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Vademecum del bridgista

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=8248
Stampato il: 23/12/2024

Tema:


Autore Tema: Francesco Cipriani
Oggetto: Vademecum del bridgista
Inserito il: 10/05/2004 12:27:35
Messaggio:


E' questo il Vademecum d'autore sconosciuto,
del bridgista, con cura corretto e riveduto.
Da giuocator esperto potrai lottar con esso
ma senza buone carte non vincerai lo stesso.

Del bridgista la prima regola è : scuotere gli atouts
fin che al nemico in man non gliene resti più.
Se non hai una buona carta, passa, non nominare;
a che val fare il bravo per farsi canzonare?

Devi tenere in mente che spesso il salvataggio
ti recherà più danno anzichè vantaggio.
Due onori in cinque carte avrai, per dir un seme
(va di mezzo il compagno, se a te vincer non preme)
più due leve sicure negli altri semi accanto,
quest'è l'indispensabile per riportare il vanto!

La prudenza è virtù di chi conosce l'arte:
sarà solo il novizio ad atteggiarsi a Marte.
Nel debol del morto muovi, se a destra siede
e, se giace a sinistra, nel forte abbi fede.

Lo sanno ormai i giuocator di tutto il mondo
che normalmente, al bridge, non prenderà il secondo;
ma se nelle tue mani è l'asso e il re,
non aspettar di meglio : prendi, da' retta a me.

Il terzo giuochi di grosso, ch'ogni risparmio è vano
che' per avarizia si può perder la mano,
altrimenti il compagno inganni e sconvolgi il piano.

Nel "senzatout" si muove sulla lunga, la quarta,
ed il compagno prenda con la maggior sua carta,
rimettendo al seme l'amico suo anelante
di poter le sue carte liberar tutte quante.

Rispetta un re secondo e una regina terza:
non convien esporli del nemico alla sferza.
Se il re avrà l'asso a destra, lo scettro è assicurato
ma se lo getti in lizza, sarà detronizzato.

Così donna terza, se resta inosservata,
può sempre capitarle di strappar una data.
Onore vuole onore senza alcuna incertezza
ciò che perdi al momento, avrai la sicurezza
di guadagnar più tardi con la carta inferiore
che per il sacrificio diventa maggiore.

Quando la sorte t'arride dandoti una forchetta
non toccar mai quel seme, abbi pazienza e aspetta.
Hai l'arma in mano, devi farla valere
verrà la carta media talvolta in tuo potere.

Ma se la forca trovasi alla sinistra tua
muovi che' il tuo compagno può far la data sua.
Al nemico l'impasse, al compagno, se non sarà fatale,
non può, quasi per certo, che corrisponder male.

Mai far tagliar dal morto, perchè scarta di mano
l'avversario ed è errore da giuocator insano.
Ma se vuoi su di lui sfogar in tuo rancore,
fallo tagliar di mano che' s'indebolisce e muore.

E di non far rinuncia, ricordati, preme:
ciò vuol dire non rispondere al seme;
lo scherzo al fin dei conti ti costerebbe caro
senza contar lo scorno di passar per baro.

Ed ora a queste norme vo' aggiunger un consiglio,
quale amoroso padre darebbe al proprio figlio:
abbi prudenza e calma anche con sorte avversa,
finchè c'è giuoco aperto non c'è partita persa.

Nel mondo scoraggiarsi non giova a cosa alcuna
conserva il sangue freddo... e invoca al fortuna.

Francesco Cipriani


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