Cari a-mici e carissime a-micie, dedicheremo anche noi, ancora, qualche poesiola a queste belle bestiole? Anche solo una quartina. Che dico? Un distico.
Per ora passatemi ancora questa del mio amico Toni. Parabole gattesche
Salivo la scaletta
di Monte San Gabriele
fra due muretti
Sul muretto a sinistra
salta fuori un gatto
e dall'alto mi guarda
mi miagola
e mi segue
miagolando
Salendo la scaletta
il muretto si abbassa
e il gatto miagolante
mi segue
mi guarda sempre
e anch’io la guardo
mi fermo
e anche lui si ferma
miagolando
Forse vuol scendere
io alzo le mani
per aiutarlo
ma lui non vuole
indietreggia d'un passa
ma continua a miagolare
Io gli parlo
ma non ci intendiamo
finalmente va via
e scompare
Che dire?
Il suo miagolio
non mi sembrava
di domanda
ma di avvertimento.
Mi sembra
un messaggio
un lamento
sul mondo intero
su tutto il mondo
che va male
Già.....
poi abbiamo capito
tutti e due
che solo noi due
non potevamo
salvare
il mondo
bisogna mettersi
insieme
tutti, tutti.
Parte Seconda
Poi, più avanti
sopra un altro muretto
c’è un gatto placido
flessuoso
mi saluta
col suo "Miao"
e gli rispondo
con qualche parola
gentile
e lui ribatte calmo
e persuaso
il suo Amen
"Miao"
Io torno a parlare
e lui sempre
con 1’affettuoso "Miao"
Era un bel dialogo.
Terza parte
Gatto autonomo
Infine
sul davanzale di una finestra
a pian terreno
trovo un gatto
ombroso e pensoso
mi sono avvicinato
ma lui abbassando le orecchie
e dimenando la coda
con gli occhi semichiusi
mi fece capire "Va' fuori dai piedi"
Antonio Compostella