Il Ponte del Diavolo
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da : Concerto di Sogni
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Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Grazia
Oggetto:
Il Ponte del Diavolo LA LEGGENDA DELLA BALMA DELLE FATE DI VONZO Si racconta che le fate (masche), dopo una notte di balli, vollero fare un dispetto al diavolo. Si caricarono in testa un'enorme rupe e, volando, si diressero verso il Ponte del Diavolo, di Lanzo, per distruggerlo. Il diavolo se ne accorse e con un sortilegio rese la rupe sempre più pesante e insostenibile, così le fate furono costrette a lasciarla cadere, dove si trova ancora oggi: si chiama la Balma delle fate ed è situata a monte dell'abitato di Vonzo, vicino al sentiero che sale al Santuario di Ciavanis, nelle Valli di Lanzo. Ho trovato questa terminologia...sempre dell'epoca DELLE...MASCHE: Ammascare : E' il verbo che indica la magia compiuta dalla masca. Ciabra Rituale: usato contro i giovani sposi avari, al fine di farli spendere di più . Curs Iattatore: personaggio che girava le sere munito di lanternino e portante cattive notizie. Desmentioura Masca: esperta in rituali di magia bianca, contro il malocchio . Diavolo: Dal caprone al ben cavaliere, compiace le masche che adorano la sua compagnia. Drolerie : Dispetti preparati da spiriti folletti, tra cui le masche. Oggi li chiamano Poltergeist. Fisica : Energia psicocinetica capace di plagiare persone con poca forza di volontà, riferito alle masche indica uno stadio di trance, capace di distaccarsi dalla realtà e di passare ad altri mondi. Giochi : Si intendono i complotti. Lamia: Era una strega del novarese, accusata di ammascare i bambini e di compiere malefici sugli animali e sui raccolti. Libro del comando : Il ricettario della magia nera, dove sono custodite le formule per trasformarsi in gatti ed in altri animali. Masca: Si tratta di persone, uomini o donne, che, in cambio della propria anima, hanno ottenuto poteri particolari usati per fare del bene o del male. Notte di Calendora : La notte del Sabba, come il 1° Maggio, il 1° Agosto ed il 31 Ottobre. Le masche sono di cattivo umore. Pian Ballaur : Luoghi di incotro delle masche, radure, pianure o bricchi, meglio se con un noce nel mezzo. Quadrivio : Luogo magico e negativo. Sabba : Raduno cerimoniale ed ogiastico, dove il diavolo e le masche si incontrano e danzano. Scopa: Mezzo di locomozione tradizionale delle masche. Settivio : Altro luogo magico e negativo. Sfolgorine : "Pietre del tuono", sono sassi raccolti nei campi che si dice portino fortuna. Smentia : Rituale che liberava dalle fatture, effettuato tramite un'olla in terracotta che prende il nome di topin. Venerdì: Giornata tradizionalmente sfortunata. Grazy Replies:
Inserito il:
30/10/2003 18:43:33
Messaggio:
In Piemonte, a Lanzo, c'è il famigerato Ponte del Diavolo o Punt dl' Roc, costruito nel 1378 col classico profilo a schiena d'asino (si diceva "bastiere" dal basto, un tipo di sella molto arcuata) e successivamente dotato di torre-porta con accesso levatoio.
(Vedi foto)
Diverse sono le ipotesi, riguardo il nome: La leggenda dice che l'ardito ponte fu costruito in una sola notte dal diavolo in cambio dell'anima del 1° viandante, ma fu beffato con un cane e infuriato lasciò la sua impronta a fianco del ponte (marmitte dei giganti); artisticamente si dice che il capomastro fosse soprannominato "'l Diau" (=il diavolo) per la sua bravura; infine , un' altra ipotesi è che fu un'esclamazione di sconforto per essere costato 1400 fiorini, pagati tramite balzello sul vino durato ben 10 anni!
Bissera : E' un rito di guarigione, fatto con preghiere e gesti .
Trivio: Ancora un'altro luogo magico e negativo.
Topic author: Elena Fiorentini
Replied on: 31/10/2003 21:39:37
Messaggio:
A 25 KM da Pécs,città situata nell'Ungheria meridionale, dove inizia una catena montuosa ricca di selvaggina , dove accorrono cacciatori di ogni parte d'Europa, c' è una deliziosa località termale.
Davanti al cancello delle terme c'è la stauta di un diavoletto.
Mi sembra di avere capito,tra l'ungherese, il francese e l'inglese mescolati della nostra interprete che era stato il diavolo a causare una zona ricca di acque con grande proprietà benefica.
Si tratta dei bagni termali di
Secondo la leggenda il diavolo arava il monte Szarsomlyo e dal solco del suo aratro emergeva l'acqua solforica.
L'acqua è l'unica al mondo contenente lo iodio sulfitico in forma di gas e questo da 200 anni rende il posto, famoso anche all'estero. Nel bagno termale e la spiaggia (via Kossuth L. u. 7.) si adoperano sia metodi terapeutici con acqua che fangoterapie in vasche e piscine; le idroterapie e le elettroterapie si svolgono sotto un rigoroso controllo medico.
L'acqua di Harkany è consigliata per tutti i tipi di reumatismi, per dermatosi croniche, per le cure postoperatorie di traumi,per artrite, artrosi, per disturbi nevralgici, ginecologici e da bere nel caso di problemi allo stomaco.
Ai bagni del parco grande 13 ettari ci sono offerti piscine di vario genere,per stare a mollo o per il nuoto piscine per il nuoto, usufruibili anche dai bambini.
Tutte queste caratteristiche rendono il complesso balneare il posto per le vacanze preferito dalle famiglie.
Durante la mia visita sono entrate in tutte le piscine, la più confortevole aveva un acqua caldissima e ristoratrice.
E. F.
Edited by - elenafior on Oct 31 2003 21:41:55
Edited by - elenafior on Nov 06 2003 19:16:28
Topic author: leda cossu
Replied on: 01/11/2003 15:02:49
Messaggio:
All'isola di Torcello, primo nucleo abitativo di Venezia, dall'approdo ACTV alla basilica, costeggiando un lungo canale, sulla destra si delinea l'agile profilo di un ponte senza spallette, l'unico del genere che sopravvive in laguna: il Ponte del diavolo.
In origine permetteva l'accesso alla casa di una famiglia così soprannominata.
La leggenda di questo ponte è legata alla vicenda di due amanti che per raggiungersi costruirono in una sola notte il ponte. Altri ponti in Italia portano questo nome.
L'antico ponte è ora pericolante. Sono state ricostruite solo le rive della fondamenta, ma in cemento, struttura rigida che non permette la vita delle rive. Questo per permettere il flusso di grosse barche di turisti che arrivano direttamente e velocemente all'antica basilica, al trono di Attila, al Museo, anziché percorrere in silenzio a piedi i 2-300 metri dal pontile, in mezzo al silenzio della vegetazione e degli antichi orti e siepi.
Le rive della laguna erano fino all'anno scorso restaurate con l'antico sistema delle paline di legno infisse nel fondale. Acqua della laguna e piante vivono così in simbiosi. La vita delle creature acquatiche trova rifugio, ristoro e nutrimento. Le piante, i classici Tamerici (arbusti ed alberi), le altre specie vegetali e le piccole creature di terra hanno garantita acqua, sali e nutrimento.
Al fiume Brenta è stato risparmiato questo scempio. Lunghi tratti di fiume sono restaurati con l'antico sistema delle paline in legno che sono anche molte belle a vedersi. Sono state create anche piccole anse per il rifugio delle specie animali. Questo consente, nel caso di passaggio concentrato di inquinanti, piccole oasi di sopravvivenza.
Edited by - ledacossu on Nov 01 2003 15:26:54
Topic author: massimo
Replied on: 07/11/2003 17:39:46
Messaggio:
Il Ponte del Diavolo
Conosciuto in passato da pochi: gente del luogo, geologi, studiosi di storia frignanese, il boom del turismo lo ha reso noto a molti e il ponte è diventato ora meta per pic nic, gite, alla scoperta di uno dei più suggestivi aspetti della nostra montagna.
A un chilometro circa da Lama, in direzione Modena, e precisamente alla maestà di Casa Ritorno, così chiamata per un gruppo di case abbandonate nei pressi e un tempo luogo di sosta dei pastori nel corso della transumanza, lasciamo la Giardini e prendiamo a sinistra la strada che ci condurrà alla nostra meta, con l'ultimo tratto da percorrere necessariamente a piedi.
La carrozzabile termina in località Pracanina, ma in una mezz'oretta si arriva al ponte, posto proprio sui confini dei comuni di Lama Mocogno, Pavullo e Polinago, a 900 metri di altezza.
Eccoci allora davanti al ponte: un grosso monolito arcuato della lunghezza di una quindicina di metri, largo in media un metro e mezzo, con protuberanze che in un punto si innalzano come ali sul fianco del ponte, con un largo foro e una struttura a forma di sedia.
Guai a infilare la testa in questo foro! Improvvisamente si vede il diavolo o addirittura viene tagliata la testa. Leggenda popolare naturalmente: e leggenda è che il ponte non sia nato qui, ma ve l'abbia portato il diavolo. Effettivamente, come ci attestano i geologi, il ponte è stato qui trasportato in seguito a qualche cataclisma, a qualche movimento tellurico, ma è tanto più poetico credere che qui l'abbia portato il diavolo. Sono così nate intorno al ponte diverse leggende ed io voglio raccontare questa, narratami tanto, tanto tempo fa e che ho rielaborato sia in prosa, sia in versi dialettali.
Il Ponte del Diavolo in una leggenda
Molti e molti anni fa un agricoltore di questi luoghi, aveva la casa e il podere divisi da un torrente che, quando ingrossava, e ciò accadeva spesso, impediva all' agricoltore il passaggio per recarsi a lavorare i suoi campi. Sovente poi gli capitava di dover fare un lungo giro per tornarsene a casa quando, al lavoro nel podere, lo sorprendeva un improvviso temporale che ingrossava il torrente. E Polo, così chiamavasi l'agricoltore, bestemmiava, bestemmiava, bestemmiava. E tante e così atroci furono le sue bestemmie una sera che gli apparve il diavolo. So -gli disse Satana- che ti farebbe comodo avere un ponte sul quale passare agevolmente il torrente in ogni stagione e con ogni tempo. Ebbene: io sono disposto a dartelo ma a un patto ben preciso: quando muori voglio in cambio la tua anima.
Il tenace bestemmiatore di fronte a tale offerta non stette molto tempo a pensarci e il contratto fu stipulato: l'anima del tenace bestemmiatore apparteneva ormai al diavolo. Il demonio, fedele al suo impegno, in una notte buia, buia, si caricò un pesante ponte sulle spalle per gettarlo, come convenuto, sul torrente. Giunto però in un'ampia radura del bosco vide alcune streghe che intorno a un grande falò danzavano con piroette, con mosse così grottesche che il diavolo, incantato dallo spettacolo, posato a terra il ponte si fermò a guardare.
Il tempo frattanto passava e Satana tutto preso a rimirare il ballo, non se ne accorgeva. Ad un tratto un gallo cantò annunciando il giorno e il diavolo, nemico della luce, fuggi precipitosamente per tornarsene all'inferno, abbandonando il ponte là dove ancor oggi lo si può ammirare.
avevo anche le foto, ma non so come inserirle
saluti massi
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