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Remember Nassiriya : Appendete una bandiera ai vostri monitor Concert of the World: English Version



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La palestra del diavolo Inserita da Roberto Mahlab 17/04/2006
09:12:23
Nei giorni di festa vado in palestra al mattino e sovente arrivo in anticipo insieme ad altri soci e amici, mesi di sollevamenti di impressionanti manubri e bilanceri cementano i rapporti più curiosi e interessanti, presto la passione per una muscolatura alla Schwarzenegger spinge ad aprire il proprio animo e a condividere le riflessioni più ampie, dalle ricette della torta al cioccolato alle profonde considerazioni sugli avvincenti argomenti che condizionano la vita umana.

Seduti sui divani dell’ingresso in attesa dell’apertura del centro sportivo, il mio amico mi raccontava con tono appassionato delle conferenze sulla religione cattolica che frequentava regolarmente, mi spiegava come fosse necessario per un essere umano chi...

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Un milione d'anni fa Inserita da luisa camponesco 13/04/2006
20:30:35

Un milione d’anni fa

La nebbia densa mescolata a vapore sulfureo che fuoriusciva dalla terra avvolgeva la foresta e rendeva brillanti le enormi foglie. Un gruppo di sauri brucava l’erba più tenera, la terra tremò i sauri si misero a correre verso l’interno del territorio, mentre un vulcano esplodeva.
La nube piroclastica viaggiava a velocità incredibile, al suo passaggio ingoiava intere foreste ed oscurava il sole. L’aria infuocata e irrespirabile, i sauri rimasero sommersi dal materiale solido.
Poi com’era cominciato tutto finì. Qualche sbuffo di vapore fuoriuscì dalle ...

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La sottile linea Inserita da luisa camponesco 04/04/2006
17:53:00

La sottile linea

Ci sono sogni che non sono sogni, momenti in cui si attraversa quella sottile linea che divide l’immaginario dal reale per trovarsi in un mondo sconosciuto dove i pensieri divengono concreti e tutto ciò che è assurdo appare ovvio.

La serata si annunciava noiosa, le cose dette e ridette, ed io sempre più infastidita. Guardavo in continuazione l’orologio, le lancette parevano immobili.
- Hai forse un appuntamento? – mi chiesero
- Perché ? – risposi
- Guardi l’orologio ogni tre secondi.
-Scusate ma stasera mi sento strana se per voi non è un problema io andrei a casa a ste...

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Un racconto tra due titoli Inserita da Roberto Mahlab 26/03/2006
22:29:12
Mi sveglio ed è domenica mattina, il giorno dell'allenamento in palestra. Stanotte è scattata l'ora legale primaverile e, prima di uscire, sposto le lancette del mio orologio da polso un giro avanti ma, come succede ogni anno, non mi ricordo più il punto preciso di partenza, così posiziono la lancetta dei minuti un pò a naso.

Un sospiro di sollievo alla fermata dell'autobus, non si vede all'orizzonte il mezzo che mi è necessario per arrivare al centro della città, ho tutto il tempo per passare all'edicola distante pochi metri, la giornalaia è una ragazza simpaticissima dai dolci occhi di cerbiatto e mi accoglie, come al solito, con un allegro saluto, da quando l'ho tirata su di morale perchè un automobilista indisciplinato aveva parchegg...

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VENERDI 17 Inserita da zanin roberto 23/03/2006
23:48:18
VENERDI 17

L'ingresso dell'azienda era vetrato, una bella luce primaverile innondava il lineolum verde bottiglia, un leggero odore di cloro ricordava le pulizie avvenute la sera prima, uno stretto corridoio semibuio introduceva agli uffici commerciali.
Il venerdi si portava appresso tutta la stanchezza lavorativa della settimana, ma anche l'aspettativa di un week end finalmente sgombro dalla routine impiegatizia, con la grande probabilità di ottenere divertimento e forse riposo.
L'impiegata, bene in carne, scese con uno sbadiglio fuggevole dalla sua automobile, trascinò le gambe lungo il grigio marciapiede, entrò nella palazzina, subito sospirò profondamente, lo squillo del telefono irritante proveniva dalla sua scrivania.
Alzò gli oc...

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Uno sguardo sul ponte Inserita da luisa camponesco 20/03/2006
07:56:54

Uno sguardo sul ponte

Il vento del mattino si insinuava fra le fronde del vecchio albero, nessuno sapeva quanti anni avesse, ma dovevano essere davvero molti.
Sulla sponda del fiume, aveva veduto giorni nascere, tramonti e gente, con abiti di foggia diversa, si era seduta all’ombra delle sue foglie.
Uno scricchiolio e mosse i suoi rami verso il ponte.
- Ciao vecchio mio ti sei destato?
- Non ho riposato molto stanotte, il figlio del mugnaio ha camminato in continuazione e sai bene le mie assi non sono più quelle di una volta.
- Il figlio del mugnaio hai detto?
- Proprio lui!
- Il suo bisnonno ha dis...

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IL CONTAGIO Inserita da zanin roberto 10/03/2006
23:45:06
IL CONTAGIO

La laguna era immersa nella prima nebbiolina mattutina, i gabbiani volavano di isolotto in isolotto, posandosi in mezzo alle fitte cannete, la luce irreale scioglieva il segreto d'una notte ancora gelida ma ormai votata al cambio.
Le chiazze di mare si vestivano di fanghi e alghe improvvise, poi come in un teatro,lo scenario di fondo cambiò, il sole forzò con il suo calore l'impenetrabile coltre lattiginosa e l'azzurro del cielo soppiantò il grigio delle condense, il profumo arboreo pervase l'atmosfera e la natura si mostrò in tutto il suo splendore.
Una barca avanzava lenta, con impaccio, una scia che disegnava curve e serpentine dolci, il remo sinistro a tuffarsi mentre il destro riemergeva e il rumore dei colpi in acqua ...

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Il canto di Selim Inserita da luisa camponesco 10/03/2006
15:26:37

Il canto di Selim

Kabel era da poco tramontato e nel castello la vita si ridestava, i servi accorrevano a preparare il pasto del mattino dei Signori e già il profumo del tè di sucre si diffondeva nell’aria.
Selim si stirò le membra e si recò sul balcone per cantare il suo inno al giorno nascente.
La sua voce melodiosa raggiunse anche la valle e gli abitanti si fermarono ad ascoltarla. Ogni giorno una canzone nuova, persino le fronde degli alberi di Kum rimanevano immobili resistendo agli aliti del vento.
- Ascoltate gente! Questo è l’ultimo canto!
Apparve dal nulla, appoggiata ad un no...

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Saal il cioccolataio Inserita da Cri 04/03/2006
14:22:10
In un tempo che non esiste più, in un paese ai confini del mondo abitava un giovane uomo di nome Saal. Questi era il figlio del borgomastro del villaggio e, come tale, veniva trattato con molto riguardo e rispetto da tutta la popolazione. I genitori di Saal avevano sempre pensato che il loro figliolo sarebbe diventato un giorno borgomastro come suo padre e suo nonno prima di lui e lo avevano cresciuto insegnandogli la rettitudine e l’equità, le due grandi doti per governare un popolo. Saal in effetti non aveva mai pensato che il suo futuro potesse essere diverso e si impegnava a seguire le orme del padre. Nulla lasciava presagire che il destino stava per soffiare il vento del cambiamento proprio su quel villaggio ed addirittura propri...

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Il volo dell'aquila Inserita da luisa camponesco 24/02/2006
12:18:18

Il volo dell’aquila

Il sole, sorgendo, illuminava il sentiero dei navahos. Ombre fantastiche si allungavano fra i pinnacoli del Bryce Canyon, alle 6 del mattino l’aria era fresca anche in piena estate, uno scoiattolo scomparve fra i rami di un albero e in lontananza un cerbiatto brucava l’erba umida. Sembrava di vivere nella foresta incantata e agli occhi di un bambino di 10 anni tutto sembrava possibile.
Con un fucile di legno intagliato dal padre, Jeremy si avventurò sul sentiero, provava un senso di libertà incredibile, finalmente solo a godersi quella vacanza in mezzo alla natura. Ap...

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Editoriale - 10, 100, 1000 petali di fiori Inserita da Roberto Mahlab 19/02/2006
14:22:37

Roma, 18 febbraio 2006, bruciata in piazza la bandiera di Israele (foto Corriere della Sera).
Un raduno di anziani nostalgici delle ss hitleriane? No, un corteo a cui hanno aderito esponenti del Partito dei Comunisti Italiani, dei Verdi, dei Cobas, di Rifondazione Comunista.

A pochi giorni dalla commemorazione della giornata della Memoria della Shoà, mentre i capi di Hamas dichiarano :"berremo il sangue degli ebrei", mentre il leader iraniano Ahmadinejad minaccia di genocidio nucleare Israele e nega l'Olocausto.

Dallo stesso corteo si levano le grida :"10, 100, 1000 Nassirya", mentre i nostri soldati hanno contribuito alla liberazion...

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La bottega dell'antiquario Inserita da luisa camponesco 08/02/2006
15:49:02

La bottega dell’antiquario

Adam Wesley aprì, alle nove in punto, il negozio situato nel quartiere di Chelsea sulla 25esima. Lo faceva da 30 anni e prima di lui lo avevano fatto suo padre e suo nonno.
Sempre gli stessi gesti ripetuti nella medesima sequenza, un’occhiata alla strada, un saluto con la mano al venditore di hot dog e poi appendere in bella vista il cartello con scritto:

OPEN SEVEN DAYS

Accese tutte le luci, per dare più effetto ai pezzi esposti, alcuni davvero pregevoli. Da quando era iniziata questa attività, la sua famiglia aveva fatto parecchia...

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LA VERITA' E' FIGLIA DEL TEMPO Inserita da zanin roberto 05/02/2006
21:04:09
LA VERITA' E' FIGLIA DEL TEMPO

Il sole era già alto ma il freddo non mollava la sua morsa,un paio di neri merli continuavano a rimestare la terra in cerca di vermi da mangiare, l'uomo pensieroso si lisciò la barba con una lentezza accativante. Una studentessa di archeologia si soffiava le mani per scaldare le dita intirizzite, aveva appena finito di schizzare su carta, il rilievo di quella pietra tombale che faceva da coperchio ad un sarcofago arcaico,rinvenuto adiacente al duomo romanico di San Andrea.
L'avevano disotterrato da pochi giorni ma non l'avevano ancora aperto. Il dottor Zaino aveva studiato per molti anni il periodo storico del basso medioevo, ma non aveva mai realizzato una scoperta che valesse la prima pagina. Il duomo er...

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Neruda Inserita da July 04/02/2006
15:36:07

Neruda

Tutto si sarebbe aspettata quel giorno, ma non di trovare quella bottiglia lì.
Giaceva lì, ferma sul litorale, semisepolta dalla sabbia dura e fredda, ignara del contorno del mare che si allungava, in un orletto bianco di schiuma, sino a pochi centimetri da lei.
Con le pareti trasparenti appannate e sporche di renna, che lasciavano intravedere le fattezze di una pagina di quaderno arrotolata al suo interno, faceva pensare all’immagine di un vecchio racconto dei libri dell’infanzia. Era chiusa da un tappo rosso di gomma, deteriorato dalle intemperie e dalla notte.
Rachele si era fermata apposta per osservarla, interrompendo la cors...

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Il barman si racconta Inserita da Renato Attolini 02/02/2006
18:05:07
Definirlo “Bar” forse è un terminologia impropria. E' qualcosa di più o forse di meno, sicuramente di diverso da quei locali comunemente definiti in questo modo. E’ tavola calda, pizzeria, mini-discoteca, c’è un po’ di tutto insomma. Lo si può trovare a Guanabo, Ciudad de la Habana, nei pressi della spiaggia di Santa Maria, playa del Este, Cuba e rappresenta il sogno di tutta la mia vita.
Alle soglie della pensione, infatti, ho abbandonato il mio paese, il mio lavoro, tutto ciò che avevo per trasferirmi definitivamente in questo luogo. Addio per sempre allo stress da metropoli, ai programmi spazzatura della TV, alla gente acida, aggressiva pronta a sbranarti per una precedenza non data, per una percentuale infinitesimale d’interesse su un’...

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