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Elenafior
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Inserito - lug 15 2002 : 16:13:57
In Italia la liederistica é pressoché sconosciuta. Si tratta di composizioni per canto e pianoforte,( raramente con l'aggiunta di uno strumento a corda), massima espressione dell'epoca romantica. Nel breve articolo che segue, cerco di mettere in luce alcune caratteristiche dei lieder, spiegando come possono avere dei contenuti comprensibili all'uomo contemporaneo. Gli autori dei testi possono essere di grandi poeti come Goethe, Schiller, Novalis, Hoelderlin ecc.oppure semplicemente poteva trattarsi di testi popolari molto semplici. Tra i miei preferiti, oltre alla piacevole raccolta degli "Eines farellen Gesellen" del boemo Gustav Mahler,che ha scritto dei grossi liederoni sinfonici, l'Ave Maria del viennese Franz Schubert,come pure dello stesso autore "Il re degli elfi" in cui il bimbo incita il padre:" corri, fai volare il cavallo, lo vedi, é il re degli elfi che viene a prendermi" Il padre si trova il bambino morto sulle braccia con il cavallo che galoppa veloce per sfuggire al destino. La melodia é semplice, ma di grande efficacia drammatica,l'accompagnamento é costituito da terzine di note ribattute nella regione grave da eseguire con la mano sinistra, l'armonizzazione di Schubert non é di molto inferiore a Beethoven. Questo brano viene spesso citato da Schumann nei suoi scritti sulla musica romantica (Robert Schumann "La musica romantica" ed. Luigi Einaudi a cura di Luigi Ronga) Ora un discorso piu generale: Lieder,canzoni e altro nella musica dell'uomo del Duemila La liederistica ,l’immenso patrimonio tedesco di musica vocale da camera per canto e uno strumento solo, ci riconduce ad una concezione della qualità della vita mediata dall’arte e ricondotta a misura d’uomo.
Il lied tedesco, il Volkslied, popolare, espressione di sentimenti individuali o collettivi, il Kunstlied, espressione della personalità dell’autore, la Chanson, la Romanza, la Cancion, the Song con le loro caratteristiche nazionali ben delineate concorrono a formare un patrimonio culturale al quale, in questi anni di banalizzazione dell’arte cosiddetta colta, non sempre viene dato lo spazio che merita. Massimi compositori e poeti romantici espressero gli stati d’animo nella liederistica con forme e schemi apparentemente semplici, raggiungendo le più alte vette dell’arte. L’uomo moderno, con le comodità prodotte dalla tecnologia, ma troppo spesso frastornato dai messaggi pressanti delle comunicazioni di massa, non può prescindere dagli elementi culturali e naturali che formano l’essenza sressa dell’esistere : la vita, la morte, il destino, l’amore, il mito, la Stimmung della liederistica. Attraverso la partecipazione e il godimento estetico dell’evento artistico, anche l’uomo del Duemila può reinserirsi in una dimensione più umana ritrovando e riconoscendo se stesso. FRANZ SCHUBERT , in cui confluisce tutta la tematica liederistica, Di Schubert si disse che “ che si era posto al di sopra dell’umanità”. ROBERT SCHUMANN, i cui cicli liederistici sono antologie di sentimenti tormentati,noi ricordiamo "Traumerai", Sogno, che viene spesso eseguito ai matrimoni, ma non é un lied, ma lo cito come esempio della straordinaria creatività e cantabilità dell'autore, che morì in manicomio per un terribile esaurimento a 46 anni. HUGO WOLF, che mise il contenuto poetico al di sopra delle strutture compositive, libertà creative. JOHANNES BRAHMS, il musicista puro che unì l’elemento popolare , folkloristico alla musica colta dando particolare rilevanza alla Stimmung ( stati d’animo). GUSTAV MAHLER,il grande maestro boemo che, che con i suoi lieder sinfonici, (Eines farenden gesellen, canti del viandante) e in particolare con i Kindertotenlieder( da una raccolta di poesie anonime scritte in seguito ad una epidemia che in Germania uccise parcchie migliaia di bambini) , aprì le nuove frontiere musicali del xx secolo. e nel sec. XX i "Gurren Lieder" di Scoemberg Elena Fiorentini E.F. Edited by - elenafior on May 15 2003 11:57:54
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Monica
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Inserito - lug 16 2002 : 15:42:23
Cara Elena, leggerti quando parli di musica è sempre un grande piacere. A proposito di musica vocale da camera, io adoro la "mélodie" francese, un genere che è il corrispondente del Lied tedesco, al quale hanno dato magistrali contributi musicisti come Debussy, Saint-Saens e Gabriel Fauré, le cui "Cinq mélodies" mi trafiggono il cuore ogni volta che le ascolto.In Francia, la lirica da camera sposa la poesia simbolista di Baudelaire, Verlaine e Mallarmé, in uno straordinario sodalizio che costituisce il cuore della musica francese a cavallo tra 800 e 900. La poetica simbolista enfatizzava la musicalità del verso , ossia quella qualità capace di rivelare la valenza simbolica della parola; la parola, cioè, va oltre la realtà delle cose e la musica diventa sua compagna di viaggio, ne è metafora sonora, riverbero, profondità, tanto rivelatrice quanto capace di accrescerne il mistero. UN BACIO CON AFFETTO
MONICA |
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Inserito - lug 17 2002 : 01:58:59
Grazie Monica per avere integrato il panorama della musica vocale da camera del XIX e XX sec. con la citazione dei grandi francesi degni di stare a fianco dei liedristi di formazione tedesca.Ho anche trovato molti autori spagnoli importanti che hanno prodotto pezzi molto belli. Potremo organizzare una serata di lettura di lieder con una cantante abituata al genere e che li ha già eseguiti, con invito tutti gli appassionati!!! Francesco M.Tosti
Un giorno parlerò anche di un autore italiano a lungo sottovalutato, tanto che l'edizione completa delle sue composizioni é ancora in corso. Al di là dei suoi brani più famosi: Marchiaro, A vucchella, su parole di Gabriele D'Annunzio, L'ultima canzone che ho recentemente sentita cantare da Cesare Siepi (cantante che merita un discorso a parte ) ho potuto scoprire un grande e fecondo autore per merito dei cantanti giapponesi e coreani che, armati di musica pentagrammata, invadono l'Italia ogni anno per motivi puramente culturali, per amore del bel canto e per perfezionarsi nella nostra bella lingua. Ebbene sono loro che ci hanno portato le edizioni di Tosti con le parole in due lingue orientali, coreano e giapponese, ed europee: inglese e italiano!! Alla prossima puntata... Elena Edited by - elenafior on Jul 17 2002 02:01:27 |
Elenafior
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Inserito - lug 17 2002 : 18:11:42
Come al solito, dovevo mandarvi una poesiola divertente,e, mentre cercavo il testo, mi sono imbattuta nei lieder di Schubert.Ho pensato allora di inviarvi il testo del Re degli Elfi. Non é precisamente una storia divertente, Schubert non é sempre così, ma musicalmente questo é un brano straordinario e ve lo segnalo! Buona lettura! Il re degli elfi di Johann Wolfgang Goethe ( La traduzione che vi propongo è quella adatta ad essere cantata) Di notte, a caval, chi corre là? Col figlio un padre fuggendo va; lo stringe in braccio, caldo lo tien di fronte al vento che urlando vien. - Figliol, tu tremi, t'ascondi,perché?- - Non scorgi , o padre degli Elfi il re? Corona e scettro ved'io brillar.- - O figlio, é nebbia: un'ombra par.- " Bel bimbo , vien, con te starò, graziosi giochi t'insegnerò; In riva al mare son vaghi fior, mia madre ha ricchi vestiti d'or." - O padre, non odi, al tuo figliol il re degli Elfi donare che vuol?- - O figlio, quel che credi di sentir, dei rami al vento é lo stormir.- " Gentil fanciullo, oh, vien fra noi! Con le mie figlie giocar non vuoi? A notturne danze con loro andrai, cullare, cantando, da lor ti farai". - O padre, padre, nel buio,laggiù, del re le figlie non scorgi tu??- - O figlio, figlio la notte fa errar, i salici grigi fantasmi sembrar.- " Io t'amo, tu m'esalti, baciare ti vo' se tu non mi cedi per forza t'avrò" - O padre, padre, lo spettro vien qua ecco, m'afferra, soffrire mi fa!" Il padre freme sperona il destrier, il figlio che grida non può far tacer. E' giunto alfin, fra stenti e duol; in braccio, morto, ha il suo figliol. All'inizio del brano c'é la dicitura "Schnell", ( allegro animato) C'é un'accompagnamento terzinato, tipico di Schubert, nella parte grave compare alla fine della frase cantata un andamento ascendente di terzine che creano tensione . Quando il Re vuole sedurre il fanciullo l'accompagnamento si ammorbidisce, il terzinato si stempera con un dolce arpeggiare, la lusinga si fa pressante, l'esecuzione é "pianissimo".Il bambino reagisce ma dopo il "fortissimo" ( ci sono scritte nella partitura tre " f") minaccioso del Re, il bimbo si rivolge un ultima volta al padre disperato. Il bimbo si esprime con una melodia che procede per note vicine con dei cromatismi (suona i tasti bianchi e tasti neri vicini al pianoforte e avrai un cromatismo) che creano un senso di incertezza. Poi c'é la ripresa di elementi tematici e la sconfitta. Ciao a tutti Elena |
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