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Le interviste della cns/i semi dell'intolleranza

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=3030
Stampato il: 15/01/2025

Tema:


Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: Le interviste della cns/i semi dell'intolleranza
Inserito il: 23/01/2003 23:44:39
Messaggio:

Ieri sera in un teatro di Milano si e' svolta una burrascosa presentazione di un libro in cui l'autore ha scritto infelici espressioni che definiscono "la razza ebraica" dei nostri tempi come persecutrice.
La reazione della comunita' ebraica e' stata pronta e la sintesi del dibattito che ne e' seguito la potrete leggere sulla stampa quotidiana.
Invece a noi interessa quello che succede fuori dai palcoscenici e Bob Porter, l'inviato della Concerto News System, e' riuscito questa sera ad ottenere in esclusiva per la nostra testata informativa una intervista a Pam, collaboratrice del nostro concerto e presente ieri in teatro, da cui e' uscita scossa dall'atmosfera che ha accompagnato la presentazione del libro. Leggiamo insieme la testimonianza.

Bob Porter: Buona sera Pam e grazie per averci concesso l'intervista. Ieri sera mi avevi accennato a discorsi piuttosto sorprendenti che hai ascoltato tra il pubblico che seguiva la presentazione del contestato libro. Quali sono le frasi che ti hanno colpito?
Pam: Appena dopo che i diversi oratori hanno concluso i loro interventi, era in corso una discussione molto accesa sulla crisi nel Vicino Oriente, alcune persone sedute vicino a me hanno commentato :"Gli ebrei hanno fatto le vittime e adesso sono i persecutori". Diverse altre in sala sedute vicino ai miei amici, hanno aggiunto :"ebrei di...(epiteti)" e :"vi veniamo a prendere".

Bob: Che cosa hai provato in quel momento?
Pam: Vedi, io appartengo alla comunita' ebraica italiana e sono andata al dibattito perche' ero curiosa, insomma sono andata ad ascoltare di che cosa si trattava, a mio parere un dibattito qualsiasi deve attrarre attenzione e rispetto, e' un momento di scambio. La discussione sul palco era estremamente focosa, dato l'argomento, e dunque non mi ha colpito particolarmente, ma sono rimasta impressionata dall'attitudine e dalle espressioni di commento della maggior parte degli spettatori.

Bob: E adesso, a distanza di un giorno, la tua sensazione?
Pam: Ho una sensazione di... scusa l'espressione, di "schifo", mi sento esterna.
Certo mi dico che i miei amici sono tutt'altra cosa, ma mi viene da pensare che per alcuni miei concittadini io sono un essere umano simile, per altri invece no.
Ieri sera mi sono sentita avvolta da persone che non mi consideravano un essere umano, come loro pari, la' ad ascoltare un evento esattamente come loro, era come sentirsi etichettati pregiudizialmente.

Bob: Quelle frasi che hai riferito sono state espresse tra il pubblico e quindi sono state udite anche dai presenti in sala, ci sono state reazioni?
Pam: Nessuna reazione, erano troppo impegnati ad applaudire un intervento di un oratore che mescolava senza parafrasi una situazione bellica e politica con gravi richiami di intolleranza razziale, sempre rivolti al popolo ebraico.

Bob: Possiamo pero' dire che un conto e' ascoltare toni anche inammissibili da chi e' parte in causa, un conto e' invece ascoltare le parole di pregiudizio da parte di chi parte in causa non e'?
Pam: Direi di si', ho notato che ci sono persone che tendono ad appropriarsi di discorsi che non li riguardano, su cui non sono informati e che vengono usati per far affiorare pregiudizi che confermino ideologicamente quella che secondo loro e' la correttezza dei loro stessi pregiudizi. Eppure ti assicuro che alla vista, davano l'impressione di persone attente alla cura di se' e che desidervano dare una immagine di essere acculturate.

Bob: Una esperienza del genere e' generalizzabile oppure ritieni la situazione limitata a casi sporadici?
Pam: Direi proprio che non e' generalizzabile. Quello che mi preoccupa, devo dire, e' piuttosto l'indifferenza verso avvenimenti come questo, non tanto l'avvenimento in se'. Vedi, a me sembra normale che una persona di qualunque origine vada al cinema o a conferenze e certo io non vado mai a pensare verso chiunque altro sia seduto vicino a me :"oh, ma guarda questo".
Ieri sera in particolare era chiaro anche al pubblico che gli esponenti della comunita' ebraica erano presenti in quanto si ritenevano parte gia' offesa e non era il caso di essere costretti ad ascoltare :"E adesso vengono anche qui a far confusione", quel soggetto della frase neppure espresso.

Bob: Ritieni che questa esperiennza modifichera' in qualche modo la tua apertura verso le persone?
Pam: Io vedo la questione piuttosto in termini di sicurezza, direi che una conoscenza si dividera' in due fasi, prima di raccontare chi sono cerchero' di capire che cosa pensa il mio interlocutore, diciamo che staro' un attimo a verificare se chi conosco sia ben disposto alla mia apertura.

Bob: Ritieni che sia importante contrastare simili episodi?
Pam: Adesso come adesso, io credo che se non si fara' nulla, e' possibile che la cosa dilaghi, capita ormai che si cerchi addirittura di dare una interpretazione diversa se non di giustificare fatti tragici del passato europeo. E' spesso evidente una caratterizzazione pregiudiziale verso un popolo e verso una comunita' che al contrario mantengono una liberta' che consente tutte le possibili opinioni.

Bob: Quale ritieni debba essere l'opera di contrasto?
Pam: Sensibilizzare. Quanto e' accaduto non puo' e non deve accadere, perche' tutti i cittadini del nostro paese, di qualunque origine siano, hanno gli stessi diritti. Ti faccio una domanda io: ti sembra giusto che io abbia dovuto sentire frasi del genere?

Bob: Ti ringrazio Pam per le tue interessantissime considerazioni e mi auguro di rivederti spesso su concerto di sogni.

Intervista a cura di Bob Porter - Concerto News System - @2003

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