Uevos
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=9920
Stampato il:
23/12/2024
Tema:
Autore Tema: Roberto Estavio
Oggetto:
Uevos UEVOS FRITOS CON PAPAS Sono le dieci di mattina,Anita è appoggiata alla sedia. Parole. Eccola ora al supermercato. In cucina appoggia la pentola sulla stufa, un leggero sfrigolio la infastidisce, la pancia borbotta e lei brontola. Si avvia . Dall’altra parte del pianerottolo abita Pedro. Pedro stava cucinandosi due uevos fritos con papas. - Drin. Anche lei amava l’arte. Posava per dei pittori.Ogni tanto scolpiva. Pedro e Anita continuarono a parlare mentre i tizzoni ardenti della stufa facevano brillare la stanza di una luce vivida. Fuori il cielo era Fra sei giorni il pepe e il sale mancheranno ancora….
Inserito il:
17/11/2004 13:51:26
Messaggio:
Ha ascoltato la radio,si è poi messa a lavorare aprendo il quaderno e “dando i numeri”.
Ne combina alcuni cercando la serie vincente.
Oramai ha completato tutte le pagine,solleva con il pollice e l’indice, uno scontrino della spesa .
Scrivere sei numeri sul retro del foglietto. Non è la prima volta, non sarebbe l’ultima se riuscisse ad azzeccare una combinazione vincente.
Esce di casa fermandosi sul pianerottolo, si accorge che tutti sono fuori.
Lungo la strada si ravviva i capelli.
È bruna,gli occhi da “fulminata”,un nasone grande e storto ed un mento piccolo e sfuggente.
L’avanzare degli anni ha smussato talune asperità del viso e accentuato altre rotondità del corpo, ma lei si considera sempre una “ dei migliori esemplari dell’umanità”.
Ed hanno un bel dire quei ragazzi,che durante la passeggiata pomeridiana, si avvicinano e le sussurrano frasi indecorose.
Parole aleggianti in aria.
Allunga la mano su una confezione di pane integrale biologico.
Si orienta verso i condimenti,raccoglie l’olio,il burro e il sale.
Una breve occhiata ai vini e poi la lettura delle riviste.
Appena giunta nell’androne di casa si ferma,ha bisogno di respirare.
È concentrata,inspira ed espira,inspira ed espira,poi sale il più velocemente possibile le scale aggrappandosi al corrimano.
Scalda l’olio preferendolo al burro,rompe direttamente le uova nel tegamino,le sala ( e ci macina sopra un pò di pepe ).
Cuoce adagiandovi sopra un coperchio.
Così,pensa,fa meno rumore.
Sono passati sei minuti e gli albumi sono rappresi,posa il tegame sul piatto e se le serve.
Lei che sempre ha servito gli altri , ora si serve da sola.
Avrebbe dovuto aggiungere un etto di spinaci ma doveva ben strizzarli e non ne aveva voglia.
È un sudamericano dalla faccia irregolare, rosso pesca infuocato e dal profilo adunco; vive da qualche anno in Italia perchè studia ed ha una gran passione per l’arte.
Gli manca il sale e il pepe.
Decide così di chiederlo alla signora della porta accanto.
Allunga la mano sul campanello.
- ….
- Driiin.. scusi sono l’inquilino che abita qua vicino.
- Come?
- Sono il ragazzo della porta accanto.
- Prego?
- Stavo cucinando..purtroppo sono rimasto senza pepe e sale.
- …..Mi dica allora…
- Sarei ..grato….
- Prego,venga la ospito.
- ..beh..grazie ( che coraggiosa pensa).
Pedro si avvicina.
- Stavo cucinando due uova e mi mancava il sale e il pepe.
- Non ti preoccupare.
- Beh,non capisco.
- Sa,con il passare degli anni sono diventata sordastra,ora accolgo le persone in casa e poi chiedo cosa vogliono.
- Lei è molto brava!
- Si figuri..Comunque le vado a prendere il pepe e il sale.
Anita lo fa accomodare in cucina. Pedro si appoggia al divano e non manca di ridere.
- Se vuole le offro un Martini.
- Ok.
L’alcool scioglie i loro comportamenti.
Ma alla passione per il bello aveva preferito la sola passione.
Si era avviluppata in un vortice di piacere e seduzione.
Pedro ascolta, cercando di interrompere quel flusso di pensieri fattisi parole, ma ogni suo tentativo risultava vano.
Lei prosegue inarrestabile.
- Sa,per un certo periodo mi sono messa a fare l’indossatrice.
Lui esita.
Le osserva il corpo:mani affusolate,viso luminoso,ma ora,pensa,deve fare i conti con la malinconia,l’alcolismo,la dissipazione di una solitudine braccata dalle urgenze.
- Poi,un po’ alla volta tutti si sono accasati. Non mi restava nulla. Decisi di andarmene.
- Anche a me non restava nulla,anzi non avevo avuto nulla!! In America Latina mi ero avvicinato alla pittura grazie a P.Cardenal. Una volta diventato ministro aveva incoraggiato la cultura popolare.
- La tua è una bella terra! Il sole e la luna spandono le loro grazie a tutti.
- Le luci stordiscono,ma la terra è dura da lavorare e la gente ha perso il ritmo della natura,non ha più pazienza ;è diventata quasi come voi !
- Non ci metterei la mano sul fuoco..
- Comunque..ti dicevo..il governo sandinista,amando la cultura,spinse molti giovani nelle campagne:interi villaggi furono alfabetizzati.
- Ammirevole.
- Io me la cavavo,ebbi però la fortuna di incontrare dei pittori contadini autodidatti.
- Come il nostro Ligabue.
- Si ,mi sembra….e furono loro a trasmettermi il gusto del pennello.
- La vita..
- Da allora capii che anche un povero campesinos,se incontrava la persona giusta, poteva “sollevarsi da terra” e rimirare il cielo.
- Che bello!!
- Bastava un piccolo pennello.
grigio;la strada era venata da uno sbiadito giallastro.
Il vento raccoglieva le foglie a mò di comitiva e le sospingeva sempre più in altro.
roberto estavio
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