Il precariato in Italia
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=18900
Stampato il:
23/12/2024
Tema:
Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto:
Il precariato in Italia Concerto di Sogni è partecipe della scena artistica del nostro paese che riconosciamo non poter essere scevra dalla considerazione del momento storico ed economico attuale. Per questo sui nostri spazi abbiamo sempre mantenuto una ampia porta aperta alle notizie della realtà sociale e internazionale. L'Italia è coinvolta nella grande crisi planetaria e anche nel nostro paese siamo in cerca di risposte, proposte e soluzioni. Oggi siamo nei nostri studi insieme ad una nota esperta in campo nazionale di integrazione e di problemi del lavoro. Concerto di Sogni : Benvenuta Dottoressa, uno dei temi più sentiti nel dibattito del nostro paese è quello dell'occupazione che risente particolarmente della recessione. Ci sono diverse tendenze su come considerare il precariato, in un ambiente in cui sono più le imprese che chiudono rispetto a quelle che aprono : come una occasione soprattutto per i giovani di ottenere posti di lavoro pur senza sicurezza di tempo indeterminato oppure al contrario una opportunità da rifiutare per svariate ragioni. D: Grazie per l'invito e complimenti per i fiori che tenete nei vostri studi. Il concetto di lavoro non è più un diritto in Italia ma una lussuosa concessione. La cosiddetta costituzione italiana sancisce in uno dei suoi primi articoli che l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro e invece nella realtà gli italiani devono lavorare per mantenere lo stato. Cds :... in effetti potrebbe essere un significato, che lo stato si basa appunto sul lavoro... dei cittadini.... D : Infatti lo stato non è al servizio dei cittadini in Italia, ma sono i cittadini che devono lavorare senza alcun diritto per lo stato. Cds : Data la sua notorietà, ha avuto modo di confrontarsi, rispetto ai problemi del lavoro, con le autorità in teoria preposte al servizio del cittadino? D : nella mia esperienza ho avuto l'onore di confrontarmi sia con politici sia con i cosiddetti tecnici. Ho notato una differenza abissale, per esperienza capisco che il politico che crede nel suo impegno dia ascolto ai suoi probabili elettori, mentre i tecnici che dovrebbero essere parte della comunità dei lavoratori, sembrano persone aliene rispetto alla realtà assai più dei politici. Cds: oggigiorno sono innumerevoli le persone che si ritrovano senza introiti a causa della mancanza di lavoro provocata dalla recessione, esiste una assistenza di emergenza, di sicurezza, di welfare che sia in grado comunque di arginare al minimo le loro difficoltà? D : innanzitutto la mancanza di lavoro non è dovuta alla recessione, ma alle leggi che strangolano l'impresa, nel senso di insieme di imprenditori e lavoratori. L'Italia è un paese che ha per anni tutelato solo il lavoro pubblico a scapito del settore privato. L'italia è un paese che ha ucciso molti pensatori e riformatori del lavoro, ad esempio Biagi, che ha introdotto questa ulteriore possibilità di entrare nel mondo del lavoro ai giovani, mentre lo stato oggi ha rinnovato un sistema basato esclusivamente sul lavoro a tempo indeterminato stile statale eliminando ogni possibilità di accedere al lavoro e di avere mobilità non solo di accesso, ma anche di uscita. Lo stato italiano, per esperienza personale e per impegno sociale ho sempre sentito dire che è uno stato per la famiglia, questa è la più grande bugia che sia mai stata raccontata. Personalmente posso affermare come, quando lavoravo al centro per l'impiego di Milano, accoglievo le domande di iscrizione alle liste di disoccupazione di neomamme e la loro colpa era il fatto di aver avuto un figlio, non esistono leggi che tutelano le madri al lavoro e quando ho potuto confrontarmi nel settore del privato, la prima domanda che ascoltavo era :"hai figli, hai intenzione di farne, quando li vuoi fare". Durante questi colloqui mi viene da pensare alla Carta dei Diritti Umani, mi chiedo chi l'abbia firmata per l'Italia. Il ministero del welfare è una dolce invenzione in questo paese, se si confronta con la Francia, la Germania o addirittura con la Spagna, non capisco quali sono stati i canoni per aver accettato l'Italia nell'Unione Europea. Cds : ma che succede in pratica, nei vari uffici statali, a chi si ritrova a richiedere quanto apparentemente dovrebbe essere un suo diritto? D : negli uffici statali si entra con i numeri del superenalotto, mi spiego, se si ha la fortuna di incontrare un operatore qualificato, risponde che è la legge e non può farci niente. Quando invece si ha più sfortuna, si viene rimbalzati da un ufficio all'altro, però in Italia abbiamo l'Iso 9000, la certificazione della qualità del servizio. Ad esempio parlando di precariato, lo stato aveva avviato questa grandissima campagna informativa sullo stanziamento dei fondi destinati a supportare tutti gli ex lavoratori che si trovavano in uno stato di disoccupazione, potevano richiedere un sussidio chiamato "una tantum" che andava a rimborsare al cittadino disoccupato un trenta percento dell'ultimo reddito percepito nell'ultimo anno lavorativo, solo che la legge non specifica ai suoi cittadini che tale rimborso non può avvenire nella realtà... Sportello Inps: Disoccupato :"Sono disoccupato dal primo gennaio 2012, ho lavorato con un progetto cocopro nel 2011 e per tutto il 2012 sono rimasto disoccupato" Cds : sembra che l'Italia sia retta da leggi tipo Comma 22, dove l'unica possibilità è l'impossibilità, dove le leggi sono così attorcigliate da non consentire la loro applicazione... D : infatti è così. I nostri governi sono bravi a legiferare leggi e passano il resto del loro mandato ad annullarle. Cds : bisognerebbe parlarne al ministro del lavoro... D : c'è... ? ma se è un tecnico.. Disoccupato :"con la nuova legge io non posso accedere a alcun posto di lavoro" (Qualsiasi riferimento ad una situazione avvenuta realmente è, ovviamente... puramente casuale...). Cds : ma allora il welfare in Italia esiste? D : in Italia sono bravi a moltiplicare le poltrone e i ministeri, come la dolce invenzione del ministero delle pari opportunità, il welfare non so per chi sia stato creato perché i disoccupati una volta finiti i pseudo sussidi di disoccupazione (considerando che sono veramente pochi gli eletti che possono accedervi), sono lasciati a sé stessi, ma in Italia abbiamo assistito anche alla disperazione estrema non solo dei disoccupati, tantissimi suicidi non riguardano solo i lavoratori dipendenti disoccupati ma anche gli imprenditori, questo è l'unico stato dove un imprenditore viene demonizzato e non considerato una risorsa per il paese. Cds : le soluzioni, proponiamo un modo per uscire da questa situazione... D : personalmente inviterei i datori di lavoro ad insistere che il cosiddetto "cuneo fiscale", cioé la differenza tra quanto il lavoratore dipendente percepisce e quanto l'azienda si trova a sborsare, vada direttamente al lavoratore, che sarà così in grado di consumare, di far girare l'economia e permettere alle aziende di assorbire la disoccupazione. Cds : lo stato, è strano dover considerare i due termini, stato e cittadino lavoratore, come antitetici, come se il primo, lo stato, non debba semplicemente essere emanazione e servizio del secondo, questo vale sia nell'imprenditoria, sia nell'affratellamento tra piccola impresa e lavoratori dipendenti. I fondamenti stessi di una società, appaiono inesistenti, a che serve uno stato che è cattivo padrone di chi lavora? D : in Francia e in Germania le tasse servono anche a creare un fondo per garantire un importo minimo ai disoccupati. Cds : sorgono domande riguardo a tasse che colpiscono chi non ha lavoro, ma ad esempio è riuscito a comprarsi nel passato una casa, come è possibile, razionalmente, aspettarsi che chi non ha più lavoro e sia costretto ad utilizzare i risparmi, se ne ha, per mangiare, a versarli invece come balzello per la sua propria casa?, ci sono riscontri a tali situazioni? D : in effetti, neppure io sapevo che la casa si potesse mangiare oppure che il semplice fatto di aver acquistato una casa faccia sì che questa sia un reddito, mi spiego meglio ... Cittadino disoccupato :"mi sono trasferito da un parente perché non ho la possibilità di pagare le utenze della mia casa in quanto sono disoccupato" Cds : Grazie Dottoressa. Certo che Orwell e Kafka ne avrebbero da scrivere, ambientando i loro romanzi in Italia...la ragione per la quale riteniamo su Concerto di Sogni che sia importante parlare di questi argomenti, è che il rischio che stiamo tutti correndo è che ci vengano portate via le nostre intere esistenze, che siano proibite le speranze che ogni essere umano, dalla nascita, ha il diritto di perseguire e di raggiungere. Lo stato deve essere solo il regolatore e il rappresentante, non può divenire una entità indipendente e astratta e dotata di moto proprio. Concerto di Sogni - @2012
Inserito il:
27/06/2012 20:00:16
Messaggio:
Inps :"Non può avere il sussidio in quanto nel 2010 lei ha lavorato e aveva un reddito superiore a quello del 2011 e pertanto non le spetta"
Ipotetico ministro :"ma no, assolutamente, con la sua intelligenza è impossibile che lei non trovi lavoro"
Disoccupato :"allora me lo trovi lei"
Ipotetico ministro :"ma noi siamo tecnici, non politici"
Funzionario dello stato :"allora lei ha due case!"
Cittadino disoccupato :"sono ospitato in un'altra casa"
Funzionario dello stato :"se lei lo dichiara, paga il massimale dell'imu".
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