Nuovo stile letterario: Il Depressionismo
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da : Concerto di Sogni
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Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Beppe Andrianò
Oggetto:
Nuovo stile letterario: Il Depressionismo Da qualche tempo osservo come stanno scrivendo molti autori noti e meno noti su tanti diversi media, carta, giornale e web. Ho notato una certa tendenza pessimistica, introversa, chiusa. Scherzando con un amico ho detto che stava iniziando un nuovo stile letterario (e forse pittorico comunicativo) il "Depressionismo". Poi pensandoci piu' seriamente forse qualcosa c'e', forse quello che era il pessimismo cronico di alcuni autori del passato ha trovato un nuovo livello di evoluzione. Un pessimismo ribollente e corrosivo, un continuare a ripercorrere quasi ossessivamente concetti e temi senza mostrare quasi alcuna differenza nei testi. Quasi. Il Depressionismo e' la scelta di indagare tra le virgole e tra le parole apparentemente simili per riconoscere quelle che rendono unico e diverso quello specifico testo depressionistico. Domani dovro' partire per Berlino, non ne ho nessuna voglia, ma al mio ritorno vorro' provare ad analizzare con voi questa mia intuizione che puo' sembrare una battuta, ma in realta' forse e' piu' specchio dei nostri tempi di quanto pensiamo. Un saluto Replies:
Inserito il:
27/04/2003 22:10:03
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Beppe
Beppe Andrianò
Topic author: Sofia
Replied on: 01/05/2003 14:30:02
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Sono pienamente d'accordo con te... e sarebbe interessante approfondire il discorso,ma sono sicura che gli autori del depressionismo o depressi non si proclameranno mai per tali.Allora aspettiamo il tuo ritorno per parlarne.
Sofia
Topic author: elisabetta
Replied on: 01/05/2003 21:43:26
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mi piacerebbero alcuni chiarimenti letterari su questa nuova corrente letteraria... vorrei che poteste fare alcuni esempi per chiarire meglio i concetto di questo nuovo 'movimento'....grazie
elisabetta
Topic author: Beppe Andrianò
Replied on: 01/05/2003 23:59:24
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Ribadisco quanto ho scritto.
Ho parlato di uno stile letterario che ha il difetto di avere un nome che sembra uno sfottò o una battuta.. non saprei come chiamare altrimenti questa modalità di scrittura.
Non sono ovviamente d'accordo con quanto scritto da Sofia che ha mescolato una forma d'espressione creativa con un problema molto serio.
Forse l'avrei dovuto chiamare in modo diverso ed avrei evitato questa che sono sicuro voleva solo essere una battuta o comunque un involontario malinteso.
Elisabetta mi chiede chiarimenti letterari.. vediamo se riesco a fornirne:
Un tempo esisteva una corrente preromantica letteraria definita "ossianesimo europeo" e non era certamente qualcosa di allegro.. non ho idea cosa ne pensassero i contemporanei nel leggere di tombe e morte.. forse si toccavano e facevano le corna..
In contemporanea dalla germania emergeva il famoso "Sturm und drang" e anche questi forse venivano percepiti dai contemporanei come qualcosa di simile agli attuali graffitari no-global..
Intendo dire.. ogni genere o stile letto nella contemporaneità dell'accadere probabilmente poteva essere percepito non come arte o forme di comunicazione colta.. ma qualcosa di semplicemente diverso, forse deteriore.
Nella pittura avvenne qualcosa di simile quando si avverti' netto l'impatto della fotografia.. e i pittori capirono che dovevano esprimere qualcosa di ulteriore, colorare con i loro personali colori e le loro personali forme quanto in natura veniva cosi' efficacemente immortalato dalle prime fotografie..
In proposito pochi sanno che le prime fotografie di cui si ha notizia risalgono al 1827 e il loro "papà" fu un francese di nome Joseph-Nicéphore Niepce.
Ma fu un pittore a renderle arte e in questo a contribuire in modo determinante all'evoluzione dello stile della banale "natura morta"..
Intorno al 1831 il pittore francese Louis-Jacques Daguerre, iniziò a realizzare delle fotografie utilizzando le proprietà di una sostanza chimica, lo ioduro d'argento. Queste fotografie, che vennero chiamate dagherrotipi dal nome del loro inventore, non erano permanenti: le lastre piano piano si annerivano e così l'immagine si cancellava.
Poi il processo fu perfezionato e quindi..
Ed ora veniamo a noi.. gli autori delle parole (non dei colori come i pittori) hanno avuto anche loro degli stimoli che possono aver influenzato chi aveva già la passione dello scrivere, del comunicare..
Questi stimoli possono essere di tanti tipi..
E per il resto aspettate la prossima volta che mi risiedo per approfondire questo (evidentemente) appassionante tema del Depressionismo.
Ciao a tutti,
beppe
Beppe Andrianò
Topic author: elisabetta
Replied on: 02/05/2003 09:32:51
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il nome che hai dato a questo 'nuovo e verosimile' movimento letterario mi sembra adatto dal punto di vista lessicale... se paragonato nella storia lettearia a grandi movimenti come il decadentismo o a movimenti pittorici come l'impressionismo ed altri... credo cmq che piacesse leggere all'epoca le poesie di Ossian o quelle di Gray che parlavano di tombe e di cimiteri... a me piacciono molto... l'idea del 'depressionismo' è solleticante dal mio punto di vista... aspetto la prossima puntata...
elisabetta
Topic author: Admin
Replied on: 15/08/2003 00:38:29
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Nessuno aggiunge piu' nulla alle note a margine di questo famoso ed innovativo filone letterario?
saluti
Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 17/08/2003 12:51:55
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I vari movimenti erano un po' tetri , ma in sostanza erano "moda".
Forse è andata male, tra i grandissimi, solo al povero Robert Schumann,il grande depresso, che non avendo psicofarmaci validi, morì in casa di cura psichiatrica. Aveva problemi di gelosia per l'abilità musicale della moglie che portava in concerto le nuove produzioni del marito. In questo modo aveva un riscontro finanziario con l'esecuzione dei brani di Schumann parte di altri musicisti.
Jane Austen ci racconta piu o meno così:
"...ma come, signorina, come ha potuto provare gioia nel visitare i luoghi teatro di una simile disgrazia?"
"...I luoghi sono luoghi....perchè associarli ad una disgrazia, non ne sono stati loro la causa ..."
Ecco la Austen che prende in giro i finti depressi, con atteggiamenti poetici.
La attuale esistente corrente depressionista, così nominata da Beppe, che cosa propone, che cosa si prefigge? qual'è il suo scopo?
tra il nuovo depressionismo e "il male oscuro" di G.Berto qual'è la differenza?
Edited by - elenafior on Aug 17 2003 17:09:16
Topic author: Admin
Replied on: 17/08/2003 17:41:04
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Elena,
Vi è un abisso.
Ho gia' scritto che la scelta del termine "Depressionismo" è solo linguisticamente collegata al termine "depressione" ma che nessun riferimento diretto vi è tra chi ama scrivere poesie o racconti ed una malattia, che è cosa molto seria.
Se continuerà questo equivoco credo eliminerò per sempre da Concertodisogni questo thread.
A me piaceva cercare di rendere riconoscibile uno stile di scrittura con caratteristiche specifiche (la ricorrente e quasi ipnotica ricerca di temi, il profilo del soggetto quasi sempre volto verso altri e non verso se, l'uso delle pause e dei punti di sospensione).
Abbiamo avuto la fortuna di poter vedere tante poesie e tanti racconti, solo superficialmente simili ma incredibilmente vari seppur all'interno dello stesso tema ipnoticamente ripetitivo.
Mi piacerebbe tornare a quello senz'altre variazioni "cliniche" sul tema.
grazie.
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