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Notizie | Cerca Notizia | |||||
Ordinanza relativa agli eventi atmosferici | Inserita da Portavox | 21/12/2009 23:55:26 |
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A seguito delle copiose nevicate che hanno sepolto il continente e l'isola di Concerto di Sogni, la giunta golpista di Concerto City ha emesso la seguente ordinanza : - gli abinontanti dell'isola sono invitati a spalare la neve dagli ingressi delle loro mail box |
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Lavoro di giorno, lavoro di notte | Inserita da Roberto Mahlab | 19/12/2009 18:04:14 |
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"Volevo ringraziarvi con tutto il cuore, specialmente per le arance e i pompelmi Jaffa da Israele, sapete quanto ci tengo". "...pompelmi? veramente non saprei... oh, si riferisce al pacchetto che le abbiamo mandato?... si figuri, è nostro piacere dopo tutto il lavoro che ci ha affidato durante l'anno". Ero al telefono con il mio spedizioniere di Genova, poco prima un corriere espresso mi aveva consegnato una cassa, "è dallo spedizioniere di Genova", mi aveva informato il fattorino. |
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Integrazione | Inserita da Dounia Ettaib | 10/12/2009 16:07:03 |
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Integrazione. In questi ultimi anni sento spesso questo termine, ovunque vada. Durante alcuni dibattiti dove ho avuto l’onore di confrontarmi spesso mi capitava di sentire la parola integrazione pronunciata con molta timidezza, non dimenticherò mai in un convegno mentre parlavo di vera integrazione, un altro relatore mi interruppe dicendomi che la vera integrazione non significa che gli immigrati debbano assimilare la nostra cultura; rimasi perplessa a questa affermazione e pensai al momento della mia immigrazione in Italia, un mese prima di partire per l’Italia chiesi a mia madre: “mamma secondo te, come farò a diventare italiana? Imparerò la lingua, la storia e poi cosa dovrò fare ancora?”. Mia madre mi rispose : “ mangerai tutti i gi... |
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LA GIOIA DI UN LONTANO MATTINO | Inserita da zanin roberto | 23/10/2009 21:09:22 |
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Il pallone era un gioco che appassionava e ci prendeva tutto l'entusiasmo possibile di ragazzo, noi ci trovavamo tutti i pomeriggi a fare la partitella in quel campo sportivo di via Rogge, dove gli alti platani proiettavano la loro ombra conica, in un terreno duro,sassoso,a zolle che non lasciava mai un rimbalzo uguale. Era il nostro tempio, l'arena di quell'iniziazione che ti consentiva rispetto e considerazione da parte dei compagni, chi se la cavava con i piedi veniva perdonato se usava poco la testa, in una specie di riscatto sociale, in anni in cui evadere dalla quotidianità era cercare di stupire nel mondo dello sport,accessibile. I quattordici anni ci vedevano schierati in categorie giovanili che venivano seguite la domenica mattina... |
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Il nido delle folaghe | Inserita da luisa camponesco | 21/10/2009 11:28:32 |
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Rosaria era felice quel giorno come può esserlo una ragazza di diciotto anni, sarebbe tornata a casa dai genitori e dalla sorella; non li vedeva da oltre un anno. La guerra rendeva difficili gli spostamenti. Il servizio postale inaffidabile; sottoposte a censu... |
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La scala nel buio/Angelica Calò Livne a Milano | Inserita da Roberto Mahlab | 19/10/2009 17:48:21 |
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Angelica Calò Livne ha impiegato dodici minuti per affascinare il primo gruppo di ragazzi, quattro in meno per farsi abbracciare dal secondo gruppo. "Mi chiamo Angelica e anche Edna, sono nata a Roma e vivo nel kibbutz di Sasa, in Galilea, in Israele...." In occasione del corso intitolato "Una cultura in tante culture", la scorsa settimana decine di ragazzi seduti nell'aula milanese dell'Istituto Professionale Marignoni-Polo, si chiedevano chi fosse Angelica, perchè mai dovessero essere lì ad ascoltare una sconosciuta al posto delle usuali ore di lezione. "Nel kibbutz vivono quattrocento persone, la cassa è in comune e il direttore della fabbrica riceve tanto quanto il gestore della lavanderia.." Alcuni sguardi incuriositi si levano... |
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Le navi di Davide | Inserita da Roberto Mahlab | 06/10/2009 14:44:07 |
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Questa è una favola, ma è anche una storia vera. Ed è' una storia vera perchè è una favola ebraica. E' una favola ebraica perchè nasce da una angoscia ed è una storia vera perchè per superare l'angoscia talvolta gli ebrei si ingegnano a creare un mondo in cui favola e realtà giungono a coincidere. Accadde che per ragioni imperscrutabili e misteri dell'animo umano e di vite parallele, scompariva ogni occasione di rispettare una promessa fatta ad un bambino, portargli delle navi di legno e, per questo, settimana dopo settimana, la mia angoscia cresceva e quel mondo per un lungo attimo così vicino si era allontanato al di là della sempre più fitta e silenziosa oscurità. All'improvviso immaginai di costruire una scala nel buio e la vice... |
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Kabul 17/09/2009 - Preghiera del paracadutista | Inserita da Morgana | 21/09/2009 11:26:50 |
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Vicini alle famiglie dei sei paracadutisti caduti nell'attentato del 17 settembre del 2009. Tenente Antonio Fortunato, nato a Lagonegro (Potenza), classe 1974, in forza al 186° Reggimento Paracadutisti "Folgore"; Sergente Maggiore Roberto Valente, nato a Napoli, classe 1972, in forza al 187° Reggimento Paracadutisti "Folgore"; 1° Caporal Maggiore Matteo Mureddu, nato a Oristano, classe 1983, in forza al 186° Reggimento Paracadutisti "Folgore"; 1° Caporal Maggiore Giandomenico Pistonami, nato a Orvieto (Perugia), classe 1983, in forza al 186° Reggimento Paracadutisti "Folgore"; 1° Caporal Maggiore Massimiliano Randino, nato a Pagani (Salerno), classe 1977, in forza al 183° Reggimento Paracadutisti "Nembo"; 1° Caporal Maggio... |
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Storie dal bosco incantato - La casa degli gnomi | Inserita da luisa camponesco | 20/09/2009 13:56:29 |
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Una nebbiolina leggera ovattava il sottobosco rendendo lucide le foglie delle felci. Aghi di pino e muschio ricoprivano il terreno mentre funghi odorosi facevano capolino fra le radici degli alberi. |
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Corsia 128 | Inserita da luisa camponesco | 10/09/2009 19:36:47 |
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Era sempre così all’inizio della notte, l’aria immobile; tutto era immobile, lo sapeva bene, lui, George Peer… accadeva sempre qualcosa quand’era di turno nella corsia 128.
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My way | Inserita da Dounia Ettaib | 02/09/2009 16:01:40 |
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"Viva Israele", molti di voi ricordano il libro di Magdi Allam, io in particolare mi ricordo il giorno della sua presentazione a Milano, ebbi l'onore di copresentarlo. Quando il caro Magdi mi chiese di copresentarlo, ero talmente emozionata che non esistai neanche per un istante e dissi subito sì, dalla gioia chiamai un carissimo amico ebreo e glielo comunicai, non dimenticherò mai la sua risposta : " bene ci sarò anch'io, ma tu dovevi stare attenta e devi stare attenta", rimasi in silenzio per alcuni secondi, e gli dissi " sono troppo felice, la verità trionfa sempre!". Vi confesso che a tutt'oggi non riesco a capire moltissime persone che mi stanno accanto, amici conoscenti, colleghi e spesso anche persone estranee, tutti mi giudicano... |
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Lady D | Inserita da Dounia Ettaib | 27/08/2009 12:35:45 |
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D come donna, D come donare, D come Diana. Lady Diana per me era un dono splendido per il mondo, per la prima volta una Donna ha fatto capire al mondo intero che i soldi non fanno la felicità, finalmente il mondo ha capito quanto una donna può soffrire per amore, il mondo intero ha assistito alla sua solitudine, Diana ha detto al mondo che anche le principesse piangono, anche le principesse sono donne che soffrono. Da bambina ero cresciuta nel mito della principessa Diana, ero ammirata dal suo coraggio, dal suo altruismo e dalla sua naturalezza, la sua sofferenza l'aveva portata ad avvicinarsi ai veri sofferenti, la sua sensibilità l'aiutava a dar conforto a chi soffriva, vedendola impegnata all'età di 14 anni mi ero promessa che l'avrei ... |
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Le onde e il tempo | Inserita da Roberto Mahlab | 02/08/2009 17:33:25 |
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Tu eri seduta sulla scogliera, a guardare il mare e io ti ho tirato per le mani, verso la spiaggia, per mostrarti un altro mare, come se il tuo non fosse nulla, come se le sue onde potessero arrivare a riva senza tempo. Ma il tuo mare Tu devi poter rimanere seduta in pace Ci sono arrivato poco a poco, Per essere vicini, |
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Lexus man | Inserita da Roberto Mahlab | 17/07/2009 21:10:02 |
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"Da solo?”, avevo appena chiesto alla mia segretaria e braccio destro e sinistro e mente pensante, riferendomi ad un appuntamento che mi aveva fissato la direzione della fiera per la scelta dello stand. O fu per la mia espressione desolata, o fu perché anche lei era ben conscia che, se avessi scelto da solo, come minimo i miei clienti avrebbero visitato per la prima volta in vita loro uno stand a testa in giù, fatto sta che per fortuna mi disse :”ok, vai a prendere la macchina dal garage, ti accompagno, ci vediamo giù”. |
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Leggere è cibo per la mente: Passaparola | Inserita da Admin | 13/07/2009 19:11:25 |
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