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La sincronicità dell'universo

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19620
Stampato il: 15/01/2025

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Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: La sincronicità dell'universo
Inserito il: 10/05/2020 23:37:38
Messaggio:

Non ero di turno stasera e un ranger della galassia che non deve salvare il mondo dalle minacce degli zombies si annoia. E quando mi annoio mi viene fame. Di solito la tengo a bada, la mia struttura deve sempre essere una macchina da guerra, bellezza e muscoli, i miei unici due pregi. E così ho deciso di andare a piedi al parco portandomi dietro "Munich", l'ultimo romanzo storico di Robert Harris, che avrei letto su una panchina. Questa informazione non è per nulla importante per la nostra storia, come vedremo in seguito, ma serve ad arricchire la sceneggiatura di particolari.

A fianco del parco sorge il più grande supermercato del quartiere, edificio che evito accuratamente per mantenere la perfezione del mio fisico. Eppure stasera non riuscivo a controllare pienamente una tentazione, avevo una voglia irrefrenabile di un pacchetto di patatine, quelle che dal sacchetto colorato adescano i supereroi della galassia e che di solito i supereroi della galassia ricambiano con un sguardo implacabile di rifiuto.

La mia anima inspiegabilmente ipnotizzata mi ha costretto ad entrare e a percorrere tutti i banconi colmi di gioie dolci e salate, per forza dell'abitudine sbirciavo tra le confezioni colorate se non vi fossero nascosti degli zombies provenienti dallo spazio, di solito preferiscono rifugiarsi tra le orribili cipolle. Tutto tranquillo e con un sospiro di sollievo mi riavvio verso l'uscita senza avere ceduto, lo spirito rafforzato dalla terribile prova.

Due centimetri prima della cassa uno scaffale con le confezioni di patatine, chiudo gli occhi, li riapro, non sono sparite. E decido di assoggettarmi ad un prova peggiore di quella della resistenza all'acquisto : ne comprerò un sacchetto, ne mangerò qualcuna e getterò il resto. La disciplina dei ranger della galassia. Pago alla cassa e sto per varcare la porta a vetri quando la mia vista allenata a osservare i particolari delle astronavi aliene coglie una leggerissima sfumatura di differenza di colore in mezzo ad una piastrella del pavimento. Mi chino e raccolgo l'oggetto, una carta di credito. La mia mente allenata non perde tempo a porsi domande e mi volto verso la cassiera più vicina e le tendo la carta dicendole di avvertire il personale incaricato che si presenta professionalmente pochi istanti dopo. "Sulla carta c'è il nome della proprietaria, chiamatela subito, sarà disperata", li invito e annuiscono, "dobbiamo dire che l'ha trovata lei?", mi chiede la cassiera con tono adorante, evidentemente ammirata dal mio aspetto e dalla mia muscolatura poderosa. "No, ditele, perché sicuramente è una lei, che il merito è di questo pacchetto di patatine, la misteriosa forza che mi ha imposto di entrare qui e la perdita della carta di credito sono due eventi sincronici", noto perplessità sui volti delle numerose persone che mi si sono fatte attorno e continuo con gentilezza :"non preoccupatevi, non importa se non comprendete, io sono un ranger della galassia e l'universo funziona così", faccio qualche passo indietro e poi mi volto ed esco dal supermercato.

Arrivato all'altezza del parco, apro la confezione di patatine, ne mangio qualcuna e una sensazione idilliaca mi percorre il corpo, "me lo merito", osservo tra me e me. Arrivo all'altezza di un cestino, chiudo i bordi della confezione ancora quasi piena e la getto dentro. Anche gli uccellini del parco si paralizzano per la sorpresa del mio gesto e smettono per qualche secondo di lanciare i loro graziosi cinguettii. Ma io sono un ranger della galassia, disciplina ferrea per mantenere le mie qualità, bellezza e muscoli.

...quella sera in un elegante hotel del centro della metropoli una donna svuota per l'ennesima volta la borsetta, è pallida, il cuore in gola, poi si copre gli occhi con le mani e un grido di disperazione le nasce nell'animo sconvolto, squilla il telefono sul comodino, ci si precipita, solleva il ricevitore :"Signora Johansson, il direttore di un supermercato ci ha consegnato la sua carta di credito che è stata ritrovata sul pavimento dopo le casse".

"Trovatelo!", chiede poco dopo agli uomini della sua scorta.

... il giorno dopo sono di turno di nuovo io, pattuglio le vie dell'universo attento a non lasciarmi sfuggire qualsiasi evento sospetto, attraverso il parco della sera prima e vedo avvicinarsi una donna elegantissima e bellissima. Leva la sua mano e mi carezza la guancia, poi prende la mia mano nella sua, "Ti ho trovato, volevo ringraziarti e chiederti se...", mi sussurra. Io sollevo la sua mano, la porto alle labbra e le porgo un leggero baciamano e poi la lascio. Lei scuote il volto, come se non comprendesse.

E le sussurro :"Signora Scarlett Johansson, è stato mio dovere, io sono un ranger della galassia e quanto è accaduto è stato provocato dalla sincronicità dell'universo", faccio qualche passo indietro, chino il capo per salutarla e poi mi volto e riprendo la mia strada tra le stelle.

Roberto Mahlab



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