L'acqua e la roccia
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=7039
Stampato il:
15/01/2025
Tema:
Autore Tema: Roberto Mahlab
Oggetto:
L'acqua e la roccia "All'aereoporto di Pechino troverai un'auto ad attenderti", appariva sul foglio di fax, sospirai di sollievo, non potevo immaginarmi a percorrere la Cina alla guida di una macchina a noleggio dopo undici ore e diversi fusi orari di volo, ma subito tornai assorbito dalle parole che stavo pronunciando rivolto a una donna : "Ho parlato con il tuo amore e mi ha detto cose bellissime, ma anche disperate su di te e mi ha chiesto se potevo trasemetterti le sue parole, ho avuto qualche remora..." Posai il telefono e mi venne alla mente una vivida immagine, una solida roccia io mi sentivo, ma succede che la limpida acqua, pure in cerca di solide rocce da accarezzare, ci scorre attorno per un attimo e poi via senza attendere di prendere per mano il suo calore. L'acqua e la roccia, forse Mastro Will ne avrebbe scritto. E io avrei voluto scriverne la musica. ....lontano.... avevo conosciuto una bella persona, lei amava un uomo ed era disperata, io le ero molto amico e lei mi cercava per avere conforto. Pensai che non servisse proprio a nulla confortarla, non sarei stato diverso da tutti quelli che la circondavano per lo stesso proposito e cosi' un giorno quando lei parlando con me disse parole incredibilmente poetiche verso l'uomo che amava e che non poteva ascoltarla perche' era lontano, decisi di raccoglierle e trasmetterle a lui, era cosi' un peccato che l'interiorita' di un animo umano andasse perduta al vento. Cosi' feci, fu bene. Mastro Will di Stratford, come faceva a descrivere secoli prima dell'avvento della psicoanalisi gli animi umani, come poteva scrivere dialoghi tra le persone che anche oggi sono attualissimi? Sogno di una notte di mezza estate, Romeo e Giulietta, se non sapessimo che le sue opere sono datate, facilmente potremmo scambiarle per una fedele ricostruzione di sentimenti e sensazioni e dialoghi di vicende di oggi. Io penso che Mastro Will avesse vissuto quelle storie e poi avesse deciso di raccontare, semplicemente di raccontare se' stesso e le sue vicende, magari romanzate, quale altra spiegazione esiste alla capacita' di descrivere i sentimenti e le sensazioni con le parole giuste, che oggi, rileggendole, ci permettono di calarci nei personaggi e di osservare le vicende come perfettamente normali, come se fossimo noi? Come per quella mia amica, dai suoi dialoghi alcune parole non dovevano andare perse e non sono andate perse. E' commovente per me ricordare quell'episodio che mi fece stare molto male, mi diede infinita tristezza ma nello stesso tempo grande euforia. Avevo paura che tutti e due me ne volessero, ma tutti e due dopo mi accarezzarono. Quei pensieri per spiegare quello che stavo per fare, non me ne avrebbero voluto, mi erano cari. Una volta, molti mesi fa, lei chiese a lui di incontrarmi perche' io non stavo bene e lui lo fece e io fui grato, a tutti e due, la delicatezza di due amici veri, la lontananza non era una distanza e da quel giorno divennero tutti e due parte di me, perche' sapevo di poter contare. Cosi' ricomposi il numero di telefono della donna.... "...sono rimasto colpito dalle sue parole di uomo innamorato e da una osservazione comune su quanto sarebbe stato bello se anche tu avessi ascoltato quella frase particolare, e' rinato il mio ricordo di quanto mi era accaduto con una mia amica. Parole cosi' profondamente provenienti dall'animo che e' un peccato non trasmetterle, quasi un delitto, insomma, vedilo dal punto di vista di Mastro Will, magari la frase di Romeo :"quale luce si diffonde da quel balcone", magari Mastro Will la ascolto' da un suo amico innamorato e se ne impossesso' per una sua opera, be', io non lo chiamerei impossessarsene, io lo chiamerei esattamente....uhm...'raccogliere qualcosa che sarebbe stato un peccato che avesse ascoltato solo il vento'. Ecco, piu' o meno." "Il mio mestiere per un anno e' stato amarti...."...cosi' ha detto il tuo amore di te. Poi fu il pensieroso silenzio di lei all'altro capo e poi le parole, di se'... "Magari un giorno ti spieghero' che succede...se lo capisco anch'io... lui e' adorabile, ma non e' questo il punto... sono io... devo ritrovarmi un po', capire cosa fare da grande e poi vediamo... avro' tempo per ascoltare il cuore che ora sente solo rumori confusi e annulla le parole a brusio di fondo... un abbraccio forte..." Mi avevano promesso che a Shanghai non avremmo solo lavorato, una mezza giornata di turismo, le grandi statue di Budda, con vicino decine di rocce, chissa' quanta acqua era scorsa loro intorno...che il segreto fosse staccarsi dalla terra e seguirne il limpido corso, sciogliendosi per scorrere insieme, rimanendo solidi come approdo sicuro? ...si', ero convinto che lo avrei saputo fare. Era mattino... la donna sollevo' il telefono e lo chiamo'... le parole non erano scomparse tra i sospiri del vento... Roberto
Inserito il:
28/01/2004 22:47:31
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