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Il pesciolino ed il pellicano Inserita da riccardo resconi 28/03/2009
17:53:05

Il pesciolino ed il pellicano

La baia di Kigerland era situata a Nord della Norvegia.
Abito qui da tanti di quegli anni che non ricordo neanche quanti ne sono passati.
Il mio mestiere e’ il pescatore, come la stragrande maggioranza delle gente di qui.
Ho una piccola barca che riesce a dare sostentamento a me e alla mia famiglia.
Non chiedo tanto dalla vita, solo la forza ogni mattina di scendere in mare e ritornare dai miei familiari con le stive piene di fresco pesce, da poter vendere al mercato all’ingrosso.
Quell’inverno però avevo bisogno di una mano di qualcuno.
Dovevo aumentare il pescaggio.
Esigenze economiche lo richiedevano.
Trovai un giovane aiutante di nome Eric, che si rese disponi...

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I commandos della redazione Inserita da Gabriella Cuscinà 26/03/2009
13:13:08
“I commandos della redazione”

I commandos della redazione avevano ricevuto l’ordine di sostituire la pagina di un racconto dove si parlava di politica. Vi erano delle pericolose rivelazioni che la prudenza consigliava non far comparire nel portale. Come da istruzioni, i commandos erano tornati alla base e nessuno sul momento si era reso conto del colpo di mano. Le forze di sicurezza, rapide e determinate, assicuravano di non aver lasciato testimoni. Adesso tutto era in ordine e non c’era più nulla da temere poiché i servizi agivano sempre con molta efficacia. Le pericolose rivelazioni erano queste:
Alla caduta del regime comunista, l’Unione Sovietica aveva bloccato i fondi che elargiva a piene mani ai partiti comunisti di tutto il mo...

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Il té alle cinque Inserita da luisa camponesco 17/03/2009
12:59:36


Il tè alle cinque

Il pergolato del cottage di Margareth Lindon era un’esplosione di glicine profumato; in lontananza il Trent scorreva tranquillo, uno scoiattolo dal pelo rosso corse su per il tronco del pino per scomparire fra i rami. Margareth guardò la pendola che segnava le quattro e venti, posò la tovaglietta che stava ricamando e chiamò Betty.
- La torta di mirtilli è quasi pronta, i biscotti d’avena sono già nel vassoio. – le rispose dalla cucina
- Bene Betty, io preparo la tavola.
Al lunedì il tè era riservato a Rose moglie del pastore, ad Arline sorella nubile del farmacista e alle sue ami...

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GIULIO CESARE E L'AZZARDO DI ALESIA Inserita da zanin roberto 05/03/2009
00:11:42
CESARE VINCE LA GALLIA

L'alba luminosa si apriva sulla Gallia, in quel caldo settembre del 52 a.c., i due fiumi l'Aze e l'Azerain che lambivano il colle dove si ergeva la capitale dei Mandubi, Alesia, scorrevano placidi, gorgogliando acque pure e limpide, arterie cosi essenziali a mantenere vivi e impenetrabili i boschi tutt'intorno. Sacri luoghi, dove i druidi identificavano grosse querce e ne facevano tempio per i loro riti propiziatori, genti che si opponevano all'inarrestabile penetrazione romana, della prima potenza militare del Mar Mediterraneo, che aveva sconfitto i potenti Cartaginesi e che si apprestava a soffocare la libertà di quelle terre divise tra le tante rissose nazioni galliche. Il colpo d'occhio era impressionante, la c...

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U’ cuntastorie (Il cantastorie) Inserita da riccardo resconi 04/03/2009
18:12:13
U’ cuntastorie (Il cantastorie)


Il rumore delle cicale era assordante.
Immersi nella campagna di Noto,tra vecchi casolari di campagna abbandonati e distese infinite di campi di granoturco,il cui giallo faceva sembrava tutto più luminoso ,noi ragazzi eravamo appollaiati su un vecchio muretto a secco,quasi confusi con la natura.
Da li a gambe penzoloni,incuranti del caldo e sopraffatti dalla noia,impegnavamo il tempo a tirar sassi contro alcuni vetri di finestre, ormai consumate dal tempo.
La scuola era da poco finita e trascorrere le giornate , era cosa assai impegnativa.
Qualche volta ,si andava al fiume Cassibile che scorreva a nord del paese.
Da lì, ci si tuffava nelle varie anse che si creavano,con indosso solo un pai...

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Urubamba Inserita da luisa camponesco 25/02/2009
18:11:49


Urubamba


Il guerriero correva, i suoi piedi quasi non toccavano il terreno. Il condor volava alto e lanciava il suo grido. No, lui non poteva fermarsi. Da giorni masticava solo foglie di coca e beveva l’acqua di torrente. Aveva percorso tutta la costa dopo aver lasciato la valle di Moche, aveva qualcosa di prezioso da portare in un luogo sicuro, più prezioso della sua stessa vita.
Guerrieri chancay lo aveva inseguito, ma lui si era nascosto dentro una huaca ancora vuota. Aveva tremato per il freddo e per il timore d’essere catturato e perdere il suo tesoro.
La meta ancora lontana e ad ogni pas...

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La vocazione disattesa Inserita da ophelja 19/02/2009
21:45:19

La vocazione disattesa

La maestra elementare di Pizzoalto, un paese che solo per un eufemismo poteva essere così definito, si chiamava Maria e aveva un sorriso stampato sul bel viso rotondo e pacioso, circondato da una corona di capelli castani ondulati.

“Oggi scriverò una frase alla lavagna” disse sorridendo ai suoi alunni che l’amavano come la loro mamma.
“Cera. Una volta.....”, scrisse sulla lavagna della classe V^ B.

Nessuno dei venti bambini aveva colto la leggera titubanza della mano di Maria e il conseguente stridio del gesso sulla lavagna, quando la voce di Sandrino: “ma è sba...

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I germogli di Tu Bishvat Inserita da Roberto Mahlab 15/02/2009
21:26:42
E' trascorso un mese da Papà e domenica il rabbino ha tenuto una commemorazione, a casa di mia sorella alle quattro e mezza di pomeriggio era tutto pronto per ricevere gli ospiti, se gli uomini fossero stati almeno dieci, ci sarebbe stato Minian, il numero minimo per leggere Minchà, la preghiera del pomeriggio. Una sola amica era arrivata in anticipo e sospirava il suo timore che non venisse nessuno, era Tu Bishvat, il quindici del mese di Shevat del calendario lunare, la festa del cambio di stagione e gli amici certo si stavano preparando per andare alla caratteristica cena.

Un minuto dopo le quattro e trenta arrivò il rabbino, giovane e con la lunga barba bianca, si sedette insieme a noi sul divano e ci diss...

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LE MASCHERE Inserita da zanin roberto 09/02/2009
21:46:13
LE VOCI DEL CARNEVALE

Il silenzio era appena ritornato, l'eco degli applausi s'era perso nel teatro, gli spettatori frettolosi avevano guadagnato l'uscita, dove una leggera nevicciola cadeva quasi timida e impacciata, la mezzanotte dominava il stanco spegnersi della città.
Sentivo il mio cuore ritmare cadenzato e una frotta di pensieri si arginavano a malapena, camminavo solitario fino a raggiungere il palcoscenico, mi fermai al centro del proscenio per dominare la platea, deboli luci esterne rimbalzavano ad illuminare un pò lo spazio intorno, mi girai soddisfatto di aver avuto un attimo di centralità, uscii lateralmente nelle quinte e girovagai assorto. Mi sarebbe piaciuto recitare quel bel testo, metafisico, Primo Amore, ma non incont...

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Il Vascello Volante Inserita da luisa camponesco 08/02/2009
11:12:16


Il vascello volante

Racconto (un po’ pazzo) di un viaggio impossibile

Il vecchio accanto al fuoco ravvivava le braci con il mantice. Fuori la bufera spazzava le strade del villaggio e il vento faceva vibrare i vetri della casetta. Nessuno ricordava una pioggia così intensa, nessuno tranne lui, Jacob.
Lo chiamavano il matto per le storie che raccontava e per i luoghi fantastici che diceva di aver visto. Solo i più piccini lo stavano ad ascoltare con le boccucce spalancate nel udire tutte quelle meraviglie.
Si, matto, ma matto non lo era, ma a pensarci bene era difficil...

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IL DOTTORE G. Inserita da zanin roberto 20/01/2009
22:09:32
ERA IL MIO DOTTORE

Spalle larghe, voce profonda, il camice bianco chiuso sul primo bottone, alla Pasteur, "il dottore" seguiva la lunga fila dei bambini di otto anni che venivano vaccinati contro la poliomielite, con il preparato Sabin. Lo zuccherino era un espediente che funzionava, ognuno di noi bambini temeva l'ambulatorio che era di norma luogo di siringhe, clisteri e invece quello era un appuntamento davvero ghiotto, il medico consultava da dietro grandi occhiali dalle spesse lenti una lista lunga e incompleta. Incuteva, in quei primi anni sessanta, il timore reverenziale di un severo superiore, burbero e umorale, ma che sapeva alternare battute allegre ad un incedere gutturale della voce.
- " Tu,...come ti chiami ?" - chiedeva au...

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L'Isola delle Foche Inserita da luisa camponesco 12/01/2009
13:12:39

Isola delle foche

La Berit, dopo aver lasciato Capo Morris alle prime luci dell’alba ora fendeva le acque gelide del Mar di Groenlandia in direzione delle isole Svalbard. Era un peschereccio rimodernato e attrezzato per lo studio della fauna marina, Harald Berghatt, biologo, studiava la carta nautica, vicino a lui l’amico Andreas osservava il monitor collegato ad un telecamera subacquea posta sotto la chiglia dell’imbarcazione. L’equipaggio era composto da altre cinque persone tra cui Helga esperta in meteorologia, Gunnar Stoffer medico. Einar Milton capitano, Lars Kjellson il suo vice ed in...

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Anche la neve per Te Inserita da Roberto Mahlab 06/01/2009
17:13:33

"Nevica Roberto?"
Ti sei avvicinato alla finestra e mi hai appena chiesto
E Tu mi hai insegnato ad amarla, la neve
L'attendevi

"Stai attento Roberto", mi dicevi
Perchè vagasti fatalista per le strade di Bagdad
Ebreo inseguito dai carnefici senza sapere se saresti tornato
Volevi che imparassi ad avere paura, ma ad essere curioso lo stesso
rispettando il timore, ma sconfiggendolo

"Quando hai ragione, parla Roberto", mi hai sempre ricordato
E quante volte Ti ho ascoltato nei viaggi
In nazioni e continenti
Quando avevi ragione, parlavi fino a convincere e spiegare, incantando

"Ricorda che il segreto per vincere è l'onestà",...

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Triste annuncio Inserita da Admin 04/01/2009
18:55:01
Abbiamo saputo oggi che una persona stupenda ci ha lasciati.
Un pensiero ed una carezza e che la sua luce sia sempre su di noi.
Beppe


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Fantasia meneghina Inserita da Elena Fiorentini 30/12/2008
11:09:12

Fantasia meneghina


Mi, ier sira hò mangià pocch, perché gh'avevi in cà pù nient. L'è stàa che seri adrè andà a fàa la spesa, quand hòo ciappà on scapùsc, sont borlada giò come on salàmm, gh'avevi la vesta sperlusciada,seri tutta bordegàda, me faseva mal el coo e i brasc domà a moeùv la roba del super, la mia man la s'era infortunada e hòo ciappà el fergiù...etciù...allora hòo fàa cont quel pocch che avevi in càa

El dì de Natal
Gh'avevi pocc de mangià
ma l'era roba fina,
el less
cont la mostarda,
el rostin...

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