^^^Schizofrenica^^^
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=9611
Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Shirin
Oggetto:
^^^Schizofrenica^^^ I miei genitori mi mandarono qui quando avevo 15 anni. Parlavo da sola da molto tempo. Quando mia madre mi vide parlare da sola la prima volta avevo circa 8 anni, ma pensava si trattasse di un amico immaginario, molti bambini che sono figli unici ce l'hanno. Mark era un ragazzino come me: mi parlava di quello che aveva visto accadere tra la sua gente e mi aveva detto che era stato mandato da me perchè dovevo aiutarlo a trovare delle risposte. Mark diceva di essere la proiezione di un uomo venuto da un mondo molto diverso dal mio. Si trovava qui per sapere se il mio mondo avrebbe accettato la sua gente. Una sera Mark mi sfiorò le cicatrici sul viso e ci baciammo tutta la notte. Fu allora che mi portarono in clinica e dalla clinica andai in manicomio. Restò con me in manicomio due anni. Non lo vidi mai più. Il dottor Mattei vuole studiare Mark attraverso di me, crede che io lo veda ancora e semplicemente faccia finta di non vederlo. Ora sta piovendo.
Inserito il:
18/10/2004 23:06:42
Messaggio:
Effettivamente era solo un amico perchè a 8 anni non pensi molto a quello che fanno i grandi.
Si chiamava Mark.
Era molto dolce e non ricordi di aver mai litigato con lui.
Il mio medico mi disse che avevo grosse difficoltà ad accettare le ustioni del mio incidente... a 4 anni mi rovesciai una pentola d'acqua bollente addosso mentre la mamma era andata a raccogliere il basilico in giardino da mettere nel sugo.
Ma io non credo fosse così perchè anche Mark vedeva le mie ustioni, se fosse stato solo una mia immaginazione mi avrebbe vista bellissima...
Il mio dottore, il signor Mattei, mi chiede se mi fossi innamorata di lui.
Forse ho sempre amato Mark: lui mi capiva sempre, era lui che mi asciugava le lacrime quando piangevo la notte, era lui che mi difendeva quando i ragazzi mi prendevano in giro ed era lui che mi ascoltava quando volevo parlare con qualcuno.
Una volta gli chiesi perchè avesse scelto me e lui mi rispose che solo chi aveva sofferto troppo poteva capire altrettanta sofferenza. La sua gente aveva subito una di quelle catastrofi naturali che avevo visto nei film in televisione e molti erano morti, moltissimi erano morti.
Qualche mese più tardi ci sfiorammo e lungo fino a far l'amore.
Una notte mia madre entrò in camera mia e disse che vide una scena agghiacciante: sotto le coperte era come se ci fosse qualcosa, ma sopra di me non c'era nessuno.
Il dottore Mattei era buono con me. Si limitò con i farmaci e riuscii ad essere più lucida. In quei mesi di antidepressivi la figura di Mark era spesso assente.
Quando fui più lucida lo rivici con me.
Una sera lo guardi a lungo e gli dissi: "Queste persone non credono a me e se mi vedranno parlare con te dovrò restare qui per sempre"
Mark mi sorrise e disse: "Il mio popolo non può venire qua, non siete pronti per capire"
Avevo 17 anni.
Ora ho 26 anni e sono ancora qua.
Lui non crede che la mia schizzofrenia possa essere guarita come ho spiegato più volte.
Mi hanno convinta di essere malata e forse sono stata malata davvero.
Ogni tanto il ricordo della gente di Mark mi viene in testa e mi chiedo se il mondo l'avrebbe mai accettata per la loro diversità.
Sono sola alla mia finestra e sono stata sola in tutti questi anni, da quando ho rinunciato a lui...
Lo immagino arrivare, senza poterlo vedere veramente.
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