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Disegnare con la parte destra del cervello

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19790
Stampato il: 15/01/2025

Tema:


Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: Disegnare con la parte destra del cervello
Inserito il: 07/08/2021 15:12:36
Messaggio:


Ecco le parole che mi hanno fatto tirare un sospiro di sollievo, appena lette da "Disegnare con la parte destra del cervello":

"La maggior parte degli adulti nel mondo occidentale non supera mai di molto il livello artistico raggiunto verso i nove o dieci anni. Mentre le capacità di linguaggio e scrittura subiscono uno sviluppo notevole con l'età adulta, la capacità di disegnare subisce un inspiegabile arresto ancora in età infantile". L'autrice, Betty Edwards, spiega come i simboli infantili condizionino il nostro modo di vedere mantenendo una percezione verbale senza che sia disattivato l'emisfero sinistro e senza che rimanga attivato solo quello destro. Ecco "il paesaggio infantile ricordato" che Betty Edwards invita a disegnare, utilizzando semplicemente la memoria di bambino e il metodo di come disegnavo allora, c'è tutto, alberi, casa, cielo, sole, prato, montagne, insomma ogni oggetto compare come un preciso simbolo che mi sono sempre portato dietro e che è nato in età infantile.

Paesaggio infantile ricordato

Per sfuggire agli ostacoli che ci pone l'emisfero sinistro, un esercizio era di copiare una figura tenendola capovolta. La funzione D è stata così liberata da quella S che si è ritirata ed ecco il risultato che ho appena ottenuto (il ritratto di Picasso) :

Continuando con "Disegnare con la parte destra del cervello", il fondamentale testo di Betty Edwards, ecco cosa mi succede a copiare una D stilizzata, prima diritta (immagine 1) e poi tenendola capovolta (immagine 2). Ed ecco cosa mi succede a copiare le firme di personaggi famosi (a parte uno) tenendole sempre capovolte (immagine 3), non per nulla si dice che i falsari copino le firme tenendole capovolte...



Questo è stato più difficile, "il cavallo e il cavaliere", sempre con il disegno da copiare messo capovolto, non ho mai pensato di poter riuscire a disegnare un cavallo! Betty Edwards a questo punto avverte che non si può pretendere che tutto il mondo si metta a testa in giù di modo che io possa copiarlo con l'emisfero destro, tenendo quello sinistro disattivato. Nei capitoli seguenti dovrei imparare a compiere il passaggio mentale osservando l'oggetto nella sua posizione normale, concentrando comunque l'attenzione sulle informazioni che l'emisfero sinistro non può o non vuole elaborare ...

Ed ecco due schizzi di mano con le dita verso l'osservatore, il piano di immagine creato dal foglio di plastica permette di riportare la tridimensionalità su un piano bidimensionale.
Curiosità : Van Gogh si perfezionò costruendosi degli strumenti di piano di immagine, per appiattire alla vista quello che vedeva e per poterlo riportare.
Nel secondo schizzo ho usato il vetro della finestra come piano di immagine sulla strada.

Lo sviluppo di prodotti che abbiano valore aggiunto artistico richiede una concentrazione che la mia segretaria e braccio destro e sinistro e mente pensante ha fotografato senza che me ne accorgessi, stavo preparando un piano di immagine per un esercizio del corso "Disegnare con l'emisfero destro" che sto seguendo. Quando ho spiegato alla mia segretaria che presto sarei stato in grado di accendere l'emisfero destro, lei ha osservato che sarebbe un passo avanti rispetto alla situazione attuale che mi vede con entrambi gli emisferi spenti. Nella seconda immagine il risultato che nei prossimi giorni dovrò essere in grado di riportare anche su foglio da disegno.

Se imparo bene, non ci sarà più bisogno delle macchine fotografiche, un passo avanti per l'umanità.

Roberto Mahlab



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