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La leggenda di Aizac Inserita da Roberto Mahlab 13/11/2007
15:52:25
Un freddo pungente mi fece stringere le spalle verso la testa per meglio ripararmi nel loden blu, la sciarpa avvolta attorno al collo, un autunno invernale, opposto a quello dell'anno precedente, entrato nella cronaca meteorologica per le stranezze primaverili. Il vento gelido aveva scompigliato i cumuli di foglie cadute dagli alberi che durante la giornata gli addetti della municipalità avevano faticosamente e pazientemente raccolto e accatastato agli angoli delle vie, la natura dispettosa ne avera reso vano lo sforzo di un'intera giornata. Il buio della notte pareva intimidire i passanti frettolosi di tornare alle loro case per cena, camminavano proteggendosi dal gelo sotto il colonnato della via dei negozi del centro della metropoli.

...

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Rugiada del Mattino Inserita da luisa camponesco 09/11/2007
10:32:45

La vicenda narrata in questo racconto non è mai accaduta ma mi ha consentito di far volare il pensiero fra canyons, praterie e terre rosse dei nativi americani.

Rugiada del mattino

Non c’era vento quella notte, pareva che tutto si fosse fermato in attesa di qualcosa. In lontananza la sagoma di un coyote si stagliava contro la luna, il fiume scorreva lento e guizzi argentei increspavano l’acqua. Anche Falco Solitario attendeva, seduto fuori dalla tenda batteva un piede sulla terra rossa al ritmo della cantilena che accompagnava il travaglio della sua donna. Il grido della cive...

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LE VIOLETTE DELLA RENATA Inserita da cuocoligure 04/11/2007
16:46:31
LE VIOLETTE DELLA RENATA

Anche quest’anno non aveva voluto mancare all’appuntamento, nonostante il parere contrario del giovane medico.
Si era fatta coraggio ed era venuta fin quassù come faceva ormai tutti gli anni da ben cinquantatré anni.
Da quel giorno, quando le giunse la triste notizia portata dal Monaldi, non aveva mancato ad un solo appuntamento. E, non tutti gli anni erano stati facili, li ricordava tutti, uno per uno.
Quello del marzo del ’45, il primo, era stato il più tremendo.

Era salita, sconvolta, sul primo tram fino a Principe nella speranza di un treno per Arquata...

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LA FRETTA Inserita da zanin roberto 01/11/2007
00:14:44
LA FRETTA

I minuti scorrono veloci, l'auto mi fionda lontano, ho l'obbligo di arrivare in tempo al lavoro,di marcare il cartellino con puntualità, ma i punti nella patente di guida sono a rischio e allora alle accelerate nei lunghi vialoni, si susseguono frenate strategiche , nei punti che conosco a rischio polizia.
Fiorello alla radio, imita il presidente della Repubblica, rido divertito per la straordinaria somiglianza, mi concentro sull'orologio nel cruscotto e il responso è che oggi sono in grande anticipo sulla consueta tabella di marcia.
Una pioggerella fina e malinconica spruzza goccioline di pianto e il vapore sale tra le ruote e l'asfalto, nebulizzando micronebulose senza stelle, gli alberi si sono dorati e l'autunno non nasco...

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IN UN ATTIMO DI TARDO AUTUNNO Inserita da Capinera 29/10/2007
22:08:51

La fila che si era venuta a formare davanti alla porta di ingresso del reparto di medicina generale, si poté diradare solo all’ora esatta in cui erano consentite le visite agli ammalati, non un minuto prima e non uno dopo.
“Perfetti nella puntualità questi infermieri!”
Esclamò un visitatore con tono ironico.
“Se facessero tutto con questa precisione, potremmo considerarci veramente fortunati.”
Aggiunse un altro.
La piccola camera d’ospedale che ospitava solo due lettini contrassegnati con i numeri 24 e 25, era come invasa da una luce di un sole caldo che risplendeva quasi prepotente, nonostante il tardo autunno. Dirigendo lo sguardo ...

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La pelliccia di volpe Inserita da ophelja 22/10/2007
22:37:45

La pelliccia di volpe

“Scuola elementare “Principessa di Piemonte” “ era scritto in maiuscolo sul cartello inchiodato alla porta.
La scuola… Era un eufemismo letterario far assurgere quell’unica stanza a piano terra di un cadente palazzo del paese ad aula scolastica….ma , nei primi anni del secolo scorso, non si badava a quisquiglie come la luminosità degli ambienti, la pulizia, e – soprattutto, l’obbligatorietà dell’istruzione .
A quei tempi, infatti, erano pochi i genitori che decidevano di sottrarre i loro figli ai lavori dei campi e optare per una frequenza scolastica qualche volta discontinua e spesso solo l...

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Continuum Inserita da luisa camponesco 22/10/2007
17:43:28


Continuum

Il controllo sulla linea temporale doveva essere costante, ogni anomalia corretta tempestivamente. Così era stato deciso, ormai da millenni, dai membri del Consiglio dell’Agenzia Temporale.
La cupola sorgeva in una sorta di limbo fra due universi e il continuum, una spirale in movimento.
Una serie di schermi si aprivano sulle galassie mostrando varie realtà possibili.
- Orione è a posto ora controllo le Pleiadi – Xax era un agente molto solerte, come tutti del resto, consapevole che qualsiasi evento turbasse il continuum aveva come conseguenza il caos di tutto un quadrante. Da parecch...

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Giulia Inserita da Capinera 20/10/2007
22:00:36

I quadri appesi alle pareti raffiguravano in prevalenza marine e colline dei più svariati paesaggi toscani. Sulla tela Giulia stava osservando come rapita da chissà quali pensieri, tra il verde bruciacchiato dal sole, situato in alto proprio in vetta alla scogliera, si ergeva invalicabile il vecchio castello. Giù in basso circondate dagli scogli, la grande e la piccola spiaggia, colme di conchiglie e sassi levigate dal mare. I colori di un tramonto abulico inducevano però a pensare che lei in quel posto non c’era mai stata, e invece a Giulia quel luogo era molto familiare o meglio, lo era stato molto prima di andare ad abitare in quell...

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FERMATE IL FLAGELLO Inserita da zanin roberto 17/10/2007
21:16:18
FERMATE IL FLAGELLO

Lontani sono i tempi in cui Roma, avvertito imminente un pericolo, riuniva il senato e investiva di pieni poteri un generale che comandasse le legioni per respingere il nemico.
Siamo all'inizio dell'estate, il 21 giugno del 451 d.c. e l'impero romano d'occidente ha gli anni contati, tra 25 anni, cadrà l'ultimo imperatore Romolo Augustolo, nel 476 d.c.
L'arbitro dell'ennesima invasione barbarica è un magistri militum di origine danubiana, Ezio nato nella mesia inferiore e unico a difendere quello che restava di un impero ineguagliabile. Aveva il compito di fermare e annientare il dilagante e disastroso avanzare delle orde unne nelle Gallie, comandate dall'irrompente Attila.
Le legioni non sono più macchine da guerr...

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La gatta ladra Inserita da ophelja 13/10/2007
11:20:00



La gatta ladra

Il detto, complice una fortunata aria di Rossini, lo ha sempre ricordato:la gazza è ladra.

A parte le conseguenze giudiziarie che una tale gratuita affermazione potrebbe innescare, non ritenendosi - i ladri – degni della comunanza con le gazze, è solo il caso di ricordare che la categoria – quella dei ladri – è molto nutrita e annovera , oltre a bipedi di razza, anche la Felis cattus, quadrupede di grande eleganza ed agilità.
Nello specifico parliamo per quanti non hanno la sottotitolazion...

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La Montagna Oscura Inserita da luisa camponesco 03/10/2007
14:31:34


La montagna oscura

Tutte le sere la osservava dalla sua capanna, giù nella valle. Quante storie gli avevano narrato, alcune belle, altre terrificanti, fin da quando era molto piccolo e faceva i capricci. Spesso si addormentava coprendosi il capo con la folta pelliccia che gli faceva da coperta nelle notti d’inverno, pensando a draghi alati e, nelle sere estive, guardando il sole tramontare sognava di vivere straordinarie avventure.
- Olaf vieni! È ora di cena. – sulla porta di casa sua madre Irima lo attendeva, allora piantò il forcone nella paglia e si pulì le mani nei pantaloni.
Erano se...

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Dedicato a chi marcia per la democrazia Inserita da Roberto Mahlab 27/09/2007
22:25:24

"Dopotutto la vita non è altro che un invito a cena. Ho bussato, piano piano, quasi timoroso che qualcuno potesse sentirmi. Poi qualcuno ha aperto. Per favore fatemi sedere al vostro tavolo, non disturberò, lo prometto. Ascolterò tutto quello che direte e imparerò dalle vostre parole. E, se vorrete ascoltarmi, vi narrerò qualcosa anch'io.

Ma non ho trovato i colori per dipingere il mio mondo e qualcuno mi ha detto che non esiste e che, raccontandolo, ho turbato le sue certezze. Invece esiste. Ed io esco di nuovo da quella porta e troverò un altro tavolo e questa volta non dovrò più chiedere il permesso di sedermi, di ascoltare ...

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Scusi, dov'è la luna? Inserita da Roberto Mahlab 17/09/2007
18:06:56
Non mi ero accorto del passare del tempo, seduto sulla panchina al parco sotto i pini una sera di fine estate e il buio era calato all'improvviso, proprio non riuscivo più a distinguere le lettere e, sospirando, dovetti decidermi a tornare a casa. La mente impegnata a pensare a quanto avevo letto e le mani tenevano stretti al petto i due libri che mi ero portato dietro, "La rivolta di Atlantide" di Ayn Rand e il volume di vignette di politica internazionale dei disegnatori americani Cox&Forkum. Camminavo senza accorgermi della distanza che stavo percorrendo, mi era venuta fame, mi sarei fermato alla pasticceria e avrei comprato un sacchetto delle loro deliziose pizzette, all'incrocio il semaforo era rosso, intravidi un'auto che proveniva d...

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L'AMBULATORIO MEDICO Inserita da zanin roberto 12/09/2007
20:39:36
L'AMBULATORIO MEDICO

Il giorno si era caratterizzato per una calura afosa e il sole dava fastidio, mentre l'ombra ingannava un ristoro mai completo, l'umidità si insinuava ovunque, tutto appiccicava , tutto si attaccava per disperdersi noioso, in questa atmosfera il mio mal di gola estremo, il pulsare doloroso della testa, l'intontimento dovuto ad una debolezza conseguenza della infezione batterica, certo contribuiva a rendermi quelle ore da incubo.
Arrivai dietro al campanile del Santuario della Madonna delle Grazie, puntuale, alle 17,00, salii le scale dell'abitato accostato alla chiesa e mi ritrovai in un lungo corridoio che si allargava nel mezzo, in una saletta d'attesa, lì c'era l'ambulatorio del medico che sostituiva per ferie, i...

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Savana Inserita da luisa camponesco 11/09/2007
16:27:29


Savana

Aveva fame, levò le fauci al cielo, mentre la luna occhieggiava fra i rami, poi si accucciò nell’ attesa del giorno…. nell’ attesa di cacciare.

°°°°

Il motore della jeep tardava ad avviarsi, Roy imprecava, mentre il suo cane, Tobia, abbaiava furiosamente. La tenuta di Mopipi era solo a poche miglia, pensava già di raggiungerla a piedi quando l’auto si mise in moto. Sollevato riprese il viaggio sobbalzando sulla pista in terra battuta, in lontananza un gruppo di zebre galoppava in direzione del lago Xau.
Apparvero le prime capanne, alcune disabitate altre o...

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