Autore Tema: emofione
Oggetto: Dormire con te
Inserito il: 17/05/2004 18:45:41
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Dormire con te

Voglio dormire con te.
Guardare ancora e ancora le tue rotondità riconducibili alla Luna.
Sentire l’odore intenso della tua pelle che si riscalda nella fase del sonno profondo.
Cercare di interpretare quella fantastica intermittenza degli occhi, immaginando il percorso seguito dal tuo cervello. L’inconscio, che come al solito è la più sincera ed innocente delle verità.
Capire, dalla posizione che hai assunto, che il tuo organismo sta chiedendo di essere difeso, di essere rassicurato da una morsa decisa, di uomo sicuro e delicato nello stesso momento.
Appassionarmi dei dettagli del tuo corpo, scoprendo ogni volta un particolare, seppure piccolissimo, che non avevo avuto la gioia di notare prima. Stupirmene di nuovo.
Concentrarmi sulle tue labbra carnose, dolcemente socchiuse come in attesa di un bacio.
Accarezzarti in modo subliminale, sulla schiena liscia, così da non indurti al risveglio, bensì magari ad un sonno ancora più piacevole, sereno, candido. Esattamente come te.
Sincerarmi del tuo respiro, affinché sia regolare, rilassato.
Baciarti delicatamente tra il collo e l’orecchio, una volta sola, e sorridere della tua reazione, qualsiasi essa sia.
Innamorarmi ancora di tutte quelle armoniose smorfie notturne.
Addormentarmi, accanto a te, sapendo che aprirò gli occhi, al risveglio, ammirando i tuoi contorni di mela, nuovamente.
Vederti muovere, tra le lenzuola, alla ricerca di una nuova posizione, quella migliore, quella più consona in quella precisa fase della notte.
Sentirmi sfiorare la mano, il braccio, il petto, inconsciamente eppur tuttavia consapevolmente, come gesto spontaneo di chi dorme sapendo di avere una presenza accanto. La mia, la tua, la nostra. E di chi cerca un nuovo contatto.
Passare l’intera notte nel più magico dei dormiveglia, quello che ha per protagonista te, la mia donna.
Godere del temporale che si sta scatenando fuori, mentre io sono al caldo, insieme a te.
Gioire del sole che subentra dalla veranda, al mattino, avvisandomi che è giunto il momento, finalmente, di rivedere i tuoi occhi, ancora una volta, di sperdermi dentro di loro. Di accorgermi che i tuoi si sperdono nei miei.
Voglio dormire con te. Ancora e ancora.
Dammene l’occasione, mia adorata, cercami, trovami, irretiscimi, fammi dare di matto. Per te. Per noi.
Adesso, ora, subito.