GANGS OF NEW YORK
Regia di Martin Scorsese
Interpreti: Leonardo Di Caprio, Cameron Diaz, Daniel Day-Lewis, Tobey Maguire (Le regole della casa del cidro), Liam Neeson (nel ruolo del padre di "Amsterdam Vallon")Gangs of New York
Dal Romanzo omonimo di Herbert Asbury
Oggi ho avuto l'occasione di vedere l'ultimo film con Leonardo di Caprio e Cameron Diaz e lo sconosciuto (a me) ma bravissimo Daniel Day-Lewis. Commenti sul film ve ne saranno tanti e credo positivi (il mio lo è sicuramente) per questo vorrei parlare di un'altro interprete importante del film: Cinecittà.
Questo teatro di posa che ha regalato dal 1937 la sua magia a tantissimi grandi come Fellini, Pasolini, Leone, Zeffirelli, Rossellini, Visconti, Antonioni e l'ultimo Benigni ed anche agli holliwoodiani come Francis Ford Coppola, Robert Wise e Terry Gilliam si è riproposto grazie soprattutto ad un illustre "dietro le quinte" : Dante Ferretti.
Quello che in una recente mostra a new york è stato definito "Il disegnatore di sogni" nel suo ruolo di Production Designer ha seguito lavori famosi come "Intervista con il vampiro" o "L'età dell'innocenza" ha, questa volta, con il regista Martin Scorsese saputo trarre ispirazione dal romanzo di Herbert Asbury ricostruendo perfettamente l'atmosfera della new york del 18esimo secolo.
Era dal tempo in cui Richard Burton ed Elizabeth Taylor in "Cleopatra" scalavano una artificiale valle del nilo che non venivano affrontati progetti di questa dimensione.. sono stati ricostruiti alcuni chilometri dell'antica New York e usate miliaia di comparse.
Un'altra curiosità che lega questo film al passato.. tra i produttori di questo c'e' anche un certo Alberto Grimaldi che forse pochi conoscono come l'inventore insieme a Sergio Leone dello "Spaghetti Western".. a lui dobbiamo film di successo come "Per un pugno di dollari" e la fortuna in questo genere di attori come Clint Eastwood, Lee Wallace e successivamente del nostro Franco Nero, per non parlare delle colonne sonore di Ennio Moricone e di Alessandro Alessandroni (il fischio e la chitarra de "Per un pugno di dollari")
Insomma.. quando guarderete questo film lasciatevi portare dal sogno e dalle immagini ricreate da questi illusionisti da fondali ma poco dopo la fine provate a riflettere su quanto sono stati bravi..
Un grosso grazie quindi a tutti quelli che hanno contribuito alla creazione di questo film ed al recupero di un nome storico ed importante per la cinematografia mondiale come Cinecittà
Ciao
Beppe Andrianò