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Ci sono ancora i ladri gentiluomini?

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=8935
Stampato il: 20/01/2025

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Autore Tema: colibrì
Oggetto: Ci sono ancora i ladri gentiluomini?
Inserito il: 01/08/2004 15:59:42
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C’era una volta Arsenio Lupin, il ladro più famoso del mondo, famoso soprattutto perché gentiluomo: in pieno stile Belle Epoque lui rubava, ma con classe, elegante perfino nel portamento e nel modo di vestire. Probabilmente si ispirava all’antesignano della lealtà nel trafugare che, tra storia e leggenda, rimarrà sempre l’indimenticabile Robin Hood. Come tutti sanno, sir Robin di Locksley rubava ai ricchi per dare ai poveri: considerando che i “ricchi” erano l’entourage del principe Giovanni Senzaterra, usurpatore del trono inglese, e folle tassatore dei sudditi, la ruberia diventava effettivamente esercizio di giustizia sociale.
E anche ai giorni nostri brilla per correttezza Robi Robber, ladro si, ma di cultura, l’unico che riesce a svaligiare le librerie più in vista di Milano, nelle ore di punta, facendo ammonire gli energumeni che tentano di fermarlo all’uscita mentre porta via con nonchalance interi patrimoni di conoscenza su carta.

Bei personaggi. Che rimane oggi della lezione di questi tre grandi? Sinceramente non lo so, so solo che in garage è rimasto ben poco... qualche ferro vecchio e il bidone della spazzatura. La Volkswagen invece è sparita :-)

Oggi i ladri si sono specializzati si sa, non basta più saper portar via qualche gallina, o rubare il gelato a un bambino. La professionalità faticosamente acquisita va tenuta sempre aggiornata secondo le nuove tecnologie, altrimenti si rischia l’obsolescenza, e la conseguente uscita dal mercato dei ladri. È solo con una seria formazione permanente che si possono sabotare complicatissimi mezzi di allarme, decifrare impossibili combinazioni e infiltrarsi nella memoria di sempre più sofisticati data base. Ma il fair play dov’è finito? Davvero non conta più nulla?

Non vorrei essere fraintesa: sono favorevole alla libera circolazione di beni, sono molto ben disposta al riutilizzo dei mezzi; e un po’ di pulizia gratuita è sempre ben accetta, seguo con interesse le teorie dello space clearing e del feng shui. Ma perché sottrarre le ruote che ci avrebbero portato in vacanza proprio una manciata di ore prima della vacanza? Codesta sottrazione è sleale. È sottrazione di vacanza. Si poteva soffiarla tre mesi prima, due settimane prima, quattro giorni prima, un secondo dopo: ma poche ore prima senti in sottofondo l’eco della risata beffarda, aggiungendo il fatto che trattavasi di auto con più di dieci anni di strada e dal valore economico non superiore a cinque verdoni (a trovare l’offerente). E come valutare la perdita più grave? nel cruscotto c’era la cassetta nuova di “Anvedi come balla Nando”! :-)

Si poteva discuterne, ho le vedute molto ampie, e le lavo spesso col Vetril. Invece di rubare una vacanza, chissà, magari ci saremmo potuti accordare per rubare del lavoro. O metà e metà, anzi fifty fifty, per usare il gergo più appropriato.

Mah, chissà se ci sono ancora i ladri di una volta ;-)


colibrì


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