Autore Tema: E.
Oggetto: Mathausen, agosto 1995. (Flash-back)
Inserito il: 29/07/2003 11:56:03
Messaggio:

Il cielo sembrava essere stato colorato appositamente per creare l'atmosfera più giusta che potesse trasmetterci quel luogo vuoto e solenzioso dove in passato camminavano allineati uomini magri con divise a strisce bianche e grigie e una cifra impressa sul braccio.
Un bravo regista avrebbe potuto aspettare anni per trovare un grigio così perfetto.
Un passo dopo il cancello ci sembrò naturale tacere mentre attraversavamo quelle strade spoglie.
Come atto di rispetto nei confronti delle anime di coloro che hanno cercato di sopravvivere in quel recinto di filo spinato. Le loro presenze si potevano ancora annusare nell'aria.
Come atto di disprezzo e vergogna nei confronti degli esseri umani che hanno costruito e gestito quell'inferno di cemento.
Era come se gli altri fossero spariti intorno a me. Ad un tratto mi sono sentita sola, inghiottita dal silenzio e dalla rabbia , smarrita in un incubo reale troppo preciso per non generare un sentimento di inquietudine misto a pietà e voglia di gridare fortissimo e rompere quel nodo alla gola che da solo, senza averlo pensato, era lì dal primo momento...
E.