Eh sì, cari amici miei, molti autori si sono divertiti a prendere come protagonisti i gatti. Ne citerò alcuni. Un divertente brano polifonico in cui c’è un dialogo tra animali, il gatto non fa che ripetere miao…miao. È il famosissimo Contrappunto bestiale alla mente.
La prima composizione di soli gatti che ricordiamo è La cantata di mezzanotte del gatto del 1690.
In pieno 1700 di Domenico Scarlatti La fuga del gatto, per clavicembalo, non è male nemmeno al pianoforte.
Nei concerti operistici a volte fa capolino nei programmi di Gioacchino Rossini l’arietta Il duetto buffo dei gatti che dal punto di vista poetico si compone di un solo verso:...miao...
Rossini ad un certo punto della sua vita, smise di comporre opere, aveva ben guadagnato, decise perciò di dedicarsi alla buona cucina e alla composizione di brevi brani musicali per le sue celebri Soirées musicales.
Lo stile è in perfetto stile rossiniano, molto divertente, chiude la serata di musica lirica di cui ho parlato in AAA Milano.
La canzone francese Le chat noir del 1830 cantata nel bistrot parigino dello stesso nome diventa l’inno dei democratici dell’epoca.
Un'altra canzone di Rudolph Salis Le chat noir del 1881, è storia di un gatto nero che gli piove addosso da un lampione.
Ancora nell’ottocento ricordiamo nel balletto di Ciaikoski il dialogo strumentale tra il gatto bianco e il gatto nero.
Di Igor Strawinski Il gufo e la gattina per arrivare al musical Cat, su poesie di T.S.Eliot,i gatti randagi sperano in una vita migliore.
Dove mettiamo gli Aristogatti di Diseyana memoria?
Domenico Modugno scrisse in dialetto siciliano Lu misciu niri per arrivare a Gino Paoli con quella stupenda canzone che è C’era una volta una gatta...
e per finire un battutaccia :
Modi dire : “Quel cantante, miagola come un gatto”, quando non vogliamo proprio essere gentili...ma i cantanti, si sa, sono abituati a tutto...via ,non fateci caso...
...arf...miaaaoooo ...
Elena