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Intervista a Fiamma Nirenstein

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=3830
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto: Intervista a Fiamma Nirenstein
Inserito il: 14/04/2003 23:54:13
Messaggio:


Fiamma Nirenstein e' stata disponibilissima ad accogliere con grande piacere la richiesta della redazione di concerto di sogni di un approfondimento degli argomenti trattati dal suo libro-intervista con Bernard Lewis.

L'abbiamo raggiunta la prima volta mentre tornava a Gerusalemme, dove abita, di ritorno dal bivio di Calandia, posto di blocco Israeliano per controllare l'ingresso dei palestinesi, l'articolo in proposito e' comparso qualche giorno fa sul quotidiano La Stampa di Torino. Fiamma ci anticipa una sua sensazione di perplessita' di fronte ai racconti dei palestinesi che non si possono rendere conto che il posto di blocco e' necessario per controllare che non passino i kamikaze e non certo per angariare la popolazione, un altro tributo di incomprensione tra i due popoli donato dai gruppi terroristici che li tengono entrambi in ostaggio.

Fiamma, mentre corre a scrivere il servizio, inizia a raccontarci che il libro che ha scritto insieme a Bernard Lewis ha il compito di districare una matassa indistricabile, e' un viaggio attraverso i secoli alla ricerca dell'ottimismo di fronte al futuro.
Squilla il telefono, la chiamano dalla rivista Panorama, ci deve lasciare non senza essersi raccomandata prima di leggere il libro, in modo da poterci risentire per una breve intervista sui punti che piu' ci hanno colpiti.
La ragione del lungo riassunto del libro che e' comparso nello scritto precedente a questo: e' stato redatto proprio per permettere ai concertisti interessati di essere coinvolti nell'approfondimento.

E cosi' vi possiamo riportare l'esclusiva e appassionante intervista con Fiamma Nirenstein che si e' svolta due giorni dopo.

Roberto: Buongiorno Fiamma, da concerto di sogni.
Fiamma: Buongiorno concerto, sono qui per voi tra un servizio e l'altro, dunque Roberto, quali sono i punti che piu' ti hanno colpito?

Roberto: Innanzitutto che si tratta di un vero e proprio libro di Storia e gia' il primo capitolo permette di vedere da un punto di vista del tutto fuori dai soliti discorsi l'argomento delll'espansione musulmana e delle seguenti crociate...
Fiamma: Si', viene sfatato un mito infatti, le conquiste e riconquiste degli stessi territori tra cristiani e musulmani vanno viste nel loro insieme, si e' trattato di un sanguinoso minuetto tra due contendenti e dunque anche la questione delle crociate prende il suo posto nella Storia come solo uno degli episodi di conquista e riconquista, la visione del mondo islamico sempre occupato e sfruttato dunque non e' storicamente vera, anche i musulmani avevano conquistato, le vicende vanno viste nel contesto storico di una serie di guerre tra due avversari che avanzavano e si ritiravano.

Roberto: e l'altro mito, quello delle crociate come liberazione?
Fiamma: questo e' il fraintendimento opposto, infatti l'occupazione musulmana degli stessi territori fu piu' tollerante di quella cristiana e non dimentichiamo una osservazione necessaria quando si parla del passato, ricordiamoci che dovunque non esistevano cittadini come oggi siamo abituati, ma esistevano sudditi, cioe' la Storia del passato va' giudicata per quello che e' senza commettere l'errore di studiarla con il metro del presente.

Roberto: il secondo argomento che mi ha molto colpito e' stata la rivelazione che Bernard Lewis fu in grado di predire la rivouzione islamica e le azioni di Khomeini in Iran ben prima che avvenissero....
Fiamma: Si', per la ragione prima di tutto che credette semplicemente a quello che Khomeini stesso aveva scritto in un documento e poi perche' conosceva l'arabo per poterlo comprendere...
Roberto: A proposito del sapere la lingua, le riporto una frase che mio padre, fuggito nel corso delle prime persecuzioni antiebraiche da Bagdad, mi ha detto preoccupato in questi giorni di guerra :"ma gli americani sanno la lingua degli iracheni?", credo che intendesse, oltre al fatto che come avete ben sottolineato nel vostro libro sia necessario credere sempre a quello che le persone dicono di voler fare, che sia necessario in fase successiva comprendere la lingua degli iracheni per capire quello che desiderano, in modo da aiutarli senza imporre nulla...
Fiamma: la risposta e' senz'altro si', non solo Bernard Lewis e' l'esempio degli orientalisti americani che conoscono la lingua e comprendono dunque nel bene e nel male quanto il mondo musulmano scrive, dice e comunica, ma negli Stati Uniti ci sono fior di studiosi che si applicano alla materia con successo, dunque l'America e' senz'altro in grado di ascoltare e di capire, cosi' da proporre e non imporre.

Roberto: Nel libro descrivete il corso e il significato della democrazia, in occidente e nel mondo arabo, tornando al tema di ascoltare e dunque di credere a quanto in proposito il mondo musulmano scrive, ci sono testi in cui parlano di democrazia e del desiderio di arrivarci?
Fiamma: ci sono eccome, molti dissidenti nel mondo arabo scrivono dei passi necessari a giungere alla democrazia considerata quindi come traguardo, questo dimostra la loro volonta', i dissidenti arabi possono essere considerati come i dissidenti russi che scrivevano del desiderio di democrazia in Unione Sovietica.
Roberto: magari un prossimo libro che raccolga le loro voci?
Fiamma: forse, perche' no?

Roberto: riguardo alla crisi Israelo Palestinese, mi e' parso di cogliere un po' di scetticismo, di preoccupazione....
Fiamma: Bernard Lewis dice chiaramente che la scelta dei palestinesi fino ad ora non e' stata chiara, uno stato al posto di Israele o al fianco di Israele? Fino a che non avranno risolto questo dilemma, la situazione non potra' modificarsi.
Roberto: mi sento di aggiungere che i libri di testo oggetto di studio fin dalle scuole elementari nei territori palestinesi insegnano ai bambini l'odio verso gli ebrei....
Fiamma: l'antisemitismo, come indicato nel libro, e' diventato un vero problema e purtroppo non viene insegnato solamente nelle scuole palestinesi, ma anche in altri paesi del mondo arabo e non solo a scuola, le trasmissioni televisive egiziane con telenovele che riportano il famigerato testo dei "protocolli dei savi di Sion", sono un ulteriore segnale di allarme...

Roberto: dunque un pessimismo di fondo?
Fiamma: no, attenzione, assolutamente no, stiamo approfondendo in questo momento un singolo punto che tu hai riportato, ma lo scopo del libro non e' la denuncia, desidero farti presente che e' proprio il contrario, il libro parla di Storia per condurci verso il pensiero della speranza. I vari capitoli ci conducono tra i rispettivi errori compiuti dai due mondi, ci spiegano come l'ostilita' si e' trasformata in odio, ma ci mostrano chiaramente quella soluzione che e' insita nel Islam stesso, quell'Islam classico che nei secoli di occupazione del Mediterraneo seppe, pur nelle condizioni ammesse da quei tempi, mantenere la tolleranza, questa e' la speranza, che il moto interno dell'Islam sappia ritornare a quei valori che gli sono propri e sono stati in certo modo dirottati dagli eventi della Storia, notevole e' la parte del libro che narra come il mondo arabo fu attratto durante il millenovecento dalla ricerca delle ideologie antioccidentali proprio considerandole nemiche del proprio nemico.

Roberto: Oggi gli Stati Uniti stanno intervenendo in Iraq, e dopo la guerra?
Fiamma: E' un interessantissimo punto sviluppato con Bernard, e' la stessa Storia americana che gli consente di suggerire che l'America sara' in Iraq per non piu' del tempo necessario, Bernard, una persona che conosco e che e' davvero eccezionale, suggerisce poi che forse quando gli Stati Uniti avranno terminato il compito di riportare la liberta' agli iracheni, altre influenze piano piano potrebbero prendere il loro posto con il tempo, forse l'India, forse un altro paese asiatico....

Roberto: la speranza.... certo sara' lunga, come descrivete, la strada verso la democrazia nel mondo islamico, ma, per tornare al caso Iraq, senza l'intervento americano ben difficilmente il popolo iracheno martoriato avrebbe potuto liberarsi, quello che voglio dire e' che se e' vero che ci sono forze che avanzano a chiedere liberta', dall'altro lato ci sono dittatori che hanno le armi e che le usano....
Fiamma: la speranza e' una costruzione che richiede il suo tempo.

Roberto: posso farle una domanda un po' storicamente provocatoria? In Europa stiamo assistendo alla rinascita dell'antisemitismo, cosi' ben delineato nel vostro libro, la domanda e' : non e' che vedremo il mondo musulmano giungere nel tempo alla liberta' e alla democrazia, mentre sara' il nostro mondo a regredire? Cioe' quando loro avranno la liberta', l'avremo perduta noi?
Fiamma: di questo argomento io parlo diffusamente nel mio penultimo libro, giunto gia' all'ottava edizione :"L'abbandono, come l'occidente ha tradito gli ebrei". E' un libro che ho molto caro. Se mi vuoi chiedere dove ci rivedremo, be', non escluderei che ti tocchera' venire ad abitare anche tu in Israele...
(Fiamma conclude la battuta con una simpaticissima risata, vorrei descrivere per i nostri lettori la sua voce, cosi' allegra e aperta anche quando e' concentrata a spiegare i concetti piu' complessi).

Roberto: Immagino che mentre sei qui con noi ti stiano chiamando un po' dappertutto, vorrei ringraziarti a nome di tutti noi di concerto di sogni
Fiamma: Grazie a voi e a qualunque approfondimento o argomento foste interessati, sara' sempre un piacere per me ascoltarvi e parlarvi.

Dalla redazione della Concerto News System, avete letto : "un libro, un'intervista"

Replies:


Topic author: consuelo
Replied on: 24/04/2003 08:52:19
Messaggio:

Penso proprio che lo leggerò, talvolta sento veramente una grande curiosita' per cose che non conosco.


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