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La signora del pomeriggio al supermercato

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19630
Stampato il: 15/01/2025

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Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: La signora del pomeriggio al supermercato
Inserito il: 11/05/2020 00:01:13
Messaggio:

"E' delizioso!". Il mio fabbricante dalla Cina aveva passato l'intera cena di lavoro a cospargere tutte le portate, meno il dessert, di grana padano grattugiato e ieri pomeriggio la mia segretaria mi ha affidato il compito di scendere al supermercato per comprarne alcune buste di modo da offrirgliele in dono.

Io adoro quando la mia segretaria mi affida questi compiti, perché li sento alla mia altezza e posso così dare sfoggio della mia insostituibilità al lavoro in ufficio. Così con entusiasmo mi sono messo a girare in tutti i reparti del supermercato fino a che mi sono perso e sono stato soccorso da un addetto che mi ha anche mostrato in che scaffale erano le buste di grana che cercavo e che non erano tra i detersivi che osservavo pensoso poco prima.

Leggermente perplesso per il fatto che la mia segretaria non mi avesse informato che non sarebbe stato un compito facile, mi sono messo in fila alla cassa in attesa che una ragazza prima di me completasse il pagamento di quanto aveva acquistato. All'improvviso un carrello mi ha spinto in avanti e mi sono voltato verso il volto arcigno e crudele di una signora avanti nell'età che mi guardava con un ghigno di disprezzo. Mi sono stretto al petto le buste di formaggio e mi sono attaccato al ripiano della cassa. E lei mi ha chiesto :"sei in coda prima di me?". "Sì, lei è arrivata molto dopo e mi tolga il suo carrello dal fianco", le avrei detto se fossi stato un supereroe dei film che di solito vado a vedere, invece ho lanciato uno sguardo al cassiere sperando che mi prestasse soccorso, ma lui si è voltato dall'altra parte.

A questo punto ho appoggiato i miei pochi acquisti sul bancone, marcando il territorio, ma la signora ha fatto altrettanto e le mie buste stavano per finire fuori dal nastro. Poi la signora ha cominciato ad ansimare sollevando una confezione di mandarini e si è messa a sussurrare con tono sofferente :"qualcuno mi aiuta a sollevare questo pacchetto?". Ho fatto uno più uno e ho compreso che, se fossi caduto nella trappola della cavalleria, la signora avrebbe preso il mio posto alla cassa. Così ho fatto finta di niente e ho pregato che il cassiere facesse presto con me. La signora allora ha esclamato :"che ore sono?". Le ho risposto :"ho le mani impegnate, tutte e due, non riesco a girare il polso per dirle che ore sono". E lei si è messa a gridare :"oh no, è tardi, ho un appuntamento tra pochi minuti!", il suo diabolico progetto era che io avessi pietà e la facessi passare davanti a me. Ma ho resistito e ho tirato fuori il portafoglio per pagare le mie buste di grana grattugiato. La signora ha tolto il suo carrello dal mio fianco sinistro e lo ha spinto in avanti di modo che la strada tra la cassa e la porta mi fosse bloccata. Ero in trappola. Avrei dovuto cedere, ritirare i miei acquisti dal ripiano, metterci i mandarini della signora ed invitarla a procedere mentre io mi sarei messo in fila dietro di lei. Il ghigno sul suo volto diceva :"te l'ho fatta dilettante".

Purtroppo per lei la sera prima a cena con il mio fornitore cinese avevamo parlato degli argomenti intellettuali di cui parlano di solito gli uomini e cioé i film di avventure, di cui i cinesi sono bravi produttori, specialmente quelli sugli esperti di arti marziali volanti che liberano gli abitanti dei poveri villaggi dalle prepotenze degli sgherri del mandarino e con una improvvisa piroetta ho sbilanciato la signora che si è aggrappata al carrello spostandolo di quei pochi centimetri che mi hanno consentito di correre fuori verso la salvezza.

Tornato in ufficio mi sono nascosto sotto una scrivania e alle pressanti domande della mia segretaria su che cosa fosse successo, ho raccontato tremando del pauroso incontro. "Lo sentivo che non eri ancora pronto per un compito del genere", ha sospirato lei, "dovrò addestrarti, al supermercato hai incontrato una professionista". "Nel pomeriggio al supermercato è sempre cosi?", le ho domandato sorpreso. "Sì, potevi finire molto male, non hanno pietà di solito, te la sei cavata per miracolo, ma non possiamo rischiare". E con flemma ha aperto un armadio e ha estratto la pratica dell'assicurazione :"furto, incendio, maremoto, raggio verde dei marziani, caduta di un meteorite, infortunio da svuotamento di cestini... niente, non siamo assicurati per 'i danni a Roberto delle signore del pomeriggio al supermercato', domani mattina provvedo, in caso la prossima volta vincesse la signora e tu riportassi dei danni".

"Sai cosa mi piace della vostra splendida città Roberto?", mi diceva quella sera il mio fabbricante tutto esaltato :"è tutto tranquillo, non ci sono pericoli, si può camminare per le strade ad ogni ora senza temere di essere aggrediti, non c'è criminalità, la vostra città è un oasi di quieto vivere nel mondo!".

E certo, una volta forse anche da noi c'erano bande tipo Al Capone, ma prima o poi tutti hanno bisogno di comprare qualcosa al supermercato nel pomeriggio e tutti incontrano la signora del supermercato e lasciano perdere le loro speranze di diventare il pericolo pubblico numero uno.

Roberto Mahlab


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