^^^Movimento^^^
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=5613
Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Shirin
Oggetto:
^^^Movimento^^^ Non che abbia esattamente un racconto in testa... A volte il cervello gioca brutti scherzi e ti sforzi di scrivere... Non ne esce nulla... Poi a certe ore è peggio che mai, proprio non esce nulla, è tardi, deve dormire... Shirin *************************************************************
Inserito il:
11/10/2003 01:36:33
Messaggio:
Così scollegò la chat, concertodisogni, le e-mail e non ebbe più nulla da dirsi.
Nel lento coricarsi nel suo letto presero vita domande, sequenze di vita vissuta... No so se a voi capita mai, ma lei poco prima di addormentarsi non riusciva a seguire tutte le immagini che le scorrevano in testa... Cercava il filo di una per concluderla ma si aggrovigliava con altre frasi, altre immagini e si assopiva in un ritmico mormorio di pensieri che divenivano sogni e sogni che divenivano favole.
E la mattina le avrebbe volute raccontare, eccome, ma non le ricordava bene, le sfuggivano, quasi le facevano male, allora le si spezzava qualcosa dentro e non ci pensava più. Dava un senso che il sogno non ha, si costruiva una storia che nel sogno non cercava logica, solo movimento.
movimento...
movimento...
si muoveva nello schermo di un televisore la sua fantasia. Condizionata, frustrata dalla simulazione del paradiso in una scatola di latta.
Era sbagliata.
Non che stesse male con se stessa, ma mancava sempre qualcosa alla sua espressione sul mondo.
Mancava un'identità esterna ben precisa e a volte la faceva soffrire.
Forse non era ben al passo con i tempi, forse simulare gli altri non era abbastanza... no, non lo era.
Ma poi sapete uno ci pensa un po', sul fatto di essere sbagliati intendo, e prima o poi uno finisce col chiedersi se è tutto il resto del mondo ad avere un problema con lui.
Se lo chiese anche lei, la vittima del consumismo strutturato, se lo chiese.
E forse chiederselo faceva parte del complotto, del muro di visi che camminava dritto come un fulmine verso la meta più ambita: il sogno del corpo perfetto.
A volte ci pensa ancora, ci pensa ancora e sorride.
Risponde con qualche parolaccia che qui è meglio non dire, pensatele e basta, è più bello pensarle certe cose più che dirle.
Le avete pensate?
Ecco...
allora forse siete stati manipolati da tutto questo movimento frenetico di immagini, forse la libertà non esiste mentre le dita scorrono e voi non ci trovate un senso ben preciso...
A lei stava bene così.
Per quella notte, le stava bene così...
e sorrideva.
Note d'autore:
questo racconto vuole trasportare il lettore in un susseguirsi di immagini veloci e che non cerchino una logica esatta.
Sono semplici sequenze legate da significati diversi che si incrociano.
Forse non è un buon risultato ma... qualche domanda ve la siete posta?
Un bacio
Shi
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