Dico che la pubblicita' di Men's Magazine otterrà un solo risultato.. se qualche malcapitato comprerà (assurdo) e sfoggierà questa rivista su qualsiasi tavolino davanti ad una donna... l'uomo in questione potrà finalmente totalmente, assolutamente restare SOLO!

Ma ci sono veramente uomini cosi'?.. sembrano l'emblema delle insicurezze alla ricerca di conferme materiali..

Ciao
beppe

e così via ...

in tutte le lingue conosciute, e in tutte le teste degli addetti alla pubblicità...

"Gli uomini che trattano le donne come giocattoli
attraenti e indifesi meritano donne che trattano
gli uomini come piacevoli e generosi conti in banca"

Be' io a Julia Roberts, il cui successo nel lavoro rispetto e stimo al
massimo, apro la porta della macchina e porto i fiori e se un energumeno con la faccia di Hugh Grant le si avvicina come nel film Notting Hill, faccio valere la muscolatura che mi sono fatto tempo fa quando ho attraversato il lago a nuoto perche' i miei amici mi ci hanno buttato dentro, al largo delle sei miglia. Quindi in teoria tratto Julia come essere attraente e indifeso... mumble mumble... cosi' magari lei si avvicina al mio conto in banca... aaaaaaaaaaaghhhhhhhhhh... la mia origine da mercante di Venezia
non puo' permettere questo, sigh, il conto in banca no!... E allora ci ho pensato e pensato (be' so che con due soli neuroni di cui difettoso di fabbricazione e l'altro che mi e' caduto e si e' rotto non dovrei pensare...) e ho compreso che cosa mi e' parso stridere nella frase sotto esame.

Dunque, io sono ovviamente del tutto d'accordo con la parita' tra uomo e donna nelle imprese della vita in modo che la donna apporti finalmente la sua esclusiva parte, ma credo che la differenza tra le due meta' del cielo sia enfatizzata e non certo ridotta dalla
consapevolezza unicamente propria all'uomo che la donna sia un essere da trattare con una dolcezza che non e' il caso ad esempio di garantire a Hugh Grant quando intepreta la parte di un boscaiolo delle foreste del Wisconsin.

Ieri sera mentre l'istruttrice piu' carina della palestra mi rimproverava perche' mi ero appisolato sulla panca all'ombra di un manubrio cosi' pesante che si capiva al volo che mi serviva come paravento, mi e' tornato in mente il libro dello scrittore israeliano Abraham Yehoshua, da cui recentemente e' stato tratto lo splendido film "L'amante perduto". Con il sottofondo di una colonna sonora che faceva sognare, si narrava di un uomo di nome Adam ("uomo" in ebraico) che si metteva alla ricerca dell'amante della moglie, che pur amava profondamente, per riportarglielo perche' lei era
triste senza di lui. L'amava cosi' tanto che considerava la serenita' di lei al di la' della propria felicita'. Questo e' il significato di "amore" in Oriente, talvolta pare che la mancanza di una parola
sia una resa, invece e' gia' un tempo di azione, al di la' del momento
presente. Alla fine la donna sapra' comprendere quale dei due uomini vale.
Mi viene in mente che questa concezione orientale di amore di un uomo
verso una donna appare simile alla comune concezione di amore di una donna verso i suoi figli. E cosi' pur nelle differenze tra uomo e donna, curiosamente si condivide un concetto simile, seppure verso soggetti diversi.

Poi per fortuna ho dovuto smettere di pensare perche' l'istruttrice e'
stata sostituita dal mio feroce istruttore che a sua volta ha sostituito le mie riflessioni con altrettante flessioni.

Roberto

..penso che molti avranno da ridire sulla brutta figura con cui viene rappresentato il mondo femminile

..io come donna cerchero' di non guardarla più
perché in ogni caso non condivido assolutamente questa pubblicità maschilista