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"Operazione gatto disperato"

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19632
Stampato il: 15/01/2025

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Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: "Operazione gatto disperato"
Inserito il: 11/05/2020 00:08:14
Messaggio:

Una giornata iniziata come le altre, la mia segretaria che gestiva la galassia e controllava i bilanci insieme ai commercialisti e io che cercavo di capire dove si inserisce l'occhio nel nuovo telescopio puntato verso le foglie degli alberi del parco di fronte al terrazzino dell'ufficio.

Verso l'ora di pranzo ho avuto l'incarico prestigioso di accompagnare i commercialisti alla porta di uscita e, mentre entravano nell'ascensore, un improvviso miagolio disperato ruppe il silenzio ovattato dei locali. Mi volsi e un gatto bello grosso, di un colore arancione vivo, con occhi verdissimi e spaventati, mi osservava. Forte della mia esperienza sul campo dei volumi della collezione di Asterix, compresi che si era perduto.

Corsi dentro l'ufficio e feci segno alla mia segretaria che stava accadendo qualcosa di imprevisto e lei spostò un angolo di un occhio dalle mappe del pianeta che si succedevano sugli schermi dei computers e disse :"cerca di scoprire da dove è venuto".

"Yes sir!", risposi come da regolamento dei marines. E iniziai ad interrogare il gatto, con il tatto che noi riserviamo ai civili capitati in zona di operazioni. Il gatto si accucciolò contro uno spigolo della porta e i suoi miagolii di disperazione mi strappavano l'anima, ma noi dobbiamo rimanere freddi se vogliamo portare a termine le missioni.

Ho riferito alla mia segretaria quanto il gatto mi aveva rivelato e lei ha ribattuto con tono secco e deciso :"ok, è un caso di emergenza, attiviamo l'unità di crisi".

In pochi attimi i computers si sono collegati alle agenzie di informazione delle maggiori potenze planetarie, "voglio i satelliti puntati sulla zona", la mia segretaria ordinava al quartier generale della Nato, "metti in allarme il Norad", ordinava alla Casa Bianca, "i telescopi della Nasa, perché non ho ancora le immagini?", insisteva con Cape Canaveral.

Trenta secondi dopo era in conference call con i leader di tutto il pianeta, "allora, qualcuno sa darmi un'idea per come procedere?", ma otteneva solo dei mormorii imbarazzati e occhi che si abbassavano.

"D'accordo, come al solito ci devo pensare io, vediamo, la custode, certo lei saprà se qualche condomino ha un gatto, però siamo oltre il suo orario di lavoro, la dovrò cercare su un cellulare", si concentrò sulle stringhe di dati con tutti i numeri di cellulare di tutte le custodi di condominio della Terra che il direttore della Cia le aveva inviato in mail. "Eccola qui", esclamò e sollevò la cornetta del telefono e disse :"buongiorno, qui è il comando galattico, sono io in persona, quale inquilino ha un gatto nel condominio?". Mise giù il telefono e mi ordinò semplicemente :"il piano di sopra!".

Uscii dall'ufficio e corsi su per le rampe delle scale, arrivai al piano superiore senza ansare, a Fort Bragg ci allenano duramente proprio per le emergenze, suonai il campanello e una signora mi aprì. "lei ha un gatto vero?", dissi con tono che non ammetteva repliche, "ebbene, era disperso e l'abbiamo ritrovato al piano di sotto, prego lo venga a riprendere". La signora, stupefatta, impallidì e sussurrò :"no! ma come è riuscito a scappare!".

I civili hanno spesso atteggiamenti di questo genere, si pongono questioni filosofiche mentre noi dei servizi galattici offriamo già le soluzioni, "la prego signora, venga, la scorto nel luogo dell'intervento, le squadre speciali lo avranno già transennato e avranno dirottato il traffico e messo in allerta la difesa antiaerea". A volte penso che a noi dei servizi di salvataggio galattico piaccia esagerare un poco, serve a darci un tono con i civili.

Quando arrivammo all'ultima posizione conosciuta, il gatto non c'era più. Avevo due scelte, proporre alla signora il paradosso modificato del gatto di Schroedinger, oppure chiedere l'intervento della mia segretaria. Scelsi la seconda opzione, noi dei servizi di salvataggio galattico dobbiamo sempre decidere in fretta e con accortezza.

"Terzo piano, si è riparato sotto il corrimano della scala, è l'ultima rilevazione del telescopio di Arecibo!", mi gridò la mia segretaria e la signora scese precipitosamente e poco dopo tornò su tenendo stretto tra le braccia il gatto che finalmente aveva smesso di miagolare disperato. Apparivano commossi tutti e due, come fanno di solito i civili in zona di operazioni quando la vicenda si conclude positivamente.

Io ebbi un attimo di debolezza e, violando le regole, accarezzai la testa del gatto, mi ritrassi subito perché noi dei servizi di salvataggio galattico siamo stati addestrati a non mostrare sentimenti e sensazioni, non siamo dei civli noi.

La mia segretaria revocò lo stato di emergenza e il pianeta tornò con un corale sospiro di sollievo alle sue tranquille abituali occupazioni, tipo guerre e catastrofi economiche.

Stremato mi accasciai sulla sedia e presi in mano l'ultimo volume della mia collezione di Asterix. "Ma che fai? E' ora di pranzo , vai a prendere le pizze", mi ordinò la mia segretaria mentre era già tornata all'opera controllando le produzioni delle maggiori imprese del pianeta.

"Yes sir!", esclamai e mi precipitai ad eseguire.

"Non avrete mai un momento per rilassarvi", ci avevano avvisato alla fine dell'addestramento a Fort Bragg.

Roberto Mahlab



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