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da anni non ballava

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=9431
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: marco vedrietti.
Oggetto: da anni non ballava
Inserito il: 29/09/2004 00:06:37
Messaggio:

C'erano coppie che stavano silenziose, un po' rigide, in posa, a ballare, una sera, e lui stava lì, con la sua pancetta, seduto a guardare, non faceva come gli altri seduti a bere, o parlottanti fra loro, lui semplicemente sedeva e guardava con occhio annebbiato, ma attento.
Non riusciva a guardare tutte le coppie, a cena aveva bevuto un po' troppo e mangiato in proporzione (era un'abitudine, altrimenti non avrebbe avuto la suddetta pancetta, ma la sua coscienza non durava più di tre pasti consecutivi).
Tramite la mano che gli reggeva il mento avvertì le guance flosce, e la cosa lo fece sentire molto cocker- bulldog, in realtà- e lo intristì.
La tristezza ebbe facile gioco a riportarlo alla prima volta che aveva ballato: piena adolescenza, ad una festa fra compagni di scuola. Si guardò intorno: appoggiati alle pareti c'erano degli uomini soli. Chissà se la loro solitudine era simile a quella degli adolescenti? Verosimilmente sì.
Ricordò una stanza in una casa, nella zona non utilizzata dalla famiglia, con luci simil-stroboscopiche, la s6tanza piena al centro delle ragazze che ballavano tutte insieme, e qualche ragazzo coraggioso che si muoveva, poco, e non sempre a ritmo, senza muoversi da dove stavano, e lui era fra quelli.
Non era esattamente un bel ricordo, doveva ammetterlo.
Gli serviva qualcosa di meglio, ma guardando le coppie che ballavano non gli veniva in mente. Erano così ingessati da far pensare alle statue del cimitero, a panettoncini di cemento contro il parcheggio selvaggio.
Si guardò la pancia.
Pancia, già, lentamente gli era cresciuta dopo i trent'anni, e lui l'aveva lasciata libera di segnalare il suo impigrimento.
C'era stata anche una seconda volta che aveva ballato, ma non se la ricordava esattamente, non la distingueva da altre, ma ci teneva ad individuarla nei ricordi, del resto non aveva niente di meglio da fare.
Anni dopo la prima? Mesi? Somigliava troppo alla prima, era meglio trovarne un'altra. Eccola!.
Doveva avere più di vent'anni, ed era uscito una sera per l'addio al celibato di un collega di lavoro, erano andati in uno di quei ristoranti fatti apposta per queste cose: poco rifiniti, popolati da camerieri più votati a versare la sbobba nelle mangiatoie delle mucche che a servire dei cristiani.
Molto vino dopo l'inizio del pasto, qualcuno aveva iniziato a mettere monete nel jukebox, ed lui, forte di alcool e gioventù, si era alzato riuscendo a smuovere alcuni altri ed aveva invitato a ballare una ragazza. Sobrio non avrebbe mai osato farlo, ubriaco invece trovò inaspettate risorse di coraggio e galanteria, e la invitò e ballarono. Dopo non era successo niente.
Il cantante del gruppo che suonava il liscio era cieco, e ad un certo punto disse: "trovate una donna per ballare, la donna è il vincastro dell'uomo" aggiunse qualcos'altro, ma la sua attenzione si fermò sul vincastro. Ricordi di cresima e scuole medie: il vincastro era il bastone del pastore, tornando al presente, il cantante cieco forse non era cieco dalla nascita, perché sembrava aver notato che molte delle coppie che ballavano erano composte da due donne, anche di età diverse, come stupirsene? Il movimento è sintomo di vita, e vive le donne ballavano, anziana con anziana, anziana con giovane, giovane con giovane, bambina con anziana, era ragionevole pensare che uno qualunque di quegli esseri dell'altro sesso, se messe a ballare con un uomo gli avrebbero trasmesso parte di quell'entusiasmo che era solo loro, perdendone del proprio, ma come faceva il cieco a saperlo? Forse non era cieco dalla nascita, o forse, veramente, i sensi dei ciechi sono più sottili di quelli dei vedenti, e lui, in qualche alterazione dell'atmosfera, riusciva a sentire quello che la maggioranza vedeva.
La pancia.
Dal remoto passato gli arrivarono alcuni sinonimi, in varie lingue: bogia, el gordo, belly, tutti volti a quel nobile segno di invecchiamento. Avendola, non si sentiva orribile, anzi, si sentiva tondo ed amabile, come i famosi panzoni dello schermo: da Fatty Arbuckle a Oliver Hardy, altrimenti noto come Ollio, da John Candy a Dom De Louise, fino a Joe Black ed Aldo Fabrizi e relativa sorellina. Sulla pancia giravano oscure storie di calorie e bevande, ma i bambini paciotti fan simpatia e perché non gli adulti?
Aveva dei nipotini, e li aveva visti ballare senza timore.
Si alzò dalla sedia, si aggiustò gli occhiali, si guardò intorno e non c'erano donne libere, e tutti ballavano in coppia.
Si procurò un altro bicchiere di vino, lo scolò ed uscì nella gelida notte. Camminò sul selciato, e poi sul prato, ed arrivò dietro alla parete dell'edificio dove suonava il gruppo. La musica si sentiva, lui, che mai aveva imparato a ballare, si inventò una coreografia sul momento e da solo prese il gelo sottobraccio ed iniziarono a ballare.
Ballavano, lui la sua panza ed il gelo, non avrebbero mai smesso, salve primavera e ginnastica, buona per il cuore.



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