Il Papa Ratzinger è stato invitato all'inaugurazione dell'anno accademico 2008 all'Università La Sapienza di Roma. In seguito alle proteste di 67 professori e alcuni studenti ha deciso di non andare. I professori e i loro studenti non hanno fiducia nella forza della scienza e della ragione,o, per lo meno, della forza della "loro" ragione, se hanno paura di un anziano Papa.
Nella nostra epoca non esiste più l'immenso potere spirituale e temporale dell'epoca del Papato, che avevano i predecessori di Papa Ratzinger in altri secoli.
Ora conta solo il suo prestigio e il suo carisma personale.
Dopo la protesta di sessantesette professori e dopo la mobilitazione di alcuni studenti, per motivi di sicurezza, Papa Ratzinger ha deciso di rinunciare all'invito dell'Università.
In questo suo atto prudente e saggio, si può anche leggere la sconfitta dell'Università La Sapienza, che si è messa alla pari del cardinale Bellarmino, ampiamente citato in questi giorni,
di altra epoca e storia, e un'umiliazione per gli studenti e i professori, promotori della violenta protesta, perché non poteva essere altro che violenta.
Vorrei anche aggiungere che mi è capitato di leggere su un prestigioso periodico un' interviste fatta a un ex terrorista chiaramente non pentito, intellettuale, borghese, fuori di prigione, ma al quale non si sarebbe dovuto dare voce, permettendogli di raccontare e giustificare l'assassinio da lui commesso per motivi ideologici.
Una nota poetica me l'ispira invece il vecchio e colto uomo di Chiesa, che immagino seduto al suo pianoforte a suonare le musiche del grande W.A. Mozart.
Elena Fiorentini