorpresa, nei giorni scorsi, il dipartimento di stato americano ha inviato degli osservatori alle riunioni preparatorie, l'obiettivo indicato è quello di modificare la direzione della conferenza, riservandosi tuttavia la decisione se parteciparvi. Nell’ottobre del 2008 i paesi totalitari emisero una prima versione del documento preparatorio, le organizzazioni di controllo contestarono che le proposte violavano le lineee rosse stabilite dall’Unione Europea, in particolare venivano identificate le seguenti obiezioni : Una analisi approfondita ci permette di rilevare che l’obiettivo attuale degli stati totalitari è assai più ambizioso della demonizzazione di Israele sancita da Durban I, infatti l’accoglimento a Ginevra delle proposte avanzate nel corso della stesura del documento finale, risulterebbe in una architettura legale atta a richiedere la modifica in senso liberticida dei codici civili e penali delle democrazie. Vorrei anche notare che l’accoglimento delle proposte sulla cosiddetta blasfemia comporterebbe il riconoscimento di un'unica versione fondamentalista dell’Islam con la conseguente apertura della caccia ai musulmani liberali e che si oppongono alla sharia in sostituzione dei codici vigenti nei paesi liberi. Inoltre le proposte cancellano la memoria dello schiavismo operato dai colonialisti arabi, considerando come unici responsabili gli occidentali e si aprirebbero infinite cause relative agli indennizzi. La bozza fu, tanto per gettare sabbia negli occhi, corretta in qualche virgola e l'ultimo documento del 28 gennaio , non modifica in sostanza nulla. Nelle cancellerie occidentali ci si interroga su come comportarsi, accettare il gioco, partecipando alla conferenza, oppure rifiutarsi di stare al gioco palese di paesi totalitari che approfittano della conferenza per lanciare un ulteriore attacco alle libertà dei paesi democratici e per perseguire la demonizzazione e la distruzione di Israele. Non è possibile dimenticare che tre giorni dopo la conferenza di Durban del 2001, scattò l’aggressione all’occidente democratico. Ai nostri giorni le strade europee hanno ospitato manifestazioni dei fondamentalisti islamici, anche a Milano e Bologna sono avvenute delle prove tecniche di occupazione della piazza, come ha ben rilevato il giornalista e storico Magdi Allam. I musulmani liberali sono fuggiti nel Nordamerica, come Hirsi Ali e Irshad Manji, oppure vivono in Europa sotto scorta, non è più evidente che l’ondata di immigrazione nel vecchio continente sia scevra da infiltrazioni terroristiche. Quale può essere la soluzione alla trappola? Consideriamo chi sono gli sponsors della conferenza di Ginevra : la Libia, l'Iran, Cuba, il Pakistan con a seguito la maggioranza automatica antidemocratica che si ritrova in qualsiasi assemblea convocata dalle Nazioni Unite. Come è possibile che siano queste tirannie a dire all'occidente democratico come deve comportarsi, mentre si moltiplicano gli allarmi sul raggiungimento da parte dell’Iran della capacità di dotarsi di armi nucleari e in zone del Pakistan viene instaurata la sharia talebana? La modesta proposta che si potrebbe avanzare in caso di partecipazione dei paesi democratici alla conferenza di Ginevra e in caso di impossibilità di modificarne la direzione, sarebbe che i delegati dei paesi liberi si levino a trasformare un atto d'accusa contro l'occidente e la democrazia in un atto di accusa contro le tirannie. Il podio della conferenza potrebbe essere utilizzato dalle democrazie per gridare che “il re è nudo”, per dare speranza ai popoli che ascoltano, per indicare loro che la dittatura e il fondamentalismo non sono necessariamente da subire, di modo da tentare di far implodere le contraddizioni dei regimi totalitari. Difficilmente questo avverrà, perché è necessario considerare che sono in gioco giganteschi interessi economici. Nella drammatica partita a scacchi che si sta giocando, fondamentale sarà, come sempre, il ruolo degli Stati Uniti, la verifica che la nuova amministrazione di Washington ribadisca la scelta storica di essere la capofila delle democrazie e il sostegno e la speranza dei popoli sottomessi alle dittature e al fondamentalismo. Se l’occidente non si dimostrerà risoluto e compatto nel respingere la bozza totalitaria, la partecipazione alla conferenza rischia di legittimare i nemici della democrazia. Per seguire l'evolversi della situazione giorno per giorno : Eye on the Un Roberto Mahlab - Concerto News System @2009
Inserito il:
23/02/2009 20:40:27
Messaggio:
Il giorno successivo in Afganistan al qaeda uccideva Massoud, quattro giorni dopo gli integralisti islamici distrussero le Twin Towers a New York, scatenando la guerra che è ancora in corso e dando il via ad attentati terroristici in tutto il mondo che hanno preteso la vita di centinaia di civili, a Londra, Bali, Casablanca, Madrid, Tunisi, una lista infinita di aggressioni sanguinarie contro l’occidente democratico e contro i governi arabi moderati.
- un singolo paese, Israele, veniva messo sotto accusa
- si imponeva una proibizione della “diffamazione della religione” con il proposito di limitare la libertà di espressione e di imporre una censura "contro la blasfemia" importata dalle leggi islamiche
- si imponevano delle differenze tra le vittime delle persecuzioni
- si tentava di indebolire la lotta contro il terrorismo
- si politicizzava la discussione
Partecipare alla conferenza fa correre il rischio di accettare mediazioni per riuscire ad arrivare ad un compromesso e lo spettro di Monaco 1938 sarebbe in agguato. Diversi analisti osservano che lo scopo statutario della conferenza di Ginevra è di controllare come le decisioni prese a Durban I siano state messe in pratica e dunque sarebbe improbabile la possibilità di modificarne la direzione.
In Europa si è scatenata un'ondata di antisemitismo, direttamente contro gli ebrei e indirettamente con la propaganda menzognera contro Israele e in favore di hamas e hezbollah.
La realtà è che nessuno dei punti che riguardano la legalità è dalle tirannie rispettato, è come se un piromane sgridasse i pompieri perchè appiccano il fuoco, mentre la realtà è che il fuoco è appiccato dal piromane e i pompieri sono lì a spegnerlo.
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