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Pietracupa - Castropignano (CB), Pasquetta 2017

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19344
Stampato il: 22/12/2024

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Autore Tema: Giusy Melillo
Oggetto: Pietracupa - Castropignano (CB), Pasquetta 2017
Inserito il: 22/04/2017 13:04:36
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Il Molise non delude mai: Pasquetta 2017 tra il borgo di Pietracupa e il castello di Castropignano (Cb).

Di Giusy Melillo

Il web è spettacolare se consideriamo come, nella maggior parte dei casi, offra un ottimo rimedio ad ogni domanda. Anche quando in vista della Pasquetta si è in cerca di posti belli e da non perdere nel (per me vicino) Molise. Grazie alla sua ampia presenza sul web, Pietracupa, un minuscolo borgo molisano (minuscolo per i suoi 237 abitanti, non certo per la bellezza e l’intelligenza di chi lo amministra e di chi lo vive e valorizza ogni giorno), ha premesso di sapere, alla mia comitiva di amici, della sua esistenza e di desiderare di visitare le sue attrattive.
Pietracupa si trova in provincia di Campobasso. Il nome di questo paese è un composto dalla parola pietra, poiché costruito su un’enorme formazione calcarea, detta morgia, e dall’aggettivo cupa, che in latino vuol dire botte, in riferimento ai numerosi insediamenti rupestri e grotte ancora visibili in loco. Ciò non può sfuggire appena vi si giunge, perché Pietracupa è arroccato ai piedi di un piccolo monte sovrastato da uno sperone di roccia. Dalla sua parte bassa ci si trova subito al cospetto della torre con orologio, in un salire e scendere di gradini in pietra, e avvolti da verdi valli, sotto il cielo blu, si giunge alle sue deliziose chiese, e alle cavità che fanno mostra con completezza e sapienza degli strumenti di tortura utilizzati in Italia e in Europa nel periodo della Inquisizione. Già, perché le grotte del paese furono sede del locale tribunale dell’Inquisizione, oltre che poi nascondiglio per i briganti nel Settecento e in seguito, probabilmente, riparo per i partigiani.
Passeggiando nel borgo si può visitare la Cripta Rupestre, un luogo assolutamente bello e dal sapore antico e pieno di spiritualità, abbracciato in senso circolare dalle sue pareti di pietra nuda, tra le quali un tempo si riunivano le prime comunità religiose del posto. Sospeso sull’altare c’è un suggestivo crocifisso ligneo senza braccia del 1500. Anch’essa dovette essere usata per l’Inquisizione (una lapide latina recita “Qui si amministra la giustizia”) e fu anche un luogo adibito a fortezza militare, e dalla metà del Seicento ricovero degli appestati. Sempre camminando sulla scalinata del borgo si incontra anche la chiesa di S. Antonio Abate della fine del 1600, fatta di roccia scavata e pietra bianca.
Dicono che Pietracupa sia la Betlemme del Molise.
Da Pietracupa si può raggiungere il Parco delle Morge, consigliato maggiormente nel periodo estivo agli amanti della natura e dello sport.
A circa 15 minuti di auto si trova il Comune di Castropignano, con il suo Castello D’Evoli costruito sotto la dominazione longobarda, fortificato in quella normanna, detenuto dalla famiglia D’Evoli nel feudalesimo. Il castello, del quale oggi restano dei ruderi e pochi ambienti al piano terra preservati, è a pianta quadrangolare con cortile interno. Per la Pasquetta 2017 ha ospitato un’interessante mostra di abiti medioevali.
Non c’è nulla di più intelligente che il saper valorizzare bene e con l’ausilio di risorse semplici, e il custodire con cura ed educazione, ciò che un territorio, per quanto piccolo come estensione geografica, possiede grazie al suo paesaggio naturale e alla sua storia. Intorno a questi meno noti circuiti turistici ruotano poi numerosi volontari, disposti a perdere anche un giorno di festa in famiglia o con i propri amici, pur di mettere amore nel territorio in cui vivono, e con esso mettersi al servizio gratuito della comunità e di terzi visitatori.


giusy melillo


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