La forza della voce/Primi passi del risveglio?
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19188
Stampato il:
15/01/2025
Tema:
Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto:
La forza della voce/Primi passi del risveglio? Negozio del centro, la titolare mi risponde decisa. "All'improvviso ha attaccato un cartello alla vetrina del suo negozio ..." "Chiuso tutto il giorno, perché?" "Reagire a cosa?" "Ingiusta?" "E' un risveglio improvviso di coscienza collettiva o è stato qualcosa che ha subito?" "In queste ore le proteste sono diffuse nel paese ..." "Reazioni al suo gesto"? "Le altre persone?" "Che sta succedendo al lavoro?" "Ha notato una diminuzione delle persone che entrano?" "Sono cose note a tutti, esiste una volontà di lottare uniti per cambiare?" "Perché?" "Quali proposte per lottare uniti?" "Se non succede, pensa che la protesta prenderà maggior vigore?" "Ritene che la protesta attuale sia di piccole frange?" "Idee per il futuro?" "Lei è una persona che è sempre stata moderata?" "Adesso ha fatto qualcosa, l'ha cambiata?" ---------------------------------------------------------------------
Inserito il:
11/12/2013 23:09:28
Messaggio:
"Sì, eccolo (mi mostra un foglio scritto a mano) :
'MILLE PARLAMENTARI
HANNO PORTATO ALLA FAME
MILIONI DI ITALIANI
BRAVI - GRAZIE
OGGI CHIUSO' "
"Sì, tutto il giorno, per solidarietà, non è giusto che facciano sciopero sempre i soliti quattro, dobbiamo reagire tutti".
"Alla pressione fiscale che subiamo tutti".
"Superingiusta, tasse in continuazione, imprenditori che si riducono a vivere in camper, che chiudono le fabbriche perché non hanno i soldi per pagare i dipendenti".
"Ho appena subito di dover pagare l'integrazione alla tassa sulla spazzatura, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, si è superato il limite".
"Hanno fatto bene, anche se poi sono subentrati i violenti. Va bene parlare, ma se i politici non capiscono? Se ne devono andare a casa".
"Gli altri commercianti si sono detti tutti d'accordo ma nessuno mi ha seguito, sono stata l'unica".
"Quando ho messo il cartello la sera prima, la gente annuiva mostrando di essere d'accordo, poi facevano due passi e tornavano a pensare ai fatti loro".
"Il lavoro? Non c'è il Natale, non esiste più, quei quattro soldi li devono spendere per le tasse, imu eccetera, la gente spende poco, ha paura di spendere, sceglie regali piccoli e che costino poco".
"C'è meno gente per strada e meno nei negozi, anche solo rispetto all'anno scorso, che non era stato brillante".
"Non ancora".
"La gente è ancora speranzosa in un miracolo e stanno zitti".
"Dobbiamo rinnovare governo e parlamento".
"Sì se non vanno via, ci sarà una superiore unità di intenti".
"No, l'informazione dice quello che fa comodo".
"Adesso non ne ho e non ho voglia di stare a pensarci, siamo troppo arrabbiati".
"Sì".
"Sento determinazione, ho saltato una linea".
(La forza della voce. Che ciascuno, anziché essere portavoce di se stesso, racconti quello che avviene agli altri che ha attorno, che conosce, di cui ha saputo, con cui parla, di chi ha vicino, racconti gli episodi che opprimono chi lavora, chi non lo può fare, chi vuole fuggire, chi viene schiacciato, che ciascuno sia la voce di dieci voci ciascuna delle quali probabilmente si sente isolata e non sa che le stesse vicende accadono a moltissimi altri, di modo da immedesimarsi e da coinvolgere).
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