Normalità
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da : Concerto di Sogni
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Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: palsai.
Oggetto:
Normalità Leggendo ieri dei messaggi mi sono trovato a riflettere sul concetto di normalità. Anni fa era normale caricare di negri, moderni velieri, per portarli come merce nel nuovo e nel vecchio continente. Replies:
Inserito il:
27/01/2003 13:54:02
Messaggio:
Premetto che non ho capito cosa volesse intendere lo scrittore riguardo alla cosiddetta "normalità", quindi, considerate queste mie parole sorte come spunto e non come contrapposizione.
Era normale sfruttare un uomo e privarlo di libertà, affetti, dignità e vita per arricchirsi…
E' stato normale anche incarcerare gli omosessuali per le loro inclinazioni sessuali.
Ricordo qui, in occasione del giorno della memoria, come altri popoli siano stati perseguitati, sterminati e costretti alla fuga dal paese che avevano costruito attraverso la loro lingua, le opere d'arte, le consuetudini, retaggio di un sentire comune.
Anche sterminare popoli era normale e persino incoraggiato da cattive interpretazioni religiose (non importa quali).
Usava una volta possedere la "stanza del matto": una stanza nella quale recludere il familiare affetto da malattie storpianti il fisico o la mente.
Il "diverso" facilmente diventa "anormale", non qualcuno ma qualcosa da cancellare, uccidendolo, imprigionandolo, isolandolo, con la scusa che corrompe, inquina, delinque…
Sospetto che dietro a questi comportamenti si nasconda la paura di diventare "anormali" ma poco importa perché il pensiero umano ha già risposto attraverso profondi sentimenti religiosi o filosofie centrate sull'Uomo, che l'anormale non è un diverso e il diverso non è anormale.
La via che mi piace ricordare l' ha segnata Gesù duemila anni or sono.
Scusate se non ricordo le parole esatte ma solo il significato.
Curate i malati, visitate i carcerati, date da mangiare agli affamati… ovvero, ogni volta che trovate qualcuno che soffre, che è in difficoltà, soccorretelo perché se lo fate al più piccolo degli uomini, è come se lo aveste fatto a me.
Cristo si identificava con L'Uomo, era infatti anche figlio dell'Uomo.
Fin quando saremo capaci di identificarci con la sofferenza e i sentimenti dell'altro, sapremo scorgere la "normalità" di ogni uomo.
Topic author: Mina
Replied on: 27/01/2003 16:38:46
Messaggio:
Dalle tue parole si evince chiaramente come il concetto di normalità sia del tutto relativo e soggettivo......in ogni momento della storia umana,ci sono stati dei canoni che hanno imposto parametri per distinguere tra normalità e anormalità. In moltissime situazioni il concetto di anormalità è servito solo ad eliminare gruppi di uomini che rappresentavano una minaccia per una ristretta minoranza di menti,che non ha trovato altra soluzione per mantenere il potere. In altri casi invece anormale è colui che manifesta scelte e comportamenti che sfuggono alla comprensione comune,verso i quali i normali mostrano paura,tutto ciò che è inspiegabile spesso diventa anormale....
Penso che tutto sia legato alla paura di perdere il controllo e il potere.....
A proposito dei sentimenti dell'altro.....posso dirti che ormai sono diventata molto diffidente,e difficilmente riesco a credere nella sincerità degli altri....
Baci,Mina
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