Inserito il: 19/08/2021 18:14:08
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I am a lonesome star cowboy
"Coraggio Audi, tocca a noi stasera controllare che sia tutto a posto nell'universo", ho sussurrato al mio rombante cavallo due sere fa. Gli ho caricato tutto il necessario e ci siamo diretti lentamente verso il grande parco in periferia, un vero planetario a cielo aperto, quello a cui gli amici e la mia segretaria mi dicono sempre :"non andarci di sera da solo". Ma io sono uno star ranger, è il mio mestiere.
Dopo aver parcheggiato Audi sulla staccionata, con pazienza porto tutto quanto pezzo per pezzo nello spiazzo, mentre ancora il cielo è chiaro. Monto il treppiede rivolto verso nord con l'aiuto di una bussola, ci avvito la montatura motorizzata, metto in bolla, cioè allungo una delle gambe perché stia ben orizzontale rispetto al terreno, monto il contrappeso, il tubo del telescopio da 150, l'oculare, la batteria e la tastiera, bilancio e allineo il cercatore con il tubo. I primi ululati dei lupi in lontananza. Mi passo addosso la salvietta antizanzare e aspetto l'oscurità. Anziché il classico piatto di fagioli dei cowboys del West, scarto un Mars al caramello.
Insieme alle tenebre arrivano anche le nuvole e il cielo sembra chiudersi e ingoiare il quarto di Luna che poco prima era l'unico astro visibile.
Ripongo la cartina del Mars nel taschino della camicia a scacchi colorati e osservo le tenebre ingoiare la luce, "forza, resisti", mormoro alla Luna. E lei trova un varco e ricompare. La centro nell'oculare, istruisco la montatura a seguirla, lei risalta in ogni dettaglio. Collego la Canon e una lente magnificante Barlow al posto dell'oculare e cambio i settaggi di tempi e Iso fino a che appare a fuoco e inizio a scattare, devo fare presto, so che non resisterà a lungo, che lo sta facendo per me, ma che presto dovrà cedere alle nere nubi e rimarrò di nuovo solo nella prateria dell'universo.
A am a lonesome star cowboy, far far away from home
Come il collega Lucky Luke.
E lei infine se ne va.
Smonto tutto e lancio un fischio a Audi, affinché si avvicini. Ma i cavalli moderni sono viziati e non si muove e allora mi carico tutto sulle spalle per portarlo io da Audi.
E mentre cadono le prime gocce di pioggia, scarto un altro Mars e masticando sussurro ad Audi con una amichevole pacca :"giddap, amico mio, abbiamo fatto il nostro lavoro anche stasera, riprendiamo a cavalcare solitari nella prateria, perché così fanno i lonesome star cowboys!".
Raggiungo la città in cerca di un saloon in cui affogare i pensieri in una pinta di aranciata amara e osservo i passanti, sorridenti, sicuri, chissà se sono consapevoli che la loro serenità è protetta dal lavoro di noi star rangers.
E voi che leggete, acqua in bocca, discrezione, non dite ai miei amici e alla mia segretaria che vado al grande parco da solo di sera. Come il collega Lucky Luke.
Roberto Mahlab