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L'incrdibile storia dell'anello

Stampato da : Concerto di Sogni
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Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: Gabriella Cuscinà
Oggetto: L'incrdibile storia dell'anello
Inserito il: 24/09/2014 10:55:35
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L’incredibile storia dell’anello

Gli anelli preziosi sono una delle cose che le donne apprezzano di più.
Sabrina ne aveva ammirato uno all’amica Giusy mentre stavano giocando a bridge. Era uno splendido rubino a forma ovoidale montato su oro bianco e diamanti. Se ne era innamorata e, facendo all’amica i dovuti complimenti, aveva voluto provarlo: - Che meraviglia Giusy! È bellissimo. Mi piace da morire!
Naturalmente quella si era sentita lusingata e pensava di avere risvegliato l’invidia di Sabrina.
Qualche giorno dopo, quest’ultima ricevette una telefonata di Giusy la quale le comunicò di non trovare più l’anello.
Sabrina si sentì implicitamente incriminata e assicurò subito l’amica di averglielo restituito.
- No, sai magari involontariamente te lo sei lasciato al dito e non me ne sono accorta.
- Io queste cose non le faccio e ho il massimo rispetto delle cose degli altri, figuriamoci di un anello di gran valore!
Si erano salutate e a Sabrina era rimasta la curiosità di conoscere la sorte dell’anello in questione. Aveva saputo da amiche comuni che non era stato mai più ritrovato.
Erano trascorsi dei mesi duranti i quali le due amiche si erano riviste per giocare a bridge. Giusy non aveva più accennato al suo gioiello e tanto meno Sabrina si era permessa di domandare nulla.
Un pomeriggio, un’altra amica aveva organizzato un torneo di bridge e, nel tavolo di Sabrina stavano giocando Giusy, una signora di nome Rosa e la padrona di casa.
Appena seduta, Rosa aveva mostrato alle amiche la sua mano su cui brillava un anello con rubino a forma ovoidale montato su oro bianco e brillanti.
- Guardate! Guardate! - Aveva esclamato – Me l’ha regalato mio marito.
Giusy era balzata sulla sedia con un salto, gridando: - Ma è il mio anello!
Un silenzio profondo aveva accompagnato queste parole.
- Vi assicuro che è proprio l’anello che avevo perso, - aveva soggiunto Giusy.
Nel salone, dove erano sistemati i tavoli da gioco, ognuno aveva udito tutto e il silenzio era palpabile.
Sabrina aveva anche lei riconosciuto il famoso anello e lo guardava strabiliata. Non diceva nulla ma, dentro di sé, pensava di poter essere chiamata in causa. Se davvero non avesse restituito quell’anello, avrebbe potuto rivenderlo.
Rosa continuava a dire: - Ma me l’ha regalato mio marito, l’ha comprato per il mio compleanno.
La padrona di casa, a questo punto, aveva detto: - Va bene, va bene, non è successo nulla, su continuiamo a giocare.
La serata era proseguita con imbarazzo da parte di Rosa e di Giusy, gli altri giocatori pur facendo finta di niente, erano a disagio tanto che quando tutti erano andati via, la padrona di casa aveva tirato un sospiro di sollievo.
Sabrina voleva saperne di più e, a questo punto, si era lanciata in indagini personali. Aveva così saputo che la figlia di Giusy si era fidanzata con un giovane drogato che aveva indotto la ragazza a rubare il famoso anello. Costui lo aveva poi svenduto per procurarsi i soldi per la droga.
Il gioielliere cui l’aveva venduto, a sua volta, l’aveva rifilato al marito di Rosa. La famiglia aveva subito zittito la cosa e nessuno più, fra le amiche, ne aveva parlato.

Gabriella Cuscinà


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