Concerto di Sogni
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Da Ur al Nilo Inserita da Roberto Mahlab 07/09/2003
14:18:33
Il portone gia' era caratteristico, orientaleggiante, vetri offuscati con disegni tratti dalle Mille e una Notte, all'interno colonne bianche in stile moresco, pavimenti intarsiati, pareti ad archi con quadri dorati e dovunque rami di palma.

Il locale accoglieva quella sera un nutrito gruppo di abinontanti dell'isola di concerto di sogni, il proprietario e i camerieri provenivano dall'oriente arabo mediterraneo e ci invitarono a sedere ad un tavolo gia' riccamente imbandito di tipici antipasti a base di verdure e salse.
"Ntrid achil uschrab", mormoravo tra me e me, sorridendo di poter, se avessi voluto, parlare con loro in una lingua comune, i miei genitori ancora parlano a casa l'arabo degli ebrei del ghetto di Bagdad e a furia di asc...

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Il Tempio perduto Inserita da luisa camponesco 06/09/2003
20:45:36

L'uomo era immobile sulla sponda del grande fiume, la lancia in mano pronta a colpire, Max poco lontano osservava. Lui con la sua canna da pesca non aveva preso nulla dopo ore di attesa. Sconsolato pensava di tornare al campo e aprire una scatoletta, aveva promesso pesce fresco per cena , pazienza non era giornata. All'improvviso l'indigeno cominciò a muoversi lentamente poi la sua lancia saettò sotto il pelo dell'acqua, la ritirò con un enorme pesce.
Max provò una punta di invidia ma quello era un uomo della foresta, sapeva come vivere. Con sua sorpresa l'indigeno si diresse verso di lui con la sua bella preda arpionata e gliela gettò,...

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Da Anna ad Anna Inserita da ophelja 01/09/2003
13:11:08
Le cicale frinivano ancora nel buio nella sera , segnando il tempo ai battiti accelerati del suo cuore mentre scavava, con le mani sanguinanti, fra le radici affioranti del grande albero.
Le lacrime, che le rigavano il volto, le impedivano di vedere: “Salvati, figlia “ ripensava al grido accorato del padre che le diceva di fuggire, di mettersi in salvo prima che la furia di quella masnada di pezzenti si riversasse su di loro…

Quando Anna lesse l’annuncio, qualcosa le fece pensare d’aver trovato ciò che cercava da tempo.
“Villa da ristrutturare, ampio giardino”: la sensazione che aveva provato nel leggere quell’annuncio nella bacheca ...

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La bambola infelice Inserita da alice 30/08/2003
00:20:24

C’era una volta una bambola esposta nella vetrina di un piccolo negozio, era molto graziosa l’artigiano che le aveva dato vita le aveva donato dei bellissimi capelli: lunghi e biondi come un raggio di sole; la sua bocca piccola e rossa sembrava sempre che stesse per aprirsi e pronunciare dolcissime parole, dolci come il suo sguardo, quei bellissimi occhi color nocciola non sembravano vuoti, guardandoli intensamente sembrava quasi di poter entrare nei suoi pensieri. Tuttavia la piccola bambola era triste... era sola. Ogni giorno da dietro il vetro del negozio osservava la gente frenetica passare davanti a se, tutti la ignoravano nonost...

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IL MIO GIORNO DEVE NASCERE PIANO Inserita da leda cossu 24/08/2003
23:40:06

Da ragazza l’alba era troppo cruda e la primavera mi stordiva.
Non ricordo da quando preferisco l’alba al tramonto e la primavera all’autunno.
Mi sentivo a mio agio nella dolcezza del tramonto e con i colori dell’autunno. Ora so aspettare la primavera e cullare il nuovo giorno.

Nel passaggio fra il sonno e il risveglio anche stamane mi sono soffermata a raccogliere le immagini della notte.
E’ un momento irrinunciabile, prezioso.

Il nuovo giorno mi attrae veloce con pensieri coscienti e la percezione dei sensi, pieno di luci come una primavera che stordisce. Devo lasciarlo fluire lentamente, accoglierlo piano, tesser...

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se non C6 Inserita da Beppe Andrianò 24/08/2003
12:19:27

C6, è il programma di chat in tempo reale di Telecom Italia (tin.it).

Molti degli attuali frequentatori di Concertodisogni debbono l'essere qui proprio al fatto di aver ricevuto su C6 il passaparola dell'esistenza di questo luogo.

Da circa un giorno C6 non è più accessibile. Non esistono informazioni precise e nessun messaggio da parte della società.

Quello di cui mi piacerebbe parlare è l'effetto che su molti di noi può avere il fatto di non trovare disponibile uno dei ritrovi virtuali preferiti.

Nella vita reale non è come se qualcuno trovasse il bar preferito chiuso è proprio come se uscendo di casa non trovasse più il marciapiede, non ...

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Giorni d'Indocina Inserita da Roberto Mahlab 22/08/2003
15:47:31

Bangkok, Tailandia - 23 agosto
Dal terrazzo del Royal Orchid osserviamo le manovre apparentemente disperate del battello troppo carico in manovra per attraccare sul pontile opposto del tumultuoso fiume Chao Praya, che taglia la capitale in due. "Cosi' cosi'" risponde la pensierosa Ah, imprenditrice nel ramo della resina espansa alla domanda di come procede l'economia del paese, una realta' che abbraccia non solo le tigri industriali del sud est asiatico, ma l'intero pianeta, una fase di stagnazione prolungata punitiva per le grosse aziende e che permette appena la sopravvivenza alle piccole e medie.

I discorsi degli esponenti del governo son...

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La valigia dei sogni Inserita da sissunchi 20/08/2003
13:38:06

E’ una valigia di cartone legata da uno spago, la valigia che contiene i nostri sogni, la teniamo in cima a un armadio dentro casa, la dimentichiamo per mesi, a volte per anni, è vecchia ormai, ridotta male, con tante etichette attaccate sopra: aeroporti, stazioni, isole lontane, voli speciali che non hanno prezzo, perché a volte non li abbiamo pagati o a volte li abbiamo pagati cento volte tanto il loro valore, ma con la felicità grande di farlo.

Mi sono ricordata una mattina per caso, che avevo quella valigia, l’ho presa, piena di polvere, non avevo il coraggio di togliere lo spago, e se i miei sogni scappano via? O se la apro e la trovo vuota?

...

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LA SFIDA DEL PHOACE Inserita da zanin roberto 08/08/2003
00:24:24

Il mare quella sera d'estate,era calmo e una brezza appena sfiorante muoveva lentamente le foglie di ginestra ma non era il grande Mediterraneo, non era il suo oceano dove s'erano infrante le sue utopie.
Era seduto sulla roccia, avvolto da un bianco mantello dai bordi dorati, pochi capelli bianchi, sulle sponde del Mar Nero, lontano dalla sua Chartago, dove l'odore del salso si mescolava all'aria secca del deserto, mitigata dall'impercettibile profumo di spezie,lì l'aria portava il tono delle alte montagne lontane, delle sconfinate pianure sarmatiche.
La Bitinia non era la sua adorata Cartagine, oh quanto gli mancava quella terra, c...

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Mara.. Inserita da Beppe Andrianò 02/08/2003
16:40:52

Racconto ispirato dal Quadro di Lautrec "La rossa, la toilette", rifatto dal bravo autore di www.fakermaster.it .

Mara..

La conobbi una notte di capodanno, ero con un cugino.. una festa delle tante.. si vociferava che saremmo andati anche a quella del cantante Battiato, sulle rive di un lago.. ma io inconsapevolmente avevo gia' trovato la mia festa, l'unica festa di quella unica notte.

Quando la vidi la prima volta rimasi colpito dal suo sorriso e dai suoi incredibili occhi, ti entravano dentro e ti ammanettavano a quel viso senza possibilità di scampo.

Ero sicuro non mi avesse nemmeno notato quando ad un certo punto viene li e mi chie...

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I brividi di concerto/"Rosso di sera" Inserita da Roberto Mahlab 01/08/2003
11:01:43

Esiste una dimensione parallela alla nostra vita, ogni nostra azione piu' futile ne e' sovrastata senza che possiamo farci nulla. L'imprevisto, quello che possiamo chiamare destino e fato, che esiste comunque indipendentemente dalla nostra vita di tutti i giorni, che ha una vita propria, i due piani paralleli procedono slegati, fino a che, talvolta, si incrociano.

Serve a qualche cosa quando saliamo su un albero di albicocche considerare che un fulmine caduto durante il temporale della sera prima ne ha forse danneggiato la scorza e che il tronco puo' crollare da un momento all'altro?

E se consideriamo tale possibilita' e dunque no...

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Nonostante tutto... Inserita da Luciana 29/07/2003
13:07:14

Nonostante tutto...

Lo spicchio di lago che vedo dalla mia finestra mi ha sempre affascinato: ora poi, in pieno inverno, una stagione che pochi amano, ma che a me piace tantissimo, il poco sole che sbuca tra una nuvola e l'altra, crea sull'acqua meravigliose e tremolanti scie argentate. I monti circostanti, con le cime incappucciate di neve fanno da cornice, piccoli gruppi di nuvole sembrano rimbalzare qua e là in un divertente andirivieni sulla superficie del lago. Uno spettacolo meraviglioso!
Abito qui da sei anni, da quando, fresca sposina, mio marito ha varcato la soglia di casa tenendomi in braccio, tutta vestita di bi...

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Staccare un po' Inserita da Roberto Mahlab 28/07/2003
22:00:09
Da lontano poteva apparire come un ottovolante, ma invece da distanza ravvicinata si riconosceva sullo schermo il grafico dell'andamento del dollaro negli ultimi sei mesi, anche sulla mia scrivania c'era una sequenza di pile di fogli piu' alte alcune e piu' basse altre che si succedevano, valli e montagne dei rapporti sulle variazioni delle materie prime.
Erano le cinque del pomeriggio e squillo' il telefono, cercai di vendere all'interlocutore la torre Eiffel prima di rendermi conto che erano i miei amici che proponevano di passare a prendermi per una gita al lago : "buona idea", risposi, "cosi mi svago un po'".


E cosi' nel tempo in cui la...

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Due cuori spezzati Inserita da Luciana 24/07/2003
11:30:22

Due cuori spezzati

- Francesco, oggi devo tradurre le poesie per l'esame di inglese, non è che verresti da me per darmi una mano...?
- Ma certo Claudia, sarò da te alle quattro, oggi pomeriggio. Vuol dire che io studierò dopo. E poi si tratta di storia, una materia in cui sono già abbastanza preparato. Ciao, ci vediamo.
Claudia era una mia compagna di università e non solo, visto che eravamo stati insieme nella stessa classe, fin dalle medie. La nostra amicizia si era lentamente trasformata nel tempo in un tenero e romantico amore che durava oramai già da tre anni. Nessuno se ne meravigliò, era la naturale e logica conseguenza di una così bella amiciz...

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Altair - L'uomo venuto dalle stelle Inserita da Mercedes 22/07/2003
19:20:51

La piccola navicella spaziale dopo un ultimo sobbalzo si posò, anzi si abbattè con un certo rumore al limitare del piccolo spazio. L'essere che era ai comandi, dopo una iniziale spinta all'indietro, andò a cozzare con la testa contro l'ampio finestrino panoramico che era al di sopra del quadro con pulsanti di direzione. Il fatto che non fosse di semplice vetro lo salvò da maggiori conseguenze. Scosse due o tre volte il capo, poi si tolse la cintura di sicurezza, provò a pigiare dei bottoni e fece un gesto con aria afflitta. La piccola astronave era seriamente danneggiata, ma la radio di bordo trasmetteva. Sul monitor alla sua destra apparve una figura ed ...

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