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I miei soliti dubbi...

Stampato da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=9745
Stampato il: 22/12/2024

Tema:


Autore Tema: detective Hayes
Oggetto: I miei soliti dubbi...
Inserito il: 02/11/2004 20:40:58
Messaggio:

Eccomi qua... a cercare di risolvere i miei dubbi... che sorgono durante la stesura del mio libro. Una volta c'è stata la pioggia a New York, un'altra volta come rintracciare un cellulare. Adesso tocca alla domanda:

Come si diventa detective di polizia a New York?

Ho cercanto in giro... non ho trovato nulla. Frequentando un Newsgroup di lettori di thriller ho ottenuto una risposta.
Pare che, una volta entrati nelle forze dell'ordine come agente di pattuglia (rigorosamente in divisa) bisogna attendere alcuni anni prima di far domanda e relativi esami per salire di grado. Fin qui nulla di strano. Ma allora...la collaborazione in un'indagine importante potrebbe giovare alla carriera di un giovane agente?
Un po come dovrebbe accadere alla giovane Amanda (Angelina Jolie) nel film "Il collezionista d'ossa" che si ritrova a collaborare con il detective paralizzato Rhyme (Denzel Washington). Sarà una svolta per la sua carriera? E quale vantaggio potrebbe ottenere se non passare a un grado superiore?

Dove voglio arrivare?
Beh, mi sono ritrovata, nel sesto capitolo, a dover motivare la richiesta di collaborazione di Ray a una giovane collega. Perchè lei dovrebbe accettare, senza ottenerne un vantaggio?

Voi che ne pensate?

E inoltre... dopo tutto questo mio monologo... il pezzo che segue lo lascio o lo butto nella spazzatura???

“Che fai, non vieni?” chiese Ray. Cassie non si era mossa dal suo posto, credendo di non essere invitata allo spettacolo.
“Forza, muoviti.” sorrise lui, “Fai parte della squadra, no?”
Cassie si irrigidì. C’era qualcosa che non gli aveva detto. Ray rimase in attesa.
“Il mio tenente non mi ha dato il permesso di collaborare con voi.”
“Cosa? Perché?”
“Ha detto che gli servivo lì…”
“Stupidagini. Il tuo posto è qui. Ci parlo io con lui.” Sollevò il ricevitore pronto a comporre il numero del ventinovesimo distretto. L’aveva fatto tante volte, ormai, che l’aveva imparato a memoria.
“Aspetta Ray…”
“È un’occasione importante per te.” disse, “Non può negarti una cosa del genere.”
Il tenente Kennard non sembrò molto contento di apprendere il vero motivo di quella telefonata, ma non negò il suo consenso. Cassie non riusciva a credere alle proprie orecchie. Kennard era il tipo che non cambiava le proprie decisioni con facilità. Anzi, da quando era stata assegnata al ventinovesimo, non l’aveva mai visto fare marcia indietro. Per questo Cassie era stata costretta ad aspettare il proprio turno di riposo prima di farsi viva con loro. Lo spiacevole episodio occorso con Ray l’aveva bloccata, impedendole di giustificare il suo comportamento.

Aspetto un vostro commento/giudizio/consiglio!
Grazie!


Un sorriso, Titty


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