Luigi Mannori
Senatore
Italy
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Inserito - 17/05/2005 : 17:36:08
Dedicata a Georgia
E per un' altra volta ho porto il braccio ad una bella donna sorridente, 'ché sia compagna di una passeggiata da un' auto ricca, ad altrettanto ambiente. Ma questa volta, per razio insufficiente, non riesco a porre confini all' emozione, perché la donna, la più considerata, sta per riporre l' uso del cognome.
Lo sguardo suo ed il sorriso attorno, incerto misto di gioia e stupore, quasi mi chiede un ultimo consiglio, felice di lasciarsi pilotare. E avvio il mio gesto, sopra la passiera che unisce il mio momento con l' altare, ma nulla frena quell' impunito vizio, di fondere la vita col sognare.
E gioco con le immagini del tempo, un passo ed un ricordo non riposto; dal primo abbraccio, al primo gioco, al nesso degli innocenti scherzi di ogni pasto. Le prime confidenze, i primi affanni, i giorni delle giostre, i suoi disegni, le corse senza schemi e le risate concerto delle mie giornate vuote.
Ma se per ogni bianco, esiste un nero, torna anche il memo del passato oscuro, quello che ha visto lacrime brillare per l' incapacità nel moderare. E torna il desiderio di un suo aiuto, quello che già le chiesi nel passato, perché non accadesse che il suo mondo restasse estraneo al mio "io" superato.
E passo dopo passo, il corridoio, in mezzo ai due fantasmi dei parenti, verso il traguardo della nostra corsa, ci offre i nostri ultimi momenti. S' intreccian dubbi e timide orazioni che sovrappongono gli atti alle intenzioni, che se han ricusa l' arte del mentire non hanno eccelso neppure per spiegare!
No, non accamperò fragili scuse, non userò novelli dardi a mia discolpa. Chiudo la porta su questo passato 'ché non si può celare dietro a un dito. Oggi prevale il suo sorriso ardente e quest' unico e autentico sigillo, voglio donare al resto della vita, ed abrogarne il minimo cipiglio.
Ciao figlia mia, un ciao senza rimpianto, perché son conscio che questo percorso mi ha reso onore, quale condottiero, verso il tuo desiderio, verso il tuo sogno. Ma se la vita pretende che i ricordi, giochino in altalena con l' oblio, sai, li incornicerò col tuo sorriso: e in quel disegno, mi nascondo anch' io.
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