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Un dubbio

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=5520
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: Sofia
Oggetto: Un dubbio
Inserito il: 30/09/2003 16:19:44
Messaggio:

Ciao a tutti avrei un quesito da chiedere e spero che qualcuno possa aiutarmi a trovare una risposta....Esiste una teoria di un autore inglese (Blake) da me molto amato,che dice che tra la tensione degli opposti vi è la perfezione.Questa teoria a prima vista mi è sembrata una santa verità una cosa giusta, ma poi mi sono chiesta quanto essa possa essere applicabile nella realtà per esempio prendiamo Il Narciso e l'Antinarciso, tra essi è possibile una relazione intendo una relazione affettiva? Secondo voi l'Antinarciso quanto potrebbe sopportare la vanità del Narciso? o Il Narciso riuscirebbe ad amare una persona al di fuori di sè stesso?
So già che la prima risposta sarà che se ammetiamo che esista un rapporto amoroso questo allora dovrebbe bastare per sopportare i difetti dell'altro, ma pensate due persone che sono agli antipodi possono veramente trovare la congiunzione perfetta? Non lo so davvero.

Sofia

Replies:


Topic author: detective Hayes
Replied on: 01/10/2003 14:35:17
Messaggio:

Bella domanda!!! Ad essere sincera non saprei cosa dirti.. visto che, oltrettutto, mi sono sempre innamorata di persone molto simili a me e la mia odierna stora d'amore non può esserne che conferma!!! Che due persone agli antipodi possano trovare una congiunzione non credo sia impossibile. Forse solo molto raro. Almeno, x quanto ho potuto osservare intorno a me!

Un sorriso, Titty


Topic author: emofione
Replied on: 01/10/2003 16:37:55
Messaggio:

Ciao Sofia,

il problema, a mio avviso , non sta nel fatto che due persone molto diverse raramente riescono a sopportarsi fino in fondo 8cosa che, comunque, è oltremodo vera alla lunga), ma piuttosto nel fatto che il Narciso per eccellenza, come ben sai, non riesce ad amare fino in fondo (o almeno a dimostrare l'amore che prova fino in fondo) altri che non sia lui stesso. Non ascolta, se non raramente, oppure lo fa solo per poter poi dare una spiegazione o un consiglio all'interlocutore, come se avesse la scienza infusa, come se conoscesse le verità assolute.
Insomma il Narciso è il problema di per sè, almeno fino a che non batte qualche "musata", riscende sulla terra ferma e, per un pò(perchè un Narciso tenta sempre, anche quando si ravvede, di tornare ai vecchi comodi tempi) e si rende conto di essere uno fra tanti, magari bello, simpatico, intelligente, scaltro, etc( o magari no), ma comunque sempre uno che si confonde in una miriade di altri soggetti potenzialmente anche migliori di lui.
Fino ad allora, dunque, niente ascolto biunivoco, niente complicità e convergenza di vedute, nessuna crescita reciproca. Solo lui, sempre lui (o lei, si intende).
Ma non lo fa di proposito, no davvero, e soffre della cosa quando veramente se ne rende conto. E spesso è tardi, nei rapporti a due.

Spero ti possa servire questo mio parere, che non vul certo essere un insegnamento (NON PIù ALMENO....;)))

EMILIANO


Edited by - emofione on Oct 01 2003 16:41:51


Topic author: fri
Replied on: 01/10/2003 18:20:47
Messaggio:

Ciao Sofia,
premetto che non conoscevo la definizione dell autore inglese,e penso proprio di condividerla.
credo che tensione tra opposti,sostanzialmente voglia significare confronto,momento vivo,rapporto tra estremita',e allora perche'non prendere serenamente la sua accezione positiva;a parte che io adoro i confronti,la tensione tra soggetti con impostazioni mentali o di vita agli antipodi,perche' qui vedo costruttiva polemica,dialettica tra anime e menti,vedo freschezza,e non vedo stagnazione,e non e' poco in un rapporto affettivo che vuole respirare.
il fatto e' che se gli opposti sono un narciso e un antinarciso,non ci sono crescite all'orizzonte,ne' personali, ne'binarie,proprio perche' si parla di un egotista disinteressato a qualsiasi forma di confronto,se non con se stesso,o la sua vanagloria e belta';evidentemente non andranno bene nel concetto tutti gli opposti,esisteranno miliardi di opposti che invece della perfezione nella loro tensione danno solo sterilita',ma dato che si parla di fatti umani,dunque molteplici e non classificabili o etichettabili,credo che se il momento del confronto,e' successivo,a un momento di umile e personalissima discussione,divenga in maniera del tutto naturale,momento vivo,spontaneo, accrescitivo,proprio perche' di reale confronto tra non simili;l' accompagnamento diventa cosa semplice e di reciproca maieutica,e si puo'quindi arrivare o sfiorare,un idea di di perfezione;la mia quanto meno.
ti saluto,sperando di non essere stato troppo prolisso e imcomprensibile,comunque io scrivente, mi sono capito.
ciao



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