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Il segreto della luna cinerea

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=19823
Stampato il: 15/01/2025

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Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: Il segreto della luna cinerea
Inserito il: 19/08/2021 13:57:01
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"Non c'è più", mormoravo affranto accasciato sulla scrivania dell'ufficio.

"Cosa?, la tua testa? l'hai persa? non ti ricordi dove l'hai appoggiata l'ultima volta che l'hai usata, tanto tempo fa e per sbaglio?", si premurava di incoraggiarmi la mia segretaria.

"La Luna, dopo la sera della foto della Luna piena, ho vagato per buona parte delle notti, ma non l'ho più ritrovata, è sparita, come se la Luna calante non volesse permettermi di completare gli scatti della collezione delle foto delle fasi di un mese intero", le ho spiegato prossimo alla disperazione.

"Prima perdi la testa e adesso hai perso la Luna?", ha ribattuto con tono scandalizzato, "vuoi dire che il mio adorato Brad Pitt non camminerà a fianco di Julia Roberts mano nella mano verso l'orizzonte in cui si staglia la Luna piena testimone dell'amore dei protagonisti dei film che piacciono a me?".

Non la posso vedere così abbattuta, ho una responsabilità quale datore di lavoro mentre lei mi gestisce l'azienda e così ho deciso di venire a capo del mistero. Quella sera mi sono incamminato con passo deciso verso il Planetario, la costruzione immersa tra i pini del parco, dove di solito vado per le mie fotografie astronomiche tra una conferenza e l'altra. Ho affrontato senza indugio il responsabile della sala e gli ho chiesto a bruciapelo :"ok, dov'è?, dove avete nascosto la Luna?, perché non la trovo più? dovrebbe essere a sud o a est, ma guarda anche tu, non c'è!" e gli ho mostrato il cielo in corrispondenza dei punti cardinali indicati dalla bussola che mi ero portato dietro.

"E' vero", ha ribattuto perplesso, "non c'è, vieni dentro, metto in moto lo strumento e vediamo cosa è successo", ha aggiunto con il classico spirito scientifico.
"Metti in moto il Planetario per me?", ho esclamato.
"No, per la Luna", ha risposto, "sono curioso". E siamo entrati nella enorme sala coperta dalla cupola e ha acceso il macchinario che si è mosso disegnando sulle pareti il moto relativo tra Sole e Luna di quel giorno e il responso era chiaro e sorprendente :. "Vedi? La Luna non è dove la cercavi e poi è tramontata prima del Sole".

"Aspetta, stai cercando di dirmi che la Luna tramonta prima del Sole, ma allora quando sorge?". ho domandato sempre più perplesso.
"Non lo so nemmeno io, ma chiediamo al presidente del Planetario, eccolo che sta arrivando".
"Prima metti in moto il macchinario per me e adesso vuoi che il presidente in persona abbia il tempo di rispondere al mio quesito?", gli ho detto preso dal panico. Ma era troppo tardi e il presidente del Planetario mi ha rivolto un grande sorriso, con la solita cortesia che riserva a ciascuno delle centinaia di frequentatori delle conferenze. "E così non hai più trovato il nostro satellite dalla notte della Luna piena, che sorge verso est quando il Sole tramonta a ovest, poi raggiunge la massima altezza a mezzanotte, suppongo quando l'hai fotografata e poi tramonta verso ovest quando il Sole sorge di nuovo", ha iniziato a spiegarmi.

"Sì, infatti, è accaduto proprio tutto questo, ma poi è sparita, non ha più illuminato le notti seguenti", ho insistito.
"Notti? Ma chi ha mai detto che la Luna compare di notte? Non certo all'ultimo quarto e cioè nelle notti in cui non l'hai più trovata", ha continuato con calma lo scienziato. "In questi giorni di ultimo quarto la Luna inizia a sorgere a mezzanotte, raggiunge la massima altezza in cielo verso le sei del mattino e poi tramonta a mezzogiorno e il suo sorgere ritarda di circa cinquanta minuti ogni giorno, ecco guarda la posizione relativa di Luna e Sole sulla cupola del Planetario", ha concluso mentre Sole e Luna danzavano sui muri opportunamente oscurati.

"Ma allora quando potrò fotografarla in fase calante?", ho sussurrato deglutendo a fatica.
"Vediamo, ecco le tabelle, domani mattina dovrebbe sorgere verso est verso le cinque, esattamente alle cinque e ventitre, poco prima dell'alba" e mi ha guardato con un sguardo ironico che intendeva :"e voglio vederti a svegliarti a quell'ora per scattare la foto".

Ho ringraziato e me ne sono andato a testa china, conscio che avevo fallito, che non avrei mai potuto continuare la collezione degli scatti nella fase della Luna calante, "e questo perché ho creduto al mito che la Luna fosse un astro esclusivamente notturno e invece ci sono giorni in cui tallona il Sole!".

Eppure il giorno dopo mi sono svegliato fresco e riposato poco dopo le cinque del mattino, sono andato in ufficio, ho aperto la tapparella e la finestra del terrazzino e mi sono trovato di fronte la falce di Luna che era appena sorta ad est e ho scattato e il risultato è stato stranissimo, tanto che ho mandato la foto ad un amico scienziato che mi ha risposto :"certo, sei riuscito a riprendere la luce cinerea della Luna che permette di intravedere la parte oscurata della superficie grazie alla luce del Sole riflessa dalla Terra".

"Perché la Luna non è un astro esclusivamente notturno", spiegavo il giorno dopo alla mia segretaria mentre le mostravo la fotografia. E il suo volto si è oscurato :"quindi Brad e Julia non si tenevano teneramente per mano camminando insieme verso la Luna, perché certo non si svegliano all'alba per farlo e perché la Luna non è sempre notturna e sorge cinquanta minuti dopo, sera dopo sera, questo mi stai dicendo?".

"Sì, e pensa se adesso telefono a tutti i giornali e rivelo che film, poesie, canzoni non tengono conto dei moti relativi di Luna, Sole e Terra e chissà quanti sono ambientati in giornate in cui non può avvenire quello che raccontano sull'amore al cospetto della Luna, devo rivelare al mondo la verità e far cessare la manipolazione", ho esclamato con il tono di Cristoforo Colombo che scopre che la Terra è rotonda.

"Provaci", ha ribattuto con tono duro e deciso, "tu solo prova a rovinare i sogni di tante donne che sospirano quando Brad e Julia si tengono per mano e si incamminano verso la Luna che nasce di sera, di sera, hai capito? e tu non puoi rovinare il mistero dell'amore e distruggere secoli di poesia, di musica, di film!".

"Che faccio?", ho chiesto agli amici del Planetario che si erano adoperati per illuminare la mia conoscenza.
"Quello che è più importante.. e soprattutto meno pericoloso per te...", hanno risposto unanimi.
E così il documento che avevo preparato per i media e che avrebbe cambiato la storia del passato e del futuro e devastato l'arte e l'amore, è finito in fondo ad un cassetto.

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"Gli esploratori tornati dopo millenni sulla Terra abbandonata dall'umanità, in cerca di testimonianze storiche, trovarono in fondo ad un cassetto di un ufficio un documento in cui si rivelava che la Luna non era necessariamente un astro notturno e che la scena in cui Brad Pitt e Julia Roberts si tenevano per mano camminando verso la Luna di sera era probabilmente solo una ricostruzione fatta negli studios di Hollywood. Per diecimila anni, fino a che l'umanità non abbandonò il pianeta di origine, il documento non venne mai reso pubblico"

(Tratto dall'enciclopedia galattica - "Miti e leggende del ventunesimo secolo : il segreto della Luna cinerea")

Roberto Mahlab - I racconti dell'ufficio



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