Un'idea brillante
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19642
Stampato il:
15/01/2025
Tema:
Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto:
Un'idea brillante "Iscriviti alla palestra che hanno aperto a venti metri da qui, così non perdi due ore per andare e tornare da quella al centro e non avrai più scuse per arrivare a sera e dire che non fai più a tempo", mi ha suggerito la scorsa settimana la mia segretaria e braccio destro e sinistro e mente pensante. Ho obbedito alla sua logica e oggi ci sono andato e sono stato accolto da un gentilissimo istruttore al quale ho spiegato le ragioni della mia presenza. "Certo c'è il positivo e il negativo", ha ribattuto, soppesandomi con lo sguardo. "Dimmi : quali sono le tue aspirazioni?", mi ha domandato.. Ho disegnato in aria la sagoma di Schwarzenegger. "E' la risposta classica", ha annuito, "lo vogliono tutti". Io però scherzavo, lui no. E mi ha messo sotto in un allenamento poco meno pesante di quello dei marines seguendomi movimento per movimento. "Ricordati le pause di un minuto tra una ripetizione e l'altra", si è raccomandato. Preso dallo sconforto, l'istruttore mi ha ordinato di fare quattro serie di addominali e al primo movimento della prima serie ho evidentemente espresso con un grido lo sforzo in atto, tanto che mi ha chiesto preoccupato se mi faceva male da qualche parte. "No, sono un mesopotamico e noi drammatizziamo tutto per tradizione", ho spiegato. Mi ha raddoppiato la serie. Le ragazze attorno si erano staccate dagli attrezzi e mi incitavano a resistere mentre io mi schiantavo sul pavimento ad ogni movimento e lanciavano sguardi accusatori verso l'istruttore. Fu allora che nacque il movimento noto come romanticismo, la sofferenza dell'intellettuale, in opposizione all'illuminismo. la freddezza dell'istruttore. Almeno credo. L'ultimo esercizio era sulla macchina dello step, dopo pochi gradini all'improvviso un suono acuto e continuo di allarme, l'istruttore si è precipitato a verificare cosa stava accadendo e io gli ho chiesto :"è il segno che sto sbagliando qualcosa?". Dopo trecento calorie perdute in dieci minuti, ci siamo salutati con un "halleluia". E ho faticosamente riguadagnato la strada di casa. Domani mattina all'apertura dell'ufficio racconto tutto alla mia segretaria. Se mi sveglio. Roberto Mahlab
Inserito il:
11/05/2020 00:25:24
Messaggio:
"Il positivo sarebbe non perdere due ore di viaggio e il negativo, non dirmelo, sarebbe che qui mi farete lavorare sul serio e non potrò sedermi sulla panca e chiacchierare con tutti gli altri come facevo nella palestra al centro?", ho mormorato con rassegnazione.
"Non ho portato l'orologio", ho fatto notare, "conto fino a sessanta?".
"Diciamo che è un metodo sostitutivo", ha acconsentito.
E così ho iniziato a contare a bassa voce fino a sessanta ad ogni pausa e poco a poco gli altri soci presenti hanno dovuto adeguarsi, per non perdere il loro ritmo. Sembravano le prove generali di un musical.
"No, è un segno del cielo", ha ribattuto, penso seriamente e non per esasperazione e ha premuto il pulsante per aumentare lo sforzo di quattro posizioni.
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